Vini, taglieri, cicchetti: dove fare una memorabile esperienza di degustazione tra le colline di Conegliano e Valdobbiadene

Pubblicato il 9 settembre 2024

Vini, taglieri, cicchetti: dove fare una memorabile esperienza di degustazione tra le colline di  Conegliano e Valdobbiadene

Sì, le colline del Prosecco Conegliano e Valdobbiadene, dove si produce il Prosecco Superiore delle omonime terre, sono diventate Patrimonio dell'Umanità nel 2019, e no, questa non è una lezione di geografia, ma un doveroso cappello introduttivo alla mia “merenda rinforzata” in Agriturismo Althea, lo splendido Agriturismo in mezzo ai vigneti in località Confin, a Vittorio Veneto.

La location: un’oasi di pace nella natura


Mi è capitato poche volte nella vita, specie a due passi dalla città, di trovare un posto talmente tanto tranquillo da permettermi di ascoltare il mio stesso respiro procedere lento, a ritmo delle foglie mosse dalla brezza serale. Sono arrivata all’Agriturismo poco prima di un gran temporale (la mia solita fortuna), così ho mangiato all’interno. Quando ha smesso di piovere e il vento si è calmato, però, ne ho immediatamente approfittato per uscire nell’ampia terrazza, dove si erge, rigoglioso, un robusto ulivo secolare. Il punto di forza di Althea, infatti, è proprio lo spazio esterno in cui gli ospiti possono fare colazione o sorseggiare un calice di vino autoctono accompagnato da uno spuntino in stile trevigiano.

Anche l’interno, però, ha il suo perché. Il casolare, del lontano 1700, è stato completamente restaurato, pur mantenendo fede ai materiali e all’atmosfera di allora. Le pareti di pietra, i tavoli in legno, le tende in fantasia si fanno interpreti di una tradizione culinaria che guarda orgogliosamente al passato. Da qui la scelta di utilizzare il termine “spuntineria” per definire la proposta food dell’Agriturismo.


Prima di mettermi a tavola ho avuto il piacere di scambiare quattro chiacchiere con Marika Drusian, padrona di casa dell’Agriturismo e dell’omonima Azienda Agricola. Mi ha colpito la sua semplicità e l’amore sincero per la propria terra, che si estende per più di dodici ettari di vitigni, principalmente di Glera e, in minima parte, di Chardonnay, cuore della produzione Althea. Un progetto, quello della spuntineria, nato proprio dalla volontà di condividere con gli ospiti l’atmosfera di casa. La mia modesta opinione? Obiettivo centrato!

La spuntineria: la merenda è servita

La mise en place è piuttosto semplice, il menu, cartaceo, composto da proposte fisse e alcune proposte della settimana, va compilato a penna e consegnato al personale di sala. Un servizio “spartano”, ma che dà un senso di libertà, quasi come essere a casa. Anche le proposte sono caserecce, dichiaratamente ispirate alla tradizione trevigiana.

La scelta del vino


Ma innanzitutto scelgo il vino dalla lista delle bottiglie brandizzate Althea - prima di essere un Agriturismo, infatti, era “solo” un’Azienda produttrice di Conegliano Valdobbiadene Superiore. Nonostante l’indecisione, che mi fa tentennare tra un Extra Brut e un Pinot Nero vinificato in rosa e spumantizzato, decido di prendere un calice di Valdobbiadene DOCG Sui Lieviti Brut Nature con seconda fermentazione in bottiglia, un vino più “rustico”, come si evince anche dall’etichetta, in carta semplice, per veicolare il messaggio di ruralità. Secco, fresco e persistente, caratterizzato da un tipico colore paglierino, ideale per accompagnare salumi e formaggi, quelli che, guarda caso, sto per assaggiare.

Il tagliere e i cicchetti a base di carne


Il mio “spuntino” inizia con un ricco tagliere misto, composto da salumi, coppacollo, prosciutto cotto e sopressa, e formaggi morbidi. Tutti gli insaccati sono di produzione dell’Agriturismo, i formaggi, invece, anch’essi local, provengono da Latteria Soligo, a pochi chilometri di distanza da qui.

Poi è il momento dei cicchetti a base di carne, la polpetta impanata e fritta di pollo e tacchino e il musetto in crosta, appiccicoso al punto giusto, proprio come da ricetta della nonna, accompagnato dal cren, gustoso, ma non troppo da coprire il sapore del piatto. Il profumo tradisce la sua bontà ancora prima di assaggiarlo.

Le proposte veggie


Mi sposto, poi, in territorio vegetariano per assaggiare un paio di torte salate preparate proprio come a casa, una con il mascarpone e i peperoni e l’altra con pesto, pomodorini e formaggio. Nonostante il sapore forte dei peperoni e il gusto intenso del pesto, entrambe le proposte risultano delicate ed equilibrate al palato. Date le premesse più che positive, mi lancio a piena bocca sul crostino (anzi, crostone) a base di melanzane cotte al funghetto e stracciatella. Un’autentica goduria, che te lo dico a fare?

Per finire, il mio preferito


Infine, l’ho lasciato per ultimo - perché già sapevo sarebbe stato il mio preferito -, assaggio un secondo crostino, questa volta a base di formaggio spalmabile, crema di verdure e pancetta croccante. Il crunchy della pancetta, cotta in stile bacon, contrasta con la morbidezza della crema e della morbida mollica del pane, per un boccone di gusto a tutto tondo.

Agriturismo Althea
Via Confin, 57 - Vittorio Veneto (TV)
Telefono: 0438560511
 

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scritto da:

Annalisa Toniolo

Abitudinaria e noiosa, a tratti eccentrica e briosa: bipolare, forse. Quella dell’aperitivo delle 18.30 spaccate nel solito posto, ma anche quella che, nel cenare due volte nello stesso locale, ci vede un’occasione sprecata. A dieta, sempre, ma solo dal lunedì al venerdì.

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