Stocotto

Nel quartiere elegante di Poggiofranco, a Bari, c’è un locale che sta riscrivendo le regole della cucina contemporanea. Si chiama Stocotto, e dietro al suo successo c’è Sissi Florio, mente creativa e guida di un team tutto al femminile. Nato durante il periodo del Covid, il progetto ruota intorno a una filosofia tanto semplice quanto rivoluzionaria: tutto è cotto a bassa temperatura, senza mai superare i 75°.

Questa tecnica, nota come CBT (cottura a bassa temperatura), è il cuore pulsante del locale. Non solo carne, ma anche verdure, pesce e perfino dolci vengono preparati con pazienza e precisione, per esaltare gusto e proprietà nutritive. «Le cotture violente distruggono vitamine e digeribilità», spiega Florio, che ha saputo coniugare salute e piacere in un equilibrio perfetto.

A completare l’esperienza, il bancone firmato dalla barlady Antonella Maurelli, che propone drink originali, anche analcolici, come il “Sisino” al basilico e zenzero o il rinfrescante “No alcol”. L’aperitivo si apre con coccole di benvenuto – sgagliozze con cipolla caramellata e le celebri patate sabbiate, amate da tutti, celiaci inclusi.

Tra i piatti simbolo spiccano la braciola cotta otto ore nel ragù, le ribs St. Louis con salsa BBQ e l’incredibile guancia di vitello CBT 72 ore, morbida e raffinata. Ma anche l’“Orto CBT”, con il carpaccio di zucchine e dressing allo yogurt, racconta la leggerezza di una cucina che non rinuncia al gusto.

Si chiude in dolcezza con la mela cotta a bassa temperatura, un dessert d’altri tempi reso moderno da panna e crema. Stocotto è più di un ristorante: è un viaggio tra tradizione e innovazione, dove la lentezza diventa arte e la sigla CBT sinonimo di puro piacere gastronomico.