I 10 migliori piatti della cucina spagnola da provare almeno una volta nella vita

Pubblicato il 18 aprile 2021 alle 06:32

I 10 migliori piatti della cucina spagnola da provare almeno una volta nella vita

Torneremo a viaggiare e, quando sarà possibile, non dobbiamo farci trovare impreparati, soprattutto a tavola: ecco come conoscere la Spagna in 10 specialità

Il 23 aprile è la giornata della lingua spagnola delle Nazioni Unite, la data è stata scelta perché in questo giorno del 1616 morì Miguel de Cervantes. Vediamo i grandi piatti da conoscere per celebrare degnamente i cugini della penisola iberica. 

In Spagna (come in Italia del resto) l'amore ha un forte legame con il cibo. Basti pensare che per descrivere una storia d'amore felice, gli spagnoli usano l'espressione «contigo pan y cebolla», che letteralmente significa «con te pane e cipolla», che significa in pratica «starò con te e ti amerò anche se saremo poveri e dovremo mangiare solo pane e cipolle». Ma nel ricettario spagnolo c'è ben altro che pane e cipolla: le ghiottonerie si sprecano. In attesa di poter tornare a viaggiare e di assaggiarli sul posto, ecco i 10 piatti della cucina spagnola da provare almeno una volta nella vita (che puoi preparare anche a casa).

Prima di tutto, Paella!


La Paella è la regina di tutte le ricette spagnole. La versione nata a Valencia, considerata tradizionale, ha conquistato il mondo grazie alla sua capacità di essere un piatto unico, amato da grandi e piccini. Il tratto distintivo di questa preparazione è la padella: bassa, larga e con due manici ai lati, è reperibile anche nei nostri negozi di casalinghi. Gli ingredienti sono molto semplici: si parte dal riso, condito con zafferano, a cui si aggiungono per lo più pesce e crostacei. Ma esiste anche la versione "carnivora" a cui si aggiungono anche delle verdure.

Tapas, una filosofia di vita


Pensando alla Spagna, la mente corre subito alle ciotoline colorate piene di stuzzichini, dispiegate su lunghi tavoli per accompagnare grandi bevute di vino o birra. Sono le tapas, preparazioni che hanno sedotto anche chef stellati in tutto il mondo. Tra queste ci sono le croquetas (crocchette), che possono essere fatte con pollo, formaggio, prosciutto; la ensaladilla, la versione iberica dell'insalata russa; i bocadillos, panini con salumi e formaggi tipici, carne o tortilla; i montaditos, fette di pane sormontate da salumi o formaggi; le tostadas, pane tostato farcito con olio, pomodoro fresco o salsa di pomodoro. Non possono mancare i boquerones en vinagre, cioè le alici sott'aceto, compagne inseparabili ogni aperitivo che si rispetti. In alcuni casi andare per tapas può significare cenare senza nemmeno accorgersene.

Ma attenzione: se siete nei Paesi Baschi non nominate mai la parola "tapas". Qui si parla solo di Pintxos. Sono spuntini più piccoli, quasi delle versioni mini di piatti tipici come la tortilla de patatas (le patate basche di Álava sono famose in tutta la Spagna) o ricette creative da accompagnare con un calice di vino giovane (txakoli) o di birra (zurito).

Patate selvagge


In spagnolo la parola "bravas" significa "selvagge": è questa la principale caratteristica delle Patatas bravas, un tipico piatto parte del più ampio concetto di tapas che stravolgeranno le tue papille gustative. Parola d'ordine: piccante. In questi bocconi di tubero la sferzata di energia è immediata: ricorda le voci allegre della Rambla. Tagliate a spicchi e ben fritte, queste patate sono accompagnate da una salsina in cui vanno intinte. Ángel Muro, in un trattato del 1893 noto come El Practicón, descrive le patatas bravas come piatto dai molti ingredienti: tra questi, ci sarebbe stato anche lo zafferano, utilizzato soprattutto per la preparazione della salsa. Sono un divertentissimo snack che puoi facilmente riprodurre a casa per sentirti già con un piede in Spagna. Olè!

Fratellanza italica


Noi abbiamo la frittata di patate, in Spagna hanno la Tortilla di patate a cui si aggiungono anche le cipolle. Le prime testimonianze su questo piatto risalgono ai primi anni del 1500. Sembra che il condottiero Hernàn Cortés, durante la conquista dell’impero azteco, avesse frequentato i mercati di Tenochtitlán, capitale dell’impero azteco. Qui, oltre a gustare le uova di volatili, avrebbe fatto il suo primo incontro con le tortillas all’uovo o “pan de maíz”. Ma il primo documento storico in cui si rintraccia la tortilla risale al 1817. Si racconta che il generale Tomás de Zumalacárregui di Bilbao introdusse il piatto nella dieta dei soldati spagnoli perché molto nutriente e saziante allo stesso tempo. Col passare del tempo anche le famiglie contadine adottarono la ricetta, dato che per prepararla ci volevano solo ingredienti umili come uova, patate e cipolle.

