Ecco i locali di Mestre protagonisti del "rinascimento" della città

Pubblicato il 21 maggio 2024

Ecco i locali di Mestre protagonisti del "rinascimento" della città

Ci sono luoghi che hanno un'anima da sempre, che resiste immutabile di generazione in generazione. Ci sono luoghi, invece, che hanno voltato pagina e hanno scritto una storia nuova, aprendosi a nuovi sviluppi. A Mestre spesso è stato così, e testimoni di riconversione e rigenerazione urbana sono locali che hanno contribuito a scrivere inediti capitoli cittadini. Mi piace pensare che il settore della ristorazione (e del commercio in generale) sia fondamentale nella costruzione del tessuto sociale di una città. Vecchie darsene sono ora meta di centinaia di ragazzi ogni sera, forti abbandonati sono diventati grandi contenitori di eventi e iniziative culturali, luoghi sinonimo di microcriminalità ora ospitano maxi torri con ristoranti panoramici, vecchi "buchi neri" sono ora sede di musei e spazi aperti a tutti. Insomma, di tutto un po'. Storie da conoscere e soprattutto da "gustare", consapevoli di ciò che è stato e di ciò che sarà.

In cima al grattacielo con vista Venezia



Chi si ricorda dell'ex deposito Actv di via Torino? Era sinonimo di spaccio e microcriminalità. Ora, invece, lì sorge la HTM Hybrid Tower con, in cima, un ristorante con vista da mille e una notte su Venezia e tutta la terraferma. Da Aki Restaurant ci vado per una cena romantica durante la quale toccare il cielo con un dito, e da Blindspot (il primo al 17° piano, il secondo al 18°) per un cocktail con i controfiocchi all'ora del tramonto. Il ristorante giapponese ha ampliato di recente il menu con pizza napoletana e pasta fresca sposando un'ottica "inclusiva" e serve un sushi di primo livello. Ovunque è un trionfo di vetrate ed eleganza, in linea con i cocktail che vengono serviti rivisitando i grandi classici degli anni '60 e '70. Meglio rimanere sempre aggiornati sui loro eventi e dj set, che sono il massimo se vuoi avere per qualche ora la testa tra le nuvole.
Aki Restaurant e Blindspot. Via Torino, 6 - Mestre (Ve). Tel. 0418477846

Il bistrot che ha riscritto la storia di una parte di via Piave



Là dove ora sorge un bistrot aperto da mattina a sera c'era tutt'altro. A più riprese la cronaca cittadina raccontava di risse e brutti episodi. Ora, invece, in piazzale Olivotti, ci sono i colori e l'energia di Grand Central, locale che dalla colazione in poi offre di tutto e di più, compresi tanti eventi culturali. Si è rivelato spesso un'ottima soluzione per mettere d'accordo tutti, vista l'offerta variegata. Anche per la pausa pranzo, quando bisogna trovare proposte per palati molto diversi l'uno dall'altro. Ottimo per la colazione, Grand Central diventa un mio personale punto fisso per il brunch del fine settimana. Ma tra insalatone, primi, secondi, carne, pesce e pizze questo locale ha sempre la risposta ai tuoi bisogni.
Grand Central. Piazzetta Monsignor Olivotti, 15 - Mestre (Ve). Tel. 041978278

Da luogo abbandonato a caleidoscopio di eventi e proposte culinarie



Forte Marghera l'ho frequentato fin dall'inizio, quando ancora non c'era nulla di nulla. Qualche concertino sulla ghiaia e poco altro. Ora è tutt'altro, è un cuore pulsante della città. Un luogo dove ci vai e ti senti a casa e dove sei certo di trovare qualche evento d'interesse. In poco tempo il forte ha cambiato volto grazie soprattutto ai locali della cooperativa Controvento, dalla carnazza dell'osteria Al Gatto Rosso, dove le grigliate vanno per la maggiore (sono gustose e abbondanti), ai piatti di pesce e di carne di Gipsy Grill, dove gli hamburger sono ottimi e non mancano proposte un po' più elaborate, senza dimenticare pizze gourmet e i piatti di alto livello dell'osteria del complesso. Tutto parte dalla qualità della materia prima: carne e formaggi in gran parte provengono dal parco rurale di San Floriano, nel Pordenonese.
Forte Marghera - Mestre (Ve)

