I bao seducono la Puglia e danno dipendenza: 5 locali dove mangiare i migliori panini cinesi

Pubblicato il 5 marzo 2023

I bao seducono la Puglia e danno dipendenza: 5 locali dove mangiare i migliori panini cinesi

Non è facile rassegnarsi a crescere, assumersi la responsabilità delle borse sotto gli occhi, di aprirsi la partita Iva e farsi venire la scoliosi per il peso delle aspettative. Quante volte alla fine di un pranzo in famiglia rivedo la me del 2000, quella ingenuona di sei anni accartocciata sul divano di casa mentre attende con ansia – più o meno la sensazione ambigua che si prova vent'anni dopo aspettando un contratto d'assunzione – che cominci l'ora dei cartoni animati su Italia1, sgranocchiando patatine con i soli due denti da latte rimasti in piedi. Chiudo gli occhi e sono ancora lì, tutta presa da quei manga che per i teens del '90 erano il futuro, l'avanguardia, adolescenti con le nostre stesse smanie, ma circondati da megalopoli, scuole, usi e costumi così lontani, affascinanti. Alzi la mano chi come me ha desiderato almeno una volta di catapultarsi in una puntata di Dragon Ball per abbuffarsi con Goku di riso, lasciandone traccia sui musetti.


Ecco, il cibo orientale è per molti di noi vecchi bimbi, venuti su a pane e Fininvest, il simbolo dei pomeriggi in cui l'apice della baldoria veniva raggiunto cantando le sigle di Cristina D'Avena, ed è forse per questo che sushi, poke, gyoza e alghette di ogni tipo ci fanno perdere il senno, diventando per buona parte degli italiani una sublime dipendenza. Perché, checché ne dicano i nazintegralisti della nostra saporitissima cucina, le agrodolci pietante giapponesi o cinesi ci piacciono, pure tanto, e non è certo un caso se ristoranti e street food asiatici spuntano nelle nostre città come fragoline di bosco. I bao sono l'ultima tendenza a spopolare e destinata a durare in tutto lo stivale, dei paninetti made in Cina cotti al vapore, soffici, bianchi come il latte e farciti con tantissimi ingredienti. Per anni mi è sembrato di vedere queste nuvole di farina di riso nelle vaporiere in bambù o tra le mani di Doraemon, ripiegate a mo' di tacos o chiuse a fagotto. Chi l'avrebbe mai detto che questi finger food sarebbero riusciti a sfondare la quarta parete finendo tra le fauci non solo italiane, ma per di più pugliesi. Perché qui in Puglia, una delle regioni dal palato più esigente e raffinato, vi sono posti in cui i bao hanno il sapore di Taiwan e al contempo di tutt'altre storie, un mix di culture e gusti irresistibili. Provare per credere!

Il bao fusion "alla pugliese"


Da Urban Assassineria Urbana si va per assaggiare la migliore assassina di Bari, ma non solo. Questa cucina sorprende in quasi ogni voce del menu e i loro bao ne sono una dimostrazione. I morbidi panini cinesi cotti al vapore vengono farciti con ingredienti tipicamente puglies, creando un mix esplosivo di sapori. Per esempio i bao con le bombette (in foto), ma ci sono anche i bao con la cozza ripiena e quelli al calzone di cipolla, quelli con la seppia fritta e la maio al limone e anche quelli con la "pulled brasciola", la braciola cotta a bassa temperatura e sfilacciata come il celebre pulled pork americano.
Urban assassineria urbana - Via Domenico Nicolai 10, Bari. T: 0806458469

Lo street food come si fa a Taiwan


Bari è da sempre Porta d'Oriente per la sua vocazione commerciale e lo sguardo della costa che si perde ad est. Qui da decenni sorgono empori della cucina fusion, in uno slaloom tra sushi d'alta classe e all you can eat per tutte le tasche, questi ultimi a cui bisogna approcciarsi con lo stomaco vuoto da almeno una settimana. Il punto, però, è questo: non tutti hanno sempre la possibilità di prepararsi psicologicamente per sedersi al ristorante e lasciarsi poi rotolare sulla strada del ritorno, così come molti non hanno semplicemente il tempo per concedersi lunghe pause per i pasti. Problemi risolti squisitamente da Bao Street Food by Naam nel bel mezzo del lungomare barese, dove chiunque ha il piacere di assaggiare in formula take away o delivery i bao taiwanesi migliori della città. Un format semplice, veloce e giovane che fa di questi paninetti cinesi un autentico cibo da strada genuino e trendy, audace, ma "cannarutissima" alternativa a focaccia e sgagliozze. In questo angolino è possibile mangiare bao ripieni di maiale cotto al vapore, salmone, gamberi in tempura, polpo, pollo fritto o nutella, i ravioli fritti e al vapore e la speciale pizza di "Osaka", frittata giapponese con cavolo cappuccio, cipollotto e diverse salse. Insomma, da Bao Street Food è possibile gustare moltissime sfiziosità sempre incorniciate da una vista mare unica e a un costo davvero competitivo!
Bao Street Food by NAAM. Lungomare Araldo di Crollalanza, 5 – Bari. Tel: 3428307849

