Come cenare nel pieno centro di Roma evitando le trappole turistiche

Pubblicato il 1 marzo 2020

Come cenare nel pieno centro di Roma evitando le trappole turistiche

5 locali per 5 monumenti

Mangiare bene nel cuore delle grandi capitali d’Europa non è mai una cosa semplice. L’aggettivo turistico, nel corso degli anni, ha accentuato la propria connotazione negativa: solitamente infatti si usa per i locali sempre affollati che hanno prezzi alti e qualità molto bassa. Questi ristoranti di solito sorgono vicino ai monumenti più importanti della città e propongono menu turistici sia a pranzo sia a cena. Roma è il luogo emblematico: monumenti di valore artistico assoluto impreziosiscono le vie e le piazze della Capitale, che regala emozioni forti anche dal punto di vista culinario. Le trappole però sono dietro l’angolo. Abbiamo stilato una piccola guida per monumenti: ecco dove mangiare (bene) con la storia sullo sfondo...

Al Chiostro di Bramante


A due passi da Piazza Navona, dietro al Chiostro del Bramante, nel cuore di Roma. L’Osteria del Gallo è un locale in cui la storia è grande protagonista. Anche nel piatto. La trattoria propone i piatti autentici della cucina romana: carbonara e amatriciana sono due piatti a cui è difficile rinunciare, l’abbacchio è la ciliegina sulla torta dalla ristorazione turistica di massa che affligge le vie del centro storico. La qualità non è un dettaglio irrilevante, è il motore trainante di questo ristorante dall’aria familiare e autentica. Se ti piace il pesce, nessun problema: la spigola in crosta di sesamo è pronta a stupirti. Presente anche un piccolo ma delizioso menu con piatti senza glutine.
Vicolo di Montevecchio, 27 Roma – Tel: 066873781

Al Portico d’Ottavia


Il Portico di Ottavia è uno dei complesso monumentali più significativi di Roma. Era stato costruito per circondare i templi di Giove e di Giunone e adesso è il simbolo del quartiere ebraico. Un luogo magico che racchiude al suo interno storie, racconti e personaggi che nel corso degli anni si sono succeduti e hanno regalato lustro al quartiere. In questa zona è nata e si è sviluppata la cucina giudaico-romanesca, uno dei fiori all’occhiello della ristorazione romana. Piatti semplici e gustosi, in sintonia con la storia. Reginella D’Italia e La Taverna del Ghetto sono due locali storici della zona che hanno mantenuto inalterata la loro fama nel corso del tempo: da Reginella si mangia la vera pizza romana, a La Taverna del Ghetto invece i grandi classici sono il baccalà e il carciofo alla giudia. Qualità eccellente, prezzi contenuti e servizio veloce e cortese: di turistico qui, ci sono solo i monumenti…
Taverna del Ghetto, Via del Portico di Ottavia 8, tel. 06 6880 9771
La Reginella d’Italia, Via del Portico di Ottavia 65, tel. 06 6880 1607

Al Colosseo


Il monumento più visitato al mondo non poteva non essere circondato da locali anonimi. La Taverna dei Quaranta si trova proprio lì a due passi, nello storico Rione Celio, e ha fatto dell’abbondanza il proprio cavallo di battaglia. La cucina gourmet è distante anni luce, i piatti proposti appartengono in gran parte alla tradizione romana e non si fanno parlare dietro in termini di generosità. Oltre ai classici della cucina romana (bucatini all’amatriciana, spaghetti alla carbonara, rigatoni alla vaccinara, tonnarelli cacio e pepe) ci sono chicche provenienti dalle altre regioni come le fettuccine alla gallurese con pomodorini, rucola e ricotta e le pappardelle alla pastorella abruzzese fatte con sugo di abbacchio e pecorino. Anche fra i secondi domina l’originalità e la fantasia: ecco il fritto di baccalà, mele e zucchine e la tagliata di manzo con radicchio, anice e aceto balsamico.
Via Claudia 24, tel. 06 700 0550

A Castel Sant’Angelo


Le fraschette non stanno solo ad Ariccia o negli altri Castelli Romani. Ce ne sono tante anche in luoghi inaspettati. Come alla Fraschetta di Castel Sant’Angelo in Via del Banco di Santo Spirito, una piccola traversa di Corso Vittorio Emanuele da cui è possibile vedere proprio il castello. La cucina qui è autentica, genuina, verace. Il piatto più significativo è la carbonara, che non ha nulla da invidiare a quelle più “blasonate” in giro per la capitale. Fra i secondi spiccano il galletto al mattone (ruspante e saporito) e i piatti poveri (trippa, coratella e coda alla vaccinara). La location spartana, le foto sulle pareti e i colori vivaci definiscono ulteriormente questo locale, una vera e propria “oasi” in un centro storico spesso più votato ai formalismi.
Via del Banco di Santo Spirito 20, tel. 06 6830 7661

Al Pantheon


Quasi 60 anni fa, Armando Gargioli apriva il suo ristorante in Salita de Crescenzi. Il piccolo locale inizia a crescere e diventa uno dei luoghi in cui assaporare la vera cucina romana. Al padre Armando si affiancano i figli Claudio e Fabrizio, che iniziano a prendere in mano le redini del locale e sostituiscono il padre (che si ritira dall’attività per motivi di salute). Raccontare la storia di Armando al Pantheon non significa solo declarare la bontà dei piatti, ma narrare le vicende di una delle famiglie di Roma che è riuscita a diventare un punto di riferimento e un motivo di orgoglio per la città intera. I Gargioli infatti sono chiamati amichevolmente “Gli Armandini”. Il menu propone i classici della cucina romana e qualche piatto speciale come le polpette: qui viene riutilizzato la carne da bollito che non viene tagliata a fettine (come per la picchiapò) ma viene passata nel tritatutto. Una delizia di gusto e croccantezza che viene tramandata di generazione in generazione…
Salita dei Crescenzi 31, tel. 06 6880 3034

Immagini interne prese dalle pagine Facebook dei locali
Immagini di copertina: Pagina Facebook Fraschetta di Castel Sant'Angelo

  • VITA DI QUARTIERE

scritto da:

Angelo Dino Surano

Giornalista, addetto stampa, web copywriter, social media manager e sognatore dal 1983. Una vita intera dedicata alla parola e alle sue innumerevoli sfaccettature.

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