Freddino ma ramen buoni a Verona

Pubblicato il 20 novembre 2025

Freddino ma ramen buoni a Verona

Esiste un momento dell’anno, di solito il primo che porta davvero freddo, in cui qualcuno, alla fatidica domanda “dove mangiamo stasera?”, risponde senza esitazione: “Ramen?”
È un attimo di pura verità gastronomica. Significa che è tempo di brodi che profumano di casa e di Oriente, di ciotole fumanti che sembrano abbracci, di sapori rotondi, profondi, capaci di rinvigorire anche le giornate più pesanti.

I giapponesi dicono che una ciotola di Ramen dia l’energia per inseguire i propri sogni, ed è forse per questo che da sempre viene considerato il cibo dell’anima.
A Verona, città intensa e romantica, il ramen vive una stagione d’oro: locali intimi, pop-up itineranti, cucine autentiche e luoghi in cui sembra di entrare dentro un anime.

Ecco i migliori posti in città dove lasciarsi avvolgere dall’Umami.

Un tempio minimalista 



Qui si respira cura: Yume Ramen è il posto dove tutto è studiato per valorizzare la ciotola. L’ambiente è minimal e caldo, legno e ceramiche shino fatte a mano. La filosofia è limpida: brodi cucinati quotidianamente, noodles artigianali (con acqua Kangen) nessuna prenotazione e tavoli condivisi per sentirsi parte della scena.
Consiglio vivamente: il Tokyo Ramen (BEST SELLER,  brodo di maiale e pollo con shoyu tare e olio aromatico; chashu di coppa, spinaci, nori, bamboo e naruto. Equilibrato e confortante.
Lo Spicy Ramen, per chi ama il piccante bilanciato; pancia di maiale, shiitake, zenzero e rayu oil.
Tantan-Men / Tantan-Veg, una versione ricca a base sesame tare, nikumiso o in chiave veg con tofu e brodo vegetale denso.
Qui troverete anche i Ramen senza brodo, come il Mazesoba: noodle asciutti con nikumiso o bacon & egg per chi cerca sapori intensi senza brodo.
Buonissimi anche gli UDON O KOBACHI, ONIGIRI, GYOZA

Consigli pratici: arriva con appetito, assaggia prima i noodles per valutarne la consistenza, poi il brodo. Se vuoi personalizzare, molte aggiunte sono a pagamento (ajitama, chashu extra, nikumiso). Carta dei tè molto curata: hojicha, sencha, genmaicha matcha bio; kombucha e birre giapponesi per chi cerca abbinamenti inusuali.
Bellissima l'idea di poter scrivere i propri sogni su un foglio e appenderli al muro. 
Non adatto a chi pretende tavoli riservati.

Yume Ramen – Via Sant’Antonio 4/a, 37122 Verona, Tel:3758389469

Un viaggio dentro un anime: scenografia, lanterne e ramen da film



Mic Ramen è per chi vuole che la cena sia spettacolo oltre che cibo. L’impatto visivo è forte: lanterne, torii, vagoni, foreste finte e la possibilità di indossare un kimono. Qui il teatro dell’ambiente amplifica il piacere del piatto.
Piatti da provare: tonkotsu cremosi e miso piccanti, ma anche varianti vegetariane molto curate. Accanto ai ramen, un ricco assortimento di street food giapponese: takoyaki, gyoza, bao e onigiri. Dettaglio esperienza: ogni sala è pensata come un racconto; la musica e l’illuminazione calano il ritmo e trasformano la cena in un percorso immersivo. Ideale per famiglie con bambini, per coppie che cercano atmosfera e per content creator in cerca di scenari fotografici.
Perfetto per: serate speciali, compleanni, gruppi che vogliono condividere un’esperienza a 360°. Se cerchi sobrietà gastronomica, meglio un altro indirizzo.

Mic Ramen – Piazza Pradaval 14, 37122 Verona, Tel:3513283888

L’eleganza vestita di rosa in centro



Jixin, in Corso Cavour, è un indirizzo che unisce la tradizione asiatica con un servizio raffinato. Mensole di piatti, presentazione accurata e una proposta che spazia dai ravioli ai secondi alla griglia, fino ai dessert come i mochi.