La prima regola di questa ricetta è la pazienza: infatti, occorre non avere fretta nel cuocere la Tortilla di patate, altrimenti si rischia di trovarsi con la parte esterna bruciata e quella interna cruda. Va preparata con una padella antiaderente su fuoco lento. Ma attenti alle varianti. La cipolla divide gli estimatori della Tortilla di patate tra concebollistas, considerati i creatori della ricetta originale, dai sincebollistas, che la fanno solo con patate e uovo.

Il polpo della festa


Il Polpo alla gallega, conosciuto come Polbo á feira, è una ricetta tipica spagnola, utilizzata anche per le tradizionali tapas. Originario della Galizia e diffuso in tutta la nazione, è un piatto preparato per i giorni di festa e durante le fiere. Infatti, durante queste ricorrenze i polpi erano cucinati all'aria aperta, da donne che venivano chiamate pulpeiras. Si usavano pentoloni di rame, da cui venivano poi tirate fuori le creature marine con dei gangi, dove venivano lasciati a raffreddare a penzoloni. Il polpo veniva poi tagliato e c'è ancora l'usanza di mangiarlo solo con degli stuzzicadenti. Gli ingredienti principali sono polpo, cipolle, olio evo e tante spezie, tra cui paprika dolce o piccante e il pimentòn, una preparazione tipica della Spagna.

Un baccalà speciale


Se ami il baccalà, impazzirai per questa ricetta. Il Baccalà al pil-pil nasce nei Paesi Baschi e, anche solo preparandolo a casa, si può fare un viaggio sensoriale che ti darà l'impressione di respirare l'aria della Spagna più autentica. Dopo aver dissalato ben bene il baccalà, lo si fa cuocere con olio extra vergine d'oliva, aglio e peperoncino in una pentola di terracotta. Anche qui dovrai armarti di pazienza perchè il risultato finale dovrà produrre una salsina molto simile a una maionese.

Un vero comfort food


Il Cocido madrileño è una vera istituzione nella capitale. Questo bollito di carne e verdure richiede una preparazione lunga e laboriosa. Ma è il modo in cui viene servito a rendere questa ricetta davvero speciale. Infatti, viene servito a tappe, nei cosiddetti tres vuelcos, ovvero “tre rovesciamenti”. Prima si mangia la sopa, la zuppa, alla quale viene aggiunta della pasta fina. Poi si prosegue con i ceci, accompagnati dalle patate e dalle verdure. Infine, viene servita la carne insieme alla bola. Bisogna andarci piano con il Cocido perché è un piatto molto sostanzioso: anche per questo si consuma per lo più nei mesi freddi.

Salumi, che passione!


Lo troviamo anche in Italia, è vero, ma vuoi mettere mangiarlo durante un aperitivo sulla Rambla? Sitamo parlando del Pata negra, un prosciutto ottenuto da una razza suina 100% iberica dalle impareggiate caratteristiche organolettiche e gustative. Per questo è considerato uno dei prosciutti più buoni al mondo. Meno pregiato ma sempre gustosissimo è il Chorizo, il tipico salame spagnolo con l’aggiunta di paprika, utilizzato in lungo in largo nelle tapas.

La zuppa perfetta per l'estate


Ci spostiamo ancora, almeno a tavola, e andiamo col palato in Andalusia. Qui nasce il Gazpacho andaluz, una zuppa di pomodoro servita fredda. Gli ingredienti principali sono: cipolla, peperoni rossi e verdi, aglio, cetriolo, aceto, pane, acqua, olio evo, sale e qualche cubetto di ghiaccio. La ricetta odierna, con pomodoro e peperone, è ovviamente molto giovane dato che questi ortaggi sono giunti in Spagna dopo la scoperta dell'America.

Churros!


Un buon pranzo richiede una degna chiusura. Il dolce più famoso in Spagna - e ormai in tutto il mondo - è il Churro. Questo cilindro di pasta fritta fa parte delle tapas dolci. Viene preparato con la churrera, una specie di siringa da pasticcere con una stella a forma di ugello da cui esso viene spremuto in una pentola colma di olio bollente. Si consumano a colazione, ma anche come spuntino veloce durante la giornata, dato che sono venduti per le strade. I Churros possono essere serviti al naturale oppure con una lieve spolverata di zucchero a velo, ripieni o ricoperti di cioccolato fuso, crema o caramello. Ma occhio alle versioni gurmet, anche salate: sono state avvistate varianti all'aglio e alla crema di baccalà.




Foto: cover, Paella, Tapas, Tortilla di patate, Pata Negra, Gazpacho, Churros/Pixabay; Patatas bravas Cocina familiar con Javier Romero/Facebook; Polpo alla gallega Casa dei Dumatt/Facebook; Baccalà al pil-pil Spain.info/Facebook; Cocido madrileño Maria and Nabol - Kimchi and Beans/Facebook

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scritto da:

Stefania Leo

Giornalista e appassionata di cibo, amo vedere e raccontare tutte le storie che si intrecciano in un piatto. Cucino, leggo e non mi fermo davanti a nessun ingrediente sconosciuto: è solo il punto di partenza per un nuovo viaggio gastronomico.

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