6 mete top per la tua gita domenicale in provincia di Treviso

Pubblicato il 3 marzo 2016

6 mete top per la tua gita domenicale in provincia di Treviso

...e 18 locali dove pranzare, cenare e far l'aperitivo

Lo ammetto: sono il classico uomo che dedica ogni maledetta domenica al calcio. Le mie gite fuoriporta me le organizzo quindi al sabato, in realtà, ma di questo a te non può fregar di meno. A interessarci, in questa sede, è che io ti dia gli spunti giusti, affinché tu sappia dove andare nel weekend se non hai voglia di cose troppo impegnative tipo un’escursione in grotta, ma nemmeno limitarti al classico brunch domenicale.
Eccoti alcune idee per farti una gita nel weekend restando in provincia di Treviso. E per mangiare bene nei paraggi, ovvio.

Fuggire nei Cento Orizzonti ad Asolo

Asolo, un biscottino medievale abbarbicato fra le colline, circondato da panorami sospesi nel tempo. Dopo una passeggiata fra negozietti che trascendono le epoche, un pranzetto in qualche enoteca per intenditori, e un pomeriggio ritmato dai selfie che scatterai per tutto il borgo, giungerà inesorabile la voglia di aperitivo: beh, al Gala trovi una situazione frizzante e giovanile, movimentata da concerti gipsy, balkan, swing. Quando invece ne hai abbastanza del Medioevo nostrano, alle pendici del paese c’è invece il Tex Mex Saloon, con le sue BBQ ribs fatte alla maniera di S. Antonio, Texas. Per la tua spesa di prodotti tipici, infine, ti consiglio di fare un salto lì vicino a Cornuda, dove la Degusteria dei Sapori ti offre una scelta impressionante.

Scoprire tesori all'ombra del Grappa

Per una volta non mi riferisco al Morlacco (sempre sia lodato, eh). Sto parlando dei lavori di Antonio Canova, scultore trevigiano fra i più celebrati al mondo nella Storia dell’Arte: per capirne il motivo basta recarsi a Possagno, dove all’ombra del maestoso Tempio Canoviano, la Gipsoteca custodisce centinai di gessi e marmi del maestro. Sulla vetta del monte Grappa si staglia invece il Sacrario Militare, uno dei più importanti ossari della Grande Guerra. Se tra una cosa e l’altra riesci a trovare tempo di mangiare, nelle immediate vicinanze ti consiglio l’agriturismo Forno Antico, cucina solo a Km 0 e straordinario rapporto qualità-prezzo. Per un banchetto in grande stile, meglio invece affidarti al ristorante Da Gerry, maestro della carne allo spiedo e delle primizie stagionali. Quando il sole splende, però, se attraversi il Piave puoi goderti il panorama e le ricette Slow Food della trattoria Alla Cima, un pezzo di storia dell’alto trevigiano.

Esplorare un'Abbazia a Follina

Scappo dalla città e vado all’avventura, in esplorazione alla ricerca di un antico monastero cistercense incuneato fra le colline. Non è un videogame d’avventura, ma la scampagnata gotico-rurale che ti aspetta alle porte di Follina, un altro borgo dove storia e natura vanno ancora a braccetto con fare medievale. Passando dall’utile al dilettevole, per mangiare hai l’imbarazzo della scelta da queste parti: puoi concederti una rassegna dei più tipici e gustosi antipasti veneti Al Castelletto, dove la Clemi cucina così bene da riuscire a farti amare persino le lumache; o darci dentro a suon di primi e secondi stagionali all’Osteria Dai Mazzeri, il regno dello Slow Food. Ma se vuoi visitare un secondo luogo di culto, meta obbligata è Gigetto a Miane: la spettacolare cantina, fra le più grandi e complete in Europa, merita da sola il prezzo del biglietto.

Passeggiare in una fortezza a Castelfranco

Atmosfere affascinanti, palazzi millenari, giardini segreti, splendidi negozi. E’ raro trovare un paesino di provincia con un centro ricco e spettacolare come quello di Castelfranco, dalla cittadella medievale alla casa-museo del Giorgione. Una meta eccellente soprattutto per una gitarella tête-à-tête, in cui unire cultura, shopping e divertimento. A quest’ultimo proposito, sale in cattedra il Mandrillo, con i suoi show serali d’inverno e gli aperitivi in terrazza d’estate. Per una cenetta d’atmosfera, fra le intercapedini delle mura duecentesche, ti consiglio di prenotare un tavolo Alla Torre. In Piazza Giorgione hai vita facile al Galeone d’Oro: consiglio la paella della casa e una candela nel dehors estivo.

Visitare i resti dell'Antica Roma a Oderzo

Municipium di grande rilevanza, Oderzo è tappezzata di seducenti siti archeologici, che riportano in vita la storia di un centro paleoveneto e Romano fra i più importanti ed antichi. Tra palazzi civili, architetture sacre, mosaici millenari ed aree medievali, Opitergium è un vero e proprio luna park per gli appassionati di storia. Un’idea fantastica valida sia il sabato che la domenica è abbinare alla visita cittadina un brunch allo Nyù, lo spettacolare bistrot del ristorante Gellius, dove mangi letteralmente immerso fra gli scavi romani. Per un aperitivo all’ora del tramonto, non puoi lasciarti scappare invece la terrazza sul fiume Al Gattolè, specialista di carni e vini. Preferisci pesce? Allora vai al Gran Casa, dove trovi il crudo fresco dai mercati di Caorle, Venezia e Chioggia.

Rilassarsi dentro un castello a Cison di Valmarino

Chi l’ha detto che la scampagnata domenicale non può essere all’insegna del relax? Arrocato sulle colline di Cison di Valmarino, Castelbrando è una location capace di teletrasportarti dritto in una fiaba. Quest’enorme castello ospita la "Principessa Gaia", un'accogliente centro benessere fornito di spa, nonché ben due ristoranti: La Fucina, suggestiva pizzeria con cucina tipica; e il Sansovino, delizioso ristorante ricavato fra un teatro settecentesco e sale affrescate. Volendo, però, puoi gustarti i sapori del territorio anche scendendo in paese: Cison di Valmarino è uno dei Borghi più Belli d’Italia, e vanta alcuni localini dove assaggiare prelibatezze tenendo d’occhio il portafogli. Come l’osteria Ca’ dei Loff, l’ideale per una mangiata “easy” al sapore di chilometri zero.

Immagine di copertina da flickr di Alberto Ricci
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scritto da:

Alvise Salice

Con lo pseudonimo di Kintor racconto da anni i miei intrattenimenti. Sport e hi-tech gli amori di gioventù; mentre oggi trovo che viaggiare alla ricerca di culture, gusti e sapori della terra sia la cosa più bella che c'è. O magari la seconda, via.

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