Wild Milano: 5 indirizzi in cui mangiare selvaggina ed essere felice

Pubblicato il 11 novembre 2019

Wild Milano: 5 indirizzi in cui mangiare selvaggina ed essere felice

Dalla carne di cervo a quella di cinghiale, fino alla zebra: dove mangiare la selvaggina e carni esotiche a Milano

Nel  grande mondo degli amanti della carne, c'è chi va oltre e in città è alla ricerca della selvaggina. Apprezzata da molti ma non da tutti, questa carne per definizione più selvaggia comprende tagli pregiati di animali come il cinghiale, il cervo, il capriolo. Ma di questo macroinsieme gastronomico fanno parte anche i volatili come anatre e fagiani.
Se sei amante del genere, apprezzerai certamente i cinque indirizzi (anzi sei) che ti suggerisco qui sotto.
Sono tutti diversi tra loro: da quello con i piatti della tradizione a quello dedicato agli hamburger con carni dal mondo, ma tutti ugualmente interessanti e... Per carnivori doc. 

Cucina di montagna in Porta Venezia


In zona Porta Venezia il ristorante Delicatessen porta in tavola la tradizione dell'Alto Adige in chiave contemporanea. Una location elegante e accogliente, impiattamenti raffinatini e personale cordiale per un menu che comprende la trota salmonata, il manzo e naturalmente i wurstel (gourmet). In carta anche la carne di cervo, proposta sia nei primi piatti, come i maltagliati alle castagne con ragù di cervo e crema al latte, che nei secondi, come la tagliata di cervo con polenta di Storo, porcini e marmellata di mirtilli rossi.
Delicatessen, viale Tunisia 14, Milano - 0229529555

Carni dal mondo in Lanza e Navigli


Ambiente informale, moderno, con richiami in pelle e metallo che paiono un po' quelli di un'estancia argentina. Nelle due location de La Filetteria Italiana il protagonista, proprio come suggerisce il nome, è il filetto. Un solo taglio ma decine di carni a disposizione: dalla classica fassona al cammello. Non solo carni esotiche: in carta anche cinghiale e cervo, serviti con gradevoli salsine d'accompagnamento.
La Filetteria Italiana, Ripa di Porta Ticinese 107 -  corso Garibaldi 17, Milano - 02 8341 9889

Hamburger esotici in Porta Nuova


Un paninazzo fuori dal comune: è quello che propone Tribuger in zona Porta Nuova. In un localino colorato e allegro, con diversi richiami "esotici", vengono serviti grossi hamburger, con tante limited edition. In carta alcune carni dal mondo, come la zebra e il canguro, ma anche il maialino iberico e la wagyu. I must sono due: l'hamburger di cinghiale 200g con salsa al radicchio, germogli di spinaci, polvere di pecorino, pomodorini e l'hamburger di cervo 200g con pesto di pomodori secchi al basilico, rucola, Camembert, zucchine grill.
Trip Burger, via Emilio Cornalia 8, Milano - 02 6671 0285

Selvaggina a Peschiera Borrome


A pochi minuti dalla metropoli, in quel di Peschiera Borromeo, la Trattoria dei Cacciatori, con alle spalle quasi novant'anni di attività, accoglie nelle sue sale i suoi ospiti con un menu della tradizione lombarda. Pasta, risotto, cotoletta e cotechino vengono affiancati in inverno da cassoeula, trippa, bollito e brasato. Su richiesta, o in serate speciali, viene cucinata dell'ottima selvaggina, dal cinghiale al fagiano.
Trattoria dei Cacciatori, via Trieste 2, Longhignana di Peschiera Borromeo (Milano) - 02 753 1154

Tradizione "vichinga" in Darsena


Un indirizzo milanese di cui si è parlato tanto, a pochi passi da Porta Ticinese. Ambiente cool con richiami nordici per Valhalla, il ristorante vichingo. Qui non possono mancare abbondanti proposte di carne alla brace ma anche proposte più raw come Odino, la tartare di cervo con cipolla rossa e spuma di pane al pino.
Valhalla, via Gaetano Ronzoni 2, Milano - 02 8404 1503

Foto di copertina di Alessia Ceccherini per Delicatessen

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scritto da:

Simone Zeni

Giornalista, online scrive di food e lifestyle per Fine Dining Lovers, Puntarella Rossa, 2night, Ristoranti e Wired. Su carta lo potete leggere su Artribune, Wu magazine, Club Milano, Pambianco Wine & Food, Cucina Naturale, GustoSano ed altre riviste. Per Riza ha pubblicato "Le combinazioni alimentari vincenti" e "La dieta dell'anguria".

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