La nuova vita di VgOloso è nel chiostro dell'M9



Come non inserire tra gli esempi di rigenerazione urbana l'M9, il Museo del Novecento che sorge a due passi da piazza Ferretto. Un luogo ancora in divenire che, di recente, ha visto sbarcare diversi locali che hanno deciso di scommettere nel futuro del polo culturale. Tra questi c'è anche VgOloso, tra le realtà più conosciute in città in fatto di cucina vegana e vegetariana. Nelle scorse settimane ha fatto armi e bagagli e ha lasciato la storica sede di viale Ancona per mettere nuove radici al piano terra del complesso museale. Novità su novità, ma la stessa maestria nel proporre piatti innovativi che rielaborano la tradizione in chiave veg. Come le polpette della nonna, che in verità sono con riso rosso, ceci e nocciole. Per me un'ottima opzione per la pausa pranzo o per una cena diversa dal solito.
VgOloso. Via Giovanni Pascoli, 11/c - Mestre (Ve)

La corte che ha calamitato una fetta di movida mestrina



Che sia uno dei luoghi più iconici di Mestre, specie durante la bella stagione, è un dato di fatto. Ma non è sempre stato così: Corte Legrenzi in questi anni sta vivendo una nuova fioritura, grazie anche a locali che hanno calamitato una fetta di movida cittadina. Dall'ultimo arrivato, La Gintoneria, dove si servono taglieri e cocktail da mille e una notte, passando per La Patatina Corte Legrenzi, ristorante che ha fatto del pesce la sua firma, per poi passare per i paninazzi "verticali" di Helmut, belli da vedere come da mangiare, e per i cicchetti e le proposte di pub Da Gino, costola della storica Osteria Da Gino. Se si aggiungono anche i drink del vicinissimo Hanky Panky si chiude il cerchio, pronti a riaprirlo ogni volta che si passa da quelle parti. Proposte di qualità per tutti i gusti e tutti i palati.
Corte Giovanni Legrenzi - Mestre (Ve)

Una vecchia darsena ora è meta di centinaia di giovani ogni sera



Ora è pieno di luci e di giovani. Ora le proposte culinarie non mancano. Prima, invece, tutto era buio. Sipario. È la storia della stecca commerciale di viale Ancona dove ora sorgono fior di locali. Compresa Fabbrica in Pedavena Mestre, terra promessa per comitive e compagnie in cerca del posto giusto per trascorrere la serata tra paninazzi, buona birra e proposte montanare. Gran fritti, verdure pastellate e taglieroni di affettati e formaggi sono un ottimo modo per iniziare a ingranare per poi buttarsi sulla "sostanza", ossia canederli, capriolo, wurstel, formaggio alla piastra o panini, piadine, hamburger e insalatone. Di tutto un po', si casca sempre bene.
Fabbrica In Pedavena Mestre. Viale Ancona, 18 - Mestre (Ve). Tel. 0410995620

L'osteria "baciata" dal simbolo di Mestre



L'Osteria La Torre ha decisamente cambiato la storia degli spazi della Torre Civica, recuperati e, anzi, rivitalizzati, grazie alla passione dei gestori di un'osteria contemporanea dalla cucina di alto livello. Splendido locale, elegantemente arredato, lo consiglio per gli amanti della carne alla griglia e della tradizione. Mi piace perché tutto è curato al millimetro, dai piatti con pasta fresca agli hamburger gourmet fino alle cotture dei tagli di carne. Non mancano proposte vegane e vegetariane e il grande plateatico si presta per un aperitivo impreziosito da cicchetti creativi e ricercati in pieno centro. Occhio che per gli amanti del vino e delle birre artigianali qui c'è sempre di che godere.
La Torre Osteria Birreria. Via Palazzo - Mestre (Ve). Tel. 0417127478

Le foto dei paragrafi sono prese dai social dei rispettivi locali. Quella dell'Osteria La Torre (la prima) è di Settimo Cannatella.
In copertina: La Patatina, Corte Giovanni Legrenzi.

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scritto da:

Alessandro Nardo

Prima studente, poi studente-lavoratore ora lavoratore e basta. Amante di quelle buone cose che le nostre mani possono produrre in modo artigianale guidate da passione e professionalità. Cerco l'originalità nella tradizione e la tradizione nell'innovazione, perché un mondo standardizzato non fa per me. Meglio cambiare spesso ritmo.

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