La svolta di JustEat: i riders diventeranno dipendenti

Pubblicato il 10 novembre 2020

La svolta di JustEat: i riders diventeranno dipendenti

JustEat annuncia ufficialmente che dal 2021 avvierà un progetto per assumere i riders

Dopo le tante polemiche nate a seguito del taglio delle tariffe per il nuovo accordo collettivo raggiunto da AssoDelivery  e il sindacato Ugl, con scioperi e sit-in che hanno bloccato intere vie a Milano e altre città italiane nei giorni scorsi, JustEat annuncia una importante novità: a partire dal 2021 si impegna ad assumere i riders con contratto subordinato

I riders saranno assunti seguendo il modello Scoober

È proprio JustEat, infatti, ad annunciare l'arrivo in Italia di “Scoober”, un modello di delivery già attivo in alcuni dei Paesi del gruppo. In linea con la strategia europea permette di inquadrare i riders non più come lavoratori occasionali, senza alcun diritto ma come lavoratori dipendenti garantendo loro, finalmente, garanzie e tutele. 

Il contratto annunciato, da lavoratore dipendente, permetterà comunque di mantenere la flessibilità legata al tipo di attività in base alla tipologia di contratto, full time o part-time. Inoltre sarà introdotta una paga oraria corrispondente all’intero turno coperto dal rider e non in relazione alle singole consegne. Si pensa anche a dei bonus aggiuntivi legati alle consegne effettuate. 

La difficoltà dei riders

Come ripreso in questo articolo, l'importante notizia arriva in un momento di estrema difficoltà dei riders che si sono ritrovati con tariffe ancora più basse a seguito di un nuovo accordo collettivo firmato da AssoDelivery (una sigla sindacale che racchiude pochissimi iscritti rispetto al totale dei riders) e il sindacato Ugl. In un periodo nel quale il delivery è una delle poche risorse (oltre all'asporto) per tutti i ristoranti, bar, pub, gelaterie delle zone rosse e arancioni obbligati a chiudere. Inoltre, è proprio in questo periodo che i riders chiedono maggiori tutele proprio perchè è aumentato il rischio di contagio.

L'impegno di JustEat

JusEat si impenga ad offrire ai rider migliori condizioni di lavoro, migliori vantaggi e tutele possibili. Assicura che cercherà per i riders il miglior inquadramento possibile fra quelli proposti dai contratti nazionali, in linea con le direttive europee. Questo ha un altro vantaggio: andrà a migliorare il servizio in generale e, quindi, ad incrementare la soddisfazione del cliente finale del ristorante che si affida a JustEat. 

La differenza fra piccole e grandi città

Si terrà in conto anche della dimensione della città. Nelle piccole città il rider potrà utilizzare un mezzo proprio. JustEat assegnerà comunque una fornitura completa di dispositivi di sicurezza, oltre a indumenti brandizzati e zaino per le consegne.

Nelle città grandi, invece, si prevedono veri e propri hub a copertura del cuore della città, ove per i rider sarà possibile ritirare e utilizzare, per il proprio turno di lavoro, solo mezzi totalmente sostenibili come scooter elettrici o e-bike di Just Eat, gli strumenti per le consegne come casco, giacca e zaino. Si pensa agli hub come luoghi di scambio e incontro.

Sempre nelle metropoli, saranno comunque affiancati riders che operano con mezzi propri nelle aree più periferiche. Ci sarà la possibilità di scegliere in fase di assunzione. 

Il nuovo modello verrà implementato gradualmente. C'è da sperare che il modello pensato da JustEat possa influenzare anche le altre aziende leader nel delivery in un'ottica di maggior tutela dei propri lavoratori. 

Photo Credits: pagina fb JustEat Uk

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scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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