"Salve, vorrei un caffè macchiato e un pasticciotto". Siamo in uno storico bar cittadino a prima mattina ed è l'unica frase che riusciamo a partorire con la lingua ancora incespicata e gli occhi pieghettati dal sonno. Poi, dopo esserci ustionati il palato e i polpastrelli con la tazzina rovente, iniziamo finalmente a ragionare, ci guardiamo intorno e veniamo colpiti dall'habitus ricercato della ragazza dietro il bancone: non la solita divisa da lavoro, ma una camicia bianca e un grembiule raffinato, in un tessuto molto simile al sacco, leggero, di un beige luminoso che si intona perfettamente alle pareti color crema della pasticceria e al sorriso dolcissimo della giovane, per noi quasi inverosimile a quell'ora. Il marchio dell'attività spicca sulla stoffa in bianco, un carattere semplice e arrotondato, ma non invadente all'occhio del cliente. Vi starete chiedendo come sia possibile nel fuggi fuggi generale, che inaugura una probabilmente pessima giornata di lavoro, soffermarsi sulla divisa dello staff del nostro bar preferito... eppure, è grazie anche a quei dettagli se quel posto sa di casa e ci fa sentire coccolati ogni giorno. Sfumature, rifiniture, linee che sembrano passare inosservate, ma nella nostra memoria incoscia riescono sempre a ritagliarsi uno spazietto, rendendo quel luogo e i suoi pasticciotti più familiari. Questa dovrebbe essere la mission di chi produce vestiario professionale e Tobia De Candia, amministratore unico di Cosmobrand, azienda operante da oltre 15 anni nel settore dell'abbigliamento da lavoro ho. re. ca. con sede a Molfetta, lo sa molto bene!

Tobia, cosa offre la Cosmobrand e perché rivolgersi a voi?

Cosmobrand è un'azienda che distribuisce abbigliamento e calzature da lavoro per l'ho. re. ca. Ci sono vari motivi per cui il titolare di un'attività dovrebbe rivolgersi a noi: prima di tutto perché abbiamo un'attenzione maniacale nei confronti del cliente, noi amiamo cercare di capire e condividere le idee con lui in merito ai capi, allo stile, al gusto con cui vorrebbe vestire il suo team. I nostri interlocutori principali, al di là della tipologia, sono aziende che hanno una cura particolare nei confronti dell'abbigliamento da lavoro, non arenate solo all'idea che avere indumenti consoni sia qualcosa da fare perché la legge lo prevede. Noi cerchiamo quelle attività che ritengono che le divise siano una sorta di prolungamento di ciò che è l'immagine aziendale e in funzione di questo offriamo una serie di servizi, in primis la visita e la valutazione sul posto. Non andiamo in giro con catatologhi, ma portiamo campioni, li valutiamo, vediamo insieme gli abbinamenti più giusti. Io personalmente, in quanto titolare della Cosmobrand, e colui che si occupa della parte commerciale, cerco di capire attraverso la consulenza quali siano gli effettivi bisogni e desideri del cliente.

Qual è la differenza tra la vostra azienda e le altre nel settore?


La differenza sta nella mia storia, ben 40 anni di lavoro nel settore. Ho cominciato aprendo dei negozi d'abbigliamento, poi come rappresentante di alcune aziende di indumenti sportivi per le quali ho curato anche delle produzioni in Italia e all'estero. Questo mi ha dato una conoscenza del settore che credo pochi abbiano. Se molti miei concorrenti si trovano in negozio, pronti a mostrarti capi qualora tu dovessi recarti da loro, noi andiamo direttamente dal cliente, e questa è un'idea vincente a quanto pare, perché chi ci sceglie è chiaramente contento di vederci nel suo locale e si fida dei nostri consigli. Da 15 anni abbiamo acquisito una competenza molto forte nel settore della personalizzazione; noi abbiamo il nostro ricamificio che ci consente di essere veloci e nello stesso tempo economici, in più questo servizio di customizzazione interno alla nostra azienda ci dà la possibilità di affinare le tecniche e acquisirne le novità. Poco meno di un anno fa è stata messa sul mercato una nuova macchina che permette di fare stampe digitali molto particolari, anche in piccole quantità, e noi l'abbiamo immediatamente acquistata. Queste sono tutte innovazioni con cui l'azienda riesce a stare al passo proprio perché segue a 360 gradi tutti i discorsi inerenti al settore personalizzazione. La customizzazione va valutata con il cliente in base a determinate caratteristiche, come la quantità, la frequenza delle stampe, motivo per cui quando ci arrivano delle richieste di preventivo, anche tramite internet, noi abbiamo bisogno di sentire telefonicamente gli acquirenti, magari vederli, per capire come gli ordini vanno gestiti in termini di costi, se si tratta di personalizzaioni occasionali o che verranno fatte annualmente.

Quali sono le personalizzazioni più richieste?


Sicuramente i ricami nel settore food.


In quanto tempo riuscite a consegnare le divise per lo staff di un locale?


Dieci, quindici giorni o anche prima. Cerchiamo di capire qual è l'esigenza del cliente, perché spesso ci si riduce sempre all'ultimo momento. Ecco, uno dei problemi più grossi che hanno i miei concorrenti è proprio quello delle consegne. Molto spesso i clienti sono terrorizzati dall'idea che potrebbe subentrare una scadenza per un evento e che le divise potrebbero arrivare in ritardo. Spesso i produttori d'abbigliamento da lavoro tendono a prendere impegni, ma alla fine non riescono a rispettarli; questo perché sono in pochi a fare le personalizzazioni nell'azienda, molti miei competitors devono rivolgersi a terzi per ricami e stampe sui capi. È chiaro che quando si chiedono prestazioni ad altre società si va incontro a una serie di problemi, perché non si è nella condizione di dare dei tempi certi ai clienti, finendo per dipendere sempre dagli altri. Ma al di là degli acquisti che ogni acquirente fa, qualunque azienda può aver anche bisogno di riassortimenti. Noi abbiamo dei clienti che acquistano solo un capo e se si ha un servizio di customizzazione interna, come lo abbiamo noi, il prodotto si è in grado di confezionarlo e consegnarlo in tempo reale, senza doversi rivolgere a nessun altro.

C'è un limite di ordine?


No, noi consegnamo anche solo un capo. La nostra comunicazione si basa anche su questo, sul fatto che offriamo sempre consulenza e non si è obbligati a fare grandi ordini.


Quali sono le ultime tendenze nell'abbigliamento da lavoro?


L'abbigliamento da lavoro è diventato un mondo abbastanza difficile, ormai c'è una commistione con l'universo della moda. L'ho.re.ca non è più come una volta, è tutto più complesso e con questa complessità noi ci andiamo a nozze. I locali più di tendenza scelgono articoli che non sono di uso comune e a volte alcuni clienti cercano capi che in realtà non esistono, né vengono prodotti dalle aziende di abbigliamento da lavoro. Se si tratta di clienti che hanno necessità di fare degli ordini quantitativamente importanti noi possiamo creare anche dei capi ad hoc per loro, è già successo; ma se sono aziende che ci chiedono pochi pezzi e vogliono una camicia particolare a quel punto proponiamo di provare ad acquistare l'articolo in un negozio e poi rivolgersi a noi per la personalizzazione, senza alcun problema. L'abbigliamento ho. re. ca segue l'unicità ormai, si vogliono divise diverse da quelle degli altri, questo è l'aspetto più presente negli ultimi tempi.


Tobia, raccontaci i nuovi progetti in vista, se ci sono...


Tra due settimane verrà inaugurato il nostro portale online B2