Sabatini Firenze: un ristorante di eccellenza, bontà, ospitalità e lusso

Pubblicato il 1 marzo 2017

Sabatini Firenze: un ristorante di eccellenza, bontà, ospitalità e lusso

Un ristorante che è nella storia
- Oltre un secolo di vita alle spalle per questo storico ristorante fondato da Gino Sabatini nel 1914 in via Valfonda e approdato nell’attuale sede di via Panzani negli anni Trenta.
- Un locale che ha ospitato i più famosi e importanti politici, intellettuali, attori, musicisti dei nostri tempi. Insomma, davvero la storia è passata da Sabatini.
 
Sabatini: una nuova era
- Julian Golemi fin da giovane ha nutrito una grande passione per  il mondo dell’ospitalità. Stimando la cultura, l’accoglienza e la grande qualità delle materie prime del Made in Italy ha scelto questo paese per la sua formazione professionale. Solo con le proprie forze e la grande voglia di emergere, si è laureato alla facoltà di scienze politiche di Firenze. L’amore per la città lo ha portato a impegnarsi in diversi progetti imprenditoriali per contribuire allo sviluppo di Firenze. Sabatini ricopre per lui il più alto stimolo in questo senso. L’idea è di restituire Sabatini come ristorante di eccellenza, bontà, ospitalità e lusso. Una scelta dettata da ragioni sentimentali.
- Per realizzare questo progetto Julian ha coinvolto in cucina uno dei migliori chef emergenti nel panorama gourmet, Alessio Mori, e ha affidato la guida del locale a Paolo Manoni, direttore di diversi ristoranti stellati nel suo percorso professionale, con l’unico scopo di mantenere vivi la tradizione e l’animo di Sabatini con un tocco di freschezza.

Un'occhiata al menu
- Il menu è stagionale. Sabatini si è legato a piccole realtà locali che da anni promuovono un’attenta cura dei prodotti, della qualità degli stessi e degli standard di produzione ecosostenibile. La cucina prevede proposte di carne e di pesce che provengono dalla filiera corta, in particolare allevamenti a terra, colture biologiche, pescato fresco italiano del giorno.
- Tre sono i menu degustazione, basati su percorsi ben divisi:
Menu gourmet: rappresenta la libera espressione della nuova idea di Sabatini.
Menu classico: piatti tipici della tradizione toscana, rivisitati in chiave moderna.
Menu flambè: un omaggio alla storia del locale.
- Particolare attenzione viene rivolta alla cucina vegetariana con la possibilità di avere un intero menu degustazione a lei dedicato.
- Tutti i piatti del menu sono comunque disponibili alla carta.

La carta dei vini e la collezione Sabatini
- Altro obbiettivo importante del nuovo progetto è offrire una carta dei vini di livello e lavorare sulla cantina attualmente presente, aumentandone l’ampiezza e la profondità.
- Il locale ha scelto di reinserire in carta le bottiglie della “collezione Sabatini”: si tratta di etichette rare e di annate prestigiose sia italiane che francesi.
- Particolare cura verrà dedicata alla nuova carta di liquori e distillati.
 
Uno stile inconfondibile
- Sabatini è caratterizzato dalle boiserie alle pareti delle varie sale, dagli affascinanti arredi originali, dal giardino d’inverno, dalla sala bar dedicata alla preparazione di cocktail e aperitivi curati dallo chef Alessio Mori.
- Il ristorante, per espressa volontà del nuovo proprietario, ha deciso di aprirsi alla città. Per anni varcare questa soglia pareva impossibile, era ritenuto un locale troppo costoso e quindi non alla portata di tutti.
- L'idea odierna è, invece, proprio quella di presentare una cucina moderna, in una location elegante e lussuosa, in una parola magica. Il fulcro di tutto sarà l’ospitalità intesa come capacità di accogliere e prendersi cura delle esigenze del cliente.
- Durante la giornata, è possibile affacciarsi all’interno e chiedere di poter visitare le sale che hanno ospitato personaggi illustri. Un modo per conoscere più da vicino questa realtà e magari, perché no, decidere di tornare a cena.

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