​Whisky bar da conoscere. Perché lo stereotipo whisky, uomo di mezza età (e da bere liscio) è roba vecchia

Pubblicato il 21 ottobre 2019

​Whisky bar da conoscere. Perché lo stereotipo whisky, uomo di mezza età (e da bere liscio) è roba vecchia

E' prepotentemente di moda bere vintage, ovvero, cocktail a base di whisky dietro al bancone di speakeasy dal fascino indiscusso.

"... more than a place to live... a way of living" direbbe Don Draper, protagonista di Mad Men, sorseggiando il suo Canadian Club whisky. Si, perché se mi parlano di whisky, proprio non mi riesce a non pensare a quelle atmosfere lì: fumare ottimi sigari, bere da grandi intenditori, belle donne... e rilanciare uno stile sixties alla John Kennedy. Che classe ragazzi! Con mia somma soddisfazione anche in Italia in fatto di whisky bar non siamo gli ultimi della calsse e di eccellenze da provare ne abbiamo un po' in tutta la Penisola: "Barman, un Whisky Sour, per favore!". Ecco dove. 

Genova


Il Cubilla American Bar è considerato a tutti gli effetti un "hot point" del bere bene e di qualità a Genova. Il Cubilla è il Cubilla, in sostanza un'istituzione, un locale curato nel minimo dettaglio, fiero di vantare una lista di distillati infinita, rum e whisky rari ed introvabili, cocktail internazionali e rivisitati dalla maestria di Frank, il titolare.

Milano


Un salottino arredato con gusto vintage e un'atmosfera molto avvolgente, intima. Siamo sul Naviglio Grande e Gramm Cafè è un cocktail bar pieno di richiami al mondo della musica, a partire dal grammofono che fa bella mostra di sé e dà il nome al locale. Qui si bevono cocktail curiosi e ben fatti (8/12 euro), con divertenti drink list, vedi quella ispirata ai grandi compositori del passato. Il Prete Rosso rimanda a Antonio Lucio Vivaldi, alla sua “Primavera”, miscelato con aperitivo veneziano infuso al radicchio rosso, vemouth rosso di Torino e Prosecco. Non mancano i whisky, ottima la selezione, e i drink in cui degustarli. 


A Milano troviamo anche Casa Mia, tra i migliori 100 cocktail bar d’Italia, selezionati da Blue Blazer e da tre anni anche il riconoscimento del Gambero Rosso: il Casa Mia è tra i migliori 10 cocktail bar di Milano. La selezione di bottiglie è da capogiro, oltre 600 etichette di distillati. La carta dei whisky è da sempre pensata in collaborazione con il Milano Whisky Festival, garanzia di grande qualità per tantissimi appassionati ed operatori del settore.


Di tutt'altro piglio è Harp, mood più giovane e infatti è un punto di riferimento per gli studenti del Politecnico, in piazza Leonardo da Vinci. Anche qui da non perdere la degustazione di whisky, con serate in programma ogni mese. La “100 Whisky night” è un mini whisky festival in cui gli appassionati possono assaggiare referenze ricercate e ampliare la propria conoscenza, sorso dopo sorso.

Firenze


Ha aperto da poco a Firenze, in borgo San Frediano (hot point della movida), Love Craft con più di 200 bottiglie di whisky schierate in bella mostra sui ripiani dietro al bancone: lascia a dir poco senza fiato chi adora i distillati. Nel menu dei whisky la parte del leone la fa la Scozia con le diverse varianti del distillato (Speyside, Islay, Lowlands, Highlands per citarne alcune), altrimenti ci si può affidare alle specialità che arrivano da Galles, Irlanda, America, Canada, Italia, India e perfino Cina e Giappone. 

Roma


Il Bar Stravinskij si trova all’interno dell’Hotel de Russie, si sicuro uno degli alberghi di lusso più suggestivi di Roma, grazie al meraviglioso giardino situato ai piedi del Pincio. Un'esperienza da "to do list" senza ombra di dubbio. La sera accompagnati da un sottofondo musicale dal vivo si può gustare il Gentleman Companion di Paolo Dianini: un raffinato mix di Johnnie Walker Blue Label (50ml) e riduzione di vino passito e mela (25ml) e poi cannella, anice stellato, caffè e chiodi di garofano. Una miscelazione che celebra l’atmosfera natalizia.

Napoli


Un cocktail bar in stile speakeasy, basta attraversare la porta di legno e trovarsi davanti una vetrina imperscrutabile e un faretto che illumina bicchieri di vetro intagliato, coppette e sifoni da seltz dall’intramontabile fascino retrò. Dietro al bancone dell’Antiquario Bar c’è il bartender napoletano Alex Frezza che con Johnnie Walker Blue Label prepara agli ospiti il Blue Classic.

Lecce


Nazionale Ristorante, che però non è solo ristorante ma anche ottimo cocktail bar. Si tratta di un ex magazzino tessile risorto per mano di Davide de Matteis e trasformato in un ristorante e cocktail lounge dal sapore anni Cinquanta. Dietro il banco c’è l'esperienza di Fabio Bacchi che in curriculum ha l’Hotel Pricipe di Savoia, non poca cosa. Da provare Iconic: 45ml di Blue Label, 25ml di Vermouth, mix del Professore bianco e Cocchi Classico di Torino, 10ml di sciroppo di noci pecan e ananas brulè, 5ml di Liquore delle Sirene e 2 gocce di Talisker Storm. 
 

  • MAGAZINE

scritto da:

Maggie Ferrari

I miei ricci parlano per me. Scatenata e bizzarra la notte, frenetica e in carriera di giorno. Toglietemi tutto ma non i miei apericena in centro e la malinconia del weekend, quando mi manca Milano.

POTREBBE INTERESSARTI:

Torna l'appuntamento con le Giornate FAI di primavera 2024

Sabato 23 e domenica 24 marzo, il più importante evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.

LEGGI.
×