Cucina giapponese, ecco i re del ramen di Roma
Pubblicato il 25 gennaio 2018
Se parliamo di cucina giapponese a Roma il sushi è ancora indiscutibilmente il padrone incontrastato, con centinaia di ristoranti e locali che lo propongono in versione tradizionale o in quella ultra-fusion. Tuttavia c’è una nuova tendenza nella Capitale, ed è il ramen. I mitici spaghetti in brodo di carne e miso, resi famosi dai fumetti e dai cartoni manga, stanno infatti avendo un successo incontrollabile nel mondo del food etnico romano ed oggi possiamo assaggiarne in giro per la città di ottimi. Anche se la leggenda lo colloca originario della Cina, il ramen è il piatto in assoluto più diffuso al mondo della cucina tradizionale giapponese dopo il sushi, ed è davvero particolare il modo in cui si sia diffuso in Italia, patria della pastasciutta. Sembrerebbe un paradosso, eppure tutto ha un senso. Sono stati infatti ristoratori giapponesi, come Akira Yoshida, ad aver capito che, proprio grazie alla cultura gastronomica italiana, il ramen poteva fare questo enorme salto di qualità nel nostro Paese, utilizzando materie prime locali che solo qui si possono trovare. Ma andiamoli a scoprire i miei ramen preferiti a Roma.

Quando Akira Yoshida aprì qualche anno fa il suo primo Ramen Bar Akira ad Ostiense aveva già ben in mente quale sarebbe stato il suo progetto, che non era basato sulla mera e semplice ristorazione, piuttosto riguardava la diffusione in Italia della reale cultura gastronomica del Giappone. Oggi i suoi ristoranti stanno per diventare tre (Ostiense, Piazza Bologna e fra un po’ la new entry del Flaminio) oltre allo spazio al Mercato Centrale. Il suo ramen è frutto di una ricerca e di un lavoro enorme che ha sfruttato al meglio i prodotti locali italiani. Il risultato è un ramen tonkotsu delizioso, unico in città e forse in tutta Italia.

Ecco la new entry più gradita nell’elenco dei miei ramen preferiti a Roma, e cioè quello preparato da Wasabi, piccolo ristorantino giapponese nel cuore della Balduina. Qui puoi ordinare la versione in brodo di maiale, di pollo, al curry, ma anche vegetariano. Saporito, curato nei particolari e con un brodo decisamente gustoso e sorprendentemente di facile digeribilità.

Quella di Maurizio Di Stefano e di sua moglie Miwako e del loro nuovo locale al Prenestino, Waraku, che ha mantenuto tutto il fascino del precedente ristorante al Pigneto con in più un’atmosfera rilassante ed easy da vero bistrot. Il menù spazia su tutte le grandi specialità della cucina giapponese, ma è il ramen a rimanere ancora al centro dell’universo. Un brodo saporito e salato alla perfezione ed una pasta che mantiene la cottura per tutto il tempo necessario.

Eccolo finalmente il nuovo gioiello che ha arricchito ancora di più il già prestigioso mondo della cucina giapponese a Roma. Kisaki è un ristorante bello, elegante e di gran classe nel cuore del Centro Storico della città, a Piazza Capranica, già entrato nel cuore dei foodies romani. Il suo ramen, in versione shoyu, di pollo, maiale e pesce è una delizia per il palato. Buoni i toppings, come l’uovo marinato dolce che va a spezzare con delicatezza estrema la sapidità del brodo.
Kisaki, Piazza Capranica, 75 Roma – Tel: 066785838

Torniamo ancora una volta nel quartiere ribattezzato ormai il “Ramen District” di Roma, ossia Ostiense, per parlare di un altro ristorante giapponese dove, a mio avviso, si può degustare uno dei migliori ramen di miso della città. Ma-MaYa Ramen lo prepara tutti i giorni secondo antica ricetta, un brodo di pollo saporito e ben curato, ideale per le giornate invernali. Ottimi anche i noodles fatti in casa.
Foto di copertina tratta da pagina Facebook di Akira Ramen Bar
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scritto da:
Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.
Via Attilio Friggeri 63, Roma (RM)