A Treviso, il ristorante che ci ha accolto con garbo e coccolato a tavola in un’atmosfera elegante ma informale

Pubblicato il 9 gennaio 2025

A Treviso, il ristorante che ci ha accolto con garbo e coccolato a tavola in un’atmosfera elegante ma informale

A cena, al ristorante, mi piace sempre ascoltare i suggerimenti dello staff e lasciarmi guidare nella scelta dei piatti, per provare ciò che ha da offrire di identitario e caratteristico, ed è proprio quello che ho fatto qualche sera fa. Sono tornata da Bastian Osteria, il moderno locale in zona fonderia, alle porte di Treviso, che sa accoglierti con garbo e coccolarti con discrezione, in un’atmosfera elegante ma informale insieme. Ti racconto la mia cena speciale nel ristorante contemporaneo che è molto di più!

L’aperitivo

Dopo aver fatto quattro chiacchiere con Antonio, terzo socio dell’attività insieme a Simone Toffolo e Claudio Piol, e responsabile di sala, stavolta scelgo di cominciare la mia esperienza con un golosissimo aperitivo al tavolo. Il locale è ormai noto per la carta degli Americani, quindi parto proprio dalla scelta del drink. Su consiglio, decido di prendere il Trevisano, detto anche “Biondo”, perché preparato con Vermouth bianco, a base di prosecco, bitter bianco, tonica e arancia, più leggero e beverino del solito Americano, adatto per cominciare la serata. Ma non sono a cena da sola e il mio ospite opta per un Americano dell’Alpino, dalle note decisamente più decise.

Ho sentito parlare così bene della cicchetteria espressa che non posso fare a meno di ordinare un taglierino con un po’ di tutto, a partire dalle novità, le mozzarelline tartufate, con panatura di tartufo, persistente ma non troppo, i falafel e il pollo sfilacciato, impanato e fritto, leggermente piccante e servito con la salsa barbecue. Per finire con due tranci di focaccia, preparata con ricetta propria, condita con mortadella e carciofini, una, e burrata, crudo e pomodorini, l’altra. Soffici, fragranti e abbondantemente condite.

Il primo

Per ovvi motivi, scegliamo di saltare l’antipasto per tuffarci nel primo (e non ho usato il verbo a caso). La scelta ricade proprio su un must della cucina italiana tradizionale, la carbonara, ma rivisitata nella versione di mare. Un bel piatto di spaghettoni conditi con polpa di pesce spada, gamberi, piovra e calamari, mantecati con una crema all’uovo e impreziositi con una grattugiata di bottarga di caviale. All’inizio di ogni forchettata, hai la sensazione di mangiare una carbonara vera, che ti avvolge e inebria il palato, ma poi arriva il gusto delicato del pesce, che ti riporta al mare. Un piatto equilibrato dove nessun sapore prevale sull’altro, ma ogni ingrediente è ben riconoscibile.

I secondi

Ancora una volta, scelgo di ascoltare i buoni consigli di Antonio e opto per il controfiletto di scottona, anche se questo vuol dire mischiare carne e pesce all’interno della stessa cena, ma poco male. Mi vengono serviti due bei pezzi di carne (non) cotti al punto giusto, salati a regola d’arte e morbidissimi. Nello stesso piatto, una bella porzione di verdura cotta e, dulcis in fundo, la “patata mata” al lime ed erbette. Per questo contorno, le patate vengono sbollentate, schiacciate e poi fritte, per un effetto croccante fuori e morbido dentro e un gusto fresco ma ricco al tempo stesso.

Il mio ospite, invece, va deciso sulla tradizione, la faraona in versione Bastian: rotolo di faraona in pevarada dei suoi fegatini, servita con polenta abbrustolita e scalogno caramellato. Un piatto veneto rivisitato, così come da filosofia del locale.

Il vino

Avendo scelto piatti a base di carne e pesce, ci siamo lasciati consigliare dal personale di sala che ci ha descritto nei particolari la mescita del giorno. Tra le proposte, abbiamo optato per un Sangiovese, un vino versatile perfetto per le carni rosse, ma non troppo intenso, così da abbinarsi bene anche con la carbonara di pesce. Piaciuto, approvato!

Il dolce

Ovviamente non potevamo che concludere la cena con il dessert. Ad attirare la mia attenzione è stata fin da subito la prima voce in menu, la crostata (ho un debole per la pasta frolla), una tartelletta con crema di ricotta, cioccolato, praline di nocciola e pera. Ma la pera è impiattata a parte, servita intera e appena sbollentata, perché anche la presentazione vuole la sua parte. Un mix estatico di sapori, consistenze e temperature diversi all’interno di un unica cucchiaiata golosa. Difficile trovare un modo migliore per concludere la serata!

Bastian Osteria
Via dei Da Prata, 24 - Treviso
Telefono: 335330391

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scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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