Pubblicato il 13 novembre 2022
No, non siamo a Roma o a Milano, ma a Bari. Qui Haneul Lee, nota a tutti come Hannetta, ha deciso di stabilirsi e condividere la propria cultura culinaria con i baresi. Grazie all'incontro provvidenziale con Diego Biancofiore, ristoratore di grande esperienza, è nato U'kor, il primo ristorante di cucina coreana in Puglia. Seduti a questi tavoli, gli ingredienti locali hanno incontrato le ricette che Hannetta non ha mai dimenticato. Una sorta di scambio culturale gastronomico in cui lasciarci il cuore.
Haneul Lee, come sei arrivata a Bari?
Sono passati circa otto anni da una bellissima vacanza che mi ha portato al Sud dell'Italia. Ho deciso di rimanere qui perché ho trovato tanta bella gente, il mare e il clima giusti. In più, mi sono innamorata della cucina. Così ho deciso di stabilirmi a Bari, mi sono fatta degli amici e ho trovato un lavoro.
Tra le tue esperienze più importanti?
Quella da BarProject Academy e da Hagakure.
Proprio in quel locale hai iniziato a farti un nome nel campo della mixology. Come mai hai deciso di specializzarti in questo settore?
Perché amo trovare il giusto abbinamento e ricercare l'equilibrio tra i vari gusti. Nei cocktail devi sempre bilanciare i sapori, creando un mix di gusto che raggiunga un nuovo livello. Vanno bilanciate anche le consistenze. Io ho preso le tecniche di cucina e le ho messe dentro i drink. Questa esperienza mi ha aiutato a capire come si lavora in cucina, ritrovando concetti della mia cultura gastronomica. Infatti, la cultura coreana si basa sull'equilibrio, come lo yin e lo yang. Questa ricerca continua l'ho messa anche nel design di U'kor, usando cinque colori nei decori, che insieme creano armonia.
Un esempio di equilibrio nella cucina coreana?
Sicuramente il Bimpap.
Dopo il successo come barlady, adesso arriva l’avventura U’kor con Diego Biancofiore. Da dov’è nata questa idea? Perché hai scelto proprio Diego?
Diego ha sempre dimostrato il suo interesse per la mia idea. Lui è un grande ristoratore, con trent'anni di esperienza sulle spalle. Quando ha sposato il mio progetto, ho sentito di aver trovato la persona giusta. Sarebbe stato impossibile farlo da sola. Un sogno non basta, ci vuole anche qualcuno con il giusto know how che lo faccia diventare realtà.
Diego, cosa ti ha convinto del progetto di Haneul?
Sono sempre stato affascinato dalla sua idea e ho creduto nel format per quello che può smuovere nella nostra cultura. In Puglia mancava un locale di cucina autenticamente coreana. Poi Hannetta è una persona squisita, capace, e molto focalizzata sul fare impresa.
Haneul, come hai costruito la cucina di U'kor?
Prima di tutto, ho cercato un equilibrio tra l'esperienza e la voglia di mettere in piedi una nuova idea. Volevo portare in tavola l'identità di una persona coreana che abita in Puglia. Così ho fatto incontrare tecniche e ricette del mio paese con ingredienti locali. A completare il piano è stata la scelta di uno chef italiano, Antonio Girolamo, e di un'equipe creata da me, che segue un manuale in cui abbiamo standardizzato anche le classiche ricette coreane.
Un piatto simbolo di questo connubio?
La focaccia al kimchi: una base barese condita con un sapore coreano.
Perché hai scelto di rimanere a Bari e non spostarti verso città più grandi e preparate all'esperienza del cibo etnico come tanti tuoi connazionali?
La verità è che mi sono affezionata a Bari, dove non c'era idea su cosa fosse la cucina coreana. Così ho voluto investire e presentare la mia cultura ai pugliesi.
Diego, cosa manca secondo te alla ristorazione barese?
A Bari ci lasciamo affascinare dalle mode e, allo stesso tempo, veneriamo la cucina di casa. Lo dimostra il trend del sushi. Si può fare molto di più, comunicando bene sul territorio.
Haneul, progetti per il futuro?
Ora stiamo studiando tutti gli abbinamenti con gli ingredienti dell'autunno e dell'inverno. In più, vogliamo potenziare l'abbinamento tra cocktail e cucina coreana, una proposta che in Italia abbiamo solo noi.
U'kor - Via Roberto Da Bari 130, Bari. T: 0809188664
scritto da:
Giornalista e appassionata di cibo, amo vedere e raccontare tutte le storie che si intrecciano in un piatto. Cucino, leggo e non mi fermo davanti a nessun ingrediente sconosciuto: è solo il punto di partenza per un nuovo viaggio gastronomico.
Via Roberto Da Bari 130, Bari (BA)
Che il nostro olio fosse uno dei migliori al mondo, se non il migliore, è cosa nota.
Che estate sarebbe senza festival?!
Eh sì, ogni drink racconta una vicenda, una storia che il proprio nome incarna, chiarisce o suggerisce…