Il gua bao in salsa murgiana


Chi desidera invece assaggiare bao zeppi di contaminazione pugliese e magari di farlo a lume di candela, in un locale sofisticato e defilato dal caos commerciale, deve assolutamente prenotare un tavolo al Gioja di Altamura. Qui troverete i gua bao cotti al vapore e fritti, farciti con cime di rapa, alici gratinate e dressing di alici, uno dei sublimi antipasti ideati dallo Chef Gioacchino Jakopo Simone, patron del ristorante. Il bao, però, in questo posto è solo l'inizio di una esperienza sensoriale che potrà incontrare tre percorsi degustazione e le proposte à la carte sempre attente alla stagionalità. La missione di questo tempio della murgianità, che strizza l'occhio al gourmet, sta nel trovare il giusto equilibrio tra materie prime locali, piatti della tradizione, classici occindentali e sapori asiatici. Si tratta di menù che vivono di contrasti, nell'alternanza di bombette arrosto con funghi trifolati e zucca profumata all'arancia, e salmone in tempura con le sue tartare e un finale di bergamotto. E ancora, primi e secondi sempre ricercati a base di carne o pesce, seguiti da sushi uramaki e poke che, state certi, vi faranno leccare baffi e sbavare rossetti. Il Gioja è il luogo ideale per gli appuntamenti della vita, quelli che sai già la segneranno per sempre, come le primissime uscite con l'amore, i pranzi scanzonati con i colleghi di lavoro o gli eventi di famiglia. Perché qui, tra un gua bao e un'orecchiata fatta a mano con salsiccia di suino nero tutti si sentiranno accolti nei propri gusti, ognuno potendo scegliere in tutta onestà se lasciarsi andare al comfort della tradizione altamurana o sfidare se stesso nell'innovazione asiatica.
Gioja Ristorante. Via Orazio Persio, 9/11 – Altamura (BA). Tel: 0803031336

Un morso d'oriente dall'aperitivo


Se invece si ha voglia di assaporare un bao passando una serata diversa, all'insegna della leggerezza, senza troppi pensieri né tantomeno limiti di orario, è obbligatorio fare tappa a Gravina in Puglia, tra le mura dai colori botanici del Labò - Laboratorio del Gusto. Si tratta di un luogo in cui la cucina orientale e anche un po' tribale trova la massima esaltazione se accompagnata da bilanciati cocktail, dai più classici come il gin tonic, agli speciali come il "Ritual of Kado", a base di gin al gusto di alga, con note di bergamotto e fiori, in piena armonia con lo spirito zen del Sol Levante. Qui i bao buns sono più piccoli dei soliti paninetti cinesi, ma ideali per un goloso aperitivo o antipasto d'accompagnamento alla cena di sushi à la carte. Li troverete ripieni di salmone scottato, tonno scottato, gambero nel panko e pulled pork, tutti con farciture accompagnate da sapori della tradizione, come stracciatella o cipolla rossa caramellata. Il Labò di Gravina è un locale brioso, che ha la carica di una gioventù matura capace di rinnovarsi continuamente, ma farti sempre sentire a casa. Che tu sia un pugliese, un turista arrivato per innamorarsi dell'habitat rupestre o qualcuno capitato lì per caso, quando ti imbatterai in questo lounge bar e ristorante nel cuore della città verrai prima stuzzicato dall'idea di fermarti a bere qualcosa, così, giusto per dare un senso e un volto al vespro. Dopodiché, al terzo drink, dopo circa tre ore di spensieratezza, guarderai in faccia i tuoi amici e vi renderete conto che il languorino fa ormai più rumore delle vostre chiacchiere e quello di cui avrete bisogno è proprio un bao, un tacos, una tartare, un nigiri, un uramaki o un raviolo al vapore, e chissà quante altre giappo-prelibatezze presenti nel menù. E così finirete per trascorrere l'intero week end a suon di musica e bacchette seduti a quei tavolini e in un battito di ciglia sarà, ahimè, già lunedì.
Labò - Laboratorio del gusto. Piazza della Repubblica, 31 - Gravina in Puglia (BA). Tel: 0803216336

Il take away instagrammabile


Ma torniamo al mare, perché, si sa, ogni cosa acquista quel sentore di seducente libertà quando si ha nelle narici il profumo della salsedine, anche i bao! Per chi ha la fortuna di trovarsi lungo la costa nord barese, consiglio una sosta o magari qualche giorno di vacanza tra i vicoli della splendida perla dell'adriatico, Trani. Una volta arrivati, munitevi di calma e lentezza, tipiche dello spirito tranese, e, tra un passeggio e l'altro, con indolenza fate una sosta da Hula Hawaiian Poke per un gustoso boccone orientale. Qui potrete assaggiare non solo delle ricche poke, accuratamente personalizzate a seconda delle vostre preferenze, ma anche degli ottimi bao buns ripieni di salmone piastrato, pulled pork e gambero in panko, così come gyoza, tacos e uramaki. Il tutto a un ottimo rapporto qualità-prezzo, considerando la media dei costi non proprio alla mano della città costiera. Ciò che renderà la vostra esperienza da Hula di Trani unica è la possibilità di portar via i propri piatti hawaiani, cinesi o giapponesi e gustarli, magari con un calice di rosato, dinanzi all'incantevole cattedrale sul mare, tra gli emblemi indiscussi della pugliesità marittima. Hula offre anche il servizio delivery, una vera salvezza di questi tempi!
Hula Poke Hawaiian. Via Statuti Marittimi, 74 - Trani (BT). Tel: 0883414285


Le foto interne sono tratte dalle pagine Facebook dei locali citati.
La foto di copertina è di Gioja ristorante.

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  • RISTORANTI E CIBI ETNICI

scritto da:

Giuliana Vendola

Murgiana classe ’94. Laureata in Scienze Filosofiche, bioetica, etica ed antropologia, scrivo per Il Quotidiano Italiano. Presto sempre attenzione ai miei luoghi, ai loro odori e sapori, al loro irrompente domandare. Quando ero bambina mia madre mi propose un corso di nuoto, io le mostrai le mie sgangherate poesie. Lei capì che ci avrebbe pensato la scrittura ad aumentare la mia capacità polmonare.

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