Ramen e piatti forti: tagliatelle al sugo di sesamo, spiedini alla griglia e ramens sia di carne che di pesce (gamberi). Il locale è indicato per chi cerca una cena comoda in centro, con piatti personalizzabili e un’attenzione al cliente.
Perfetto per: chi vuole abbinare un ramen a un pasto più completo (antipasto + ramen + dolce), ambienti curati, coppie e piccoli gruppi.

Jixin – Corso Cavour 50A, 37121 Verona – Tel: 3317295876

Ramen curati in chiave eco



W Jap punta su sostenibilità, materie prime locali e attenzione alle intolleranze. Anche se il focus è il sushi, la proposta ramen è sorprendente: Ramen beef con noodles all’uovo, manzo bollito, uova alla coque, germogli di soia, pag chi, cipollotto, coriandolo, alga nori. Poi il Ramen fish con noodles all'uovo fresco, gamberi, polpa di granchio, capesante alla piastra, germogli di soia, pag chi, cipollotto, coriandolo, alga nori. Infine il Ramenveggycon  noodles all'uovo, uova, funghi shitake, germogli di soia, pag chi, carote, cipollotto, coriandolo, alga nori. 
Punti forti: menu con indicazione calorie, opzioni senza glutine su richiesta e imballaggi biodegradabili se ordini d’asporto. Ottima scelta di ordini via WhatsApp per chi lavora in zona.
Ottime promo per la pausa pranzo.

W Jap – Via Mameli 146/A, 37124 Verona, Tel:0452226555

Pop-up vegetariano e degustazioni di sakè: il ramen come ricerca



Den Ramen è un progetto itinerante che nasce dall’incontro tra passione per il Giappone e cucina vegetariana. Ogni sabato propone un menu curate e stagionale all’interno di Zazie Verona: ramen vegetariani, degustazioni di sakè e eventi a tema.
Perché andarci? È utile per vivere il ramen come esperienza sensoriale, per scoprire abbinamenti di sakè e per gustare brodi vegetali intensi che esaltano l’umami senza carne. Prenotazione consigliata (evento limitato).

Perfetto per: vegetariani, vegani, curiosi di sperimentare il ramen fuori dai canoni.

Den Ramen (Pop-Up) – Via Gaetano Trezza 1A, 37100 Verona,  Tel: 3311356447

La tradizione di Nagoya in una ciotola internazionale



Sagami nasce nel 1970 a Nagoya, città che vanta una tradizione culinaria lunga e ricca, tanto da avere un termine specifico che la racchiude tutta: la Nagoya-Meshi. Sagami infatti porta il meglio della tradizione di Nagoya: pasta prodotta in Giappone, menu vario e piatti pensati per un pubblico che ama l’autenticità. Qui trovi curry ramen, goma miso, tantan e il celebre salmone shoyu, oltre a una scelta di bevande che spazia dal sakè alle ramune. Ecco i 7 ramen proposti:CURRY RAMEN, zuppa di ramen al curry giapponese con cotoletta di maiale. NEW TAIWAN RAMEN, ramen in zuppa a base di soia e peperoncino piccante con polpette e macinato di maiale, germogli di soia e cipollotti. GOMA MISO RAMEN, ramen in zuppa piccante di miso con salsa al sesamo, carne macinata, funghi kikurage, germogli di soia, uovo e cipollotti. TANTAN RAMEN, zuppa di ramen calda a base di salsa di soia e sesamo con pepe giapponese (sanshou), carne macinata, uovo, funghi kikurage, germogli di soia e cipollotti. CHICKEN CURRY RAMEN, zuppa di ramen al curry giapponese con cotoletta di pollo. TANTAN YAKI RAMEN, ramen alla piastra con salsa di soia e sesamo, pepe giapponese (sanshou), carne macinata, funghi kikurage e cipollotti. SALMONE SHOYU RAMEN, zuppa di ramen calda a base di salsa di soia accompagnata da salmone, carote e cipollotti.

Oltre ai Ramen ci sono  i kishimen  che rientrano nella categoria dei noodles giapponesi. Tipici dell’area di Nagoya, sono tagliatelle di grano dalla forma larga e piatta. Ed è proprio la loro forma a dare tutto un altro gusto alle nostre ricette. I kishimen, infatti, così larghi, prendono ancora di più il sapore delle zuppe e delle salse con cui sono serviti.

Consigli: prova il Salmone Shoyu (best seller) o il Goma Miso se ami il sesamo; ottima scelta di bevande per accompagnare (Yuzu, Ramune, birre giapponesi).

Sagami – Via Dogana 1, 37121 Verona, Tel:0452210956

Il giapponese “storico-urban”



Ichiban è un locale giapponese ben noto a Verona, con un’identità abbastanza ibrida: non è solo sushi, ma ha anche una parte ramen,  ed è un punto di riferimento per chi cerca qualcosa di più “street ramen + giappo classico” nella zona universitaria / Veronetta.
L’arredamento è accogliente ed essenziale, un po’ da izakaya moderno: accenti urbani, atmosfera rilassata, punto di ritrovo perfetto per studenti, coppie o piccoli gruppi. Secondo una recensione, ricorda un pub-locanda giapponese.
Non è un locale scenografico come Mic, ma ha quella familiarità che ti fa sentire “a casa ma in Giappone”.
Da Ichiban trovi diverse tipologie di ramen:
Ichiban Ramen: è il ramen “base” del locale, preparato su brodo Torii Paitan (brodo ricco di pollo), con toppings classici come chashu, ajitama, bambù, funghi, cipollotti, alga nori e naruto. 
Shoyu Ramen: un brodo più leggero, fatto con pollo e verdure (“Cintan”, secondo la recensione), con pollo marinato, uova marinate (ajitama), bambù, funghi e altri topping. 
Vegeta (o Vegeta Ramen): versione vegetariana / veg, con brodo di miso, tofu, mais, germogli di soia, peperoncino e alga nori. Ci sono anche altri piatti nel menu: dumpling (nikuman), forse altre preparazioni giapponesi tradizionali.
E' possibile accompagnare il ramen con birre giapponesi: una classica è la Kirin.
Ambiente perfetto per una cena informale ma curata, dove puoi concederti anche una birra e fare una pausa rilassata.
A me piace seduta al bancone. Consiglio: se vai con amici, perfetto per condividere: ordina qualche ramen + gyoza o baos (se presenti) + una birra giapponese e fai una cena rilassata. In orari di punta, potrebbe esserci afflusso, quindi considera di andare presto o prenotare (se possibile).


Ichiban -  Piazzetta Alcide De Gasperi, 3 — 37122 Verona, Tel: 0458033086. 


Piccoli consigli pratici per gustare il ramen al massimo

Osserva la ciotola: la bellezza del ramen è anche visiva.
Assaggia i noodles subito: così percepisci la consistenza corretta.
Brodo per ultimo (o comunque alternato): il brodo è il cuore; assaggialo dopo i noodles per coglierne l’evoluzione.
Slurpa con fiducia: è educazione nei Paesi del Sol Levante.
Se vuoi piccante, valuta il tare e l’olio: la piccantezza può essere aggiunta anche a fine degustazione.
Abbinamenti: tè hojicha o una birra giapponese puliscono il palato; il sakè valorizza i brodi vegetali.

  • RISTORANTI E CIBI ETNICI

scritto da:

Giorgia Bonafini

Laureata in Enologia a Verona, ho messo il naso (e il palato) in vigneti da Verona a Pantelleria. Poi, in Piemonte, ho scoperto che parlare di vino è quasi emozionante quanto berlo (quasi). Quando non sono tra bottiglie e grappoli, mi trovate a recitare, dipingere, cantare o suonare la batteria. E se queste passioni si accompagnano a un buon passito o un piatto, Stairway to Heaven in sottofondo, e un buon fuocherello, non so più dove finisco io e dove inizia la fantasia.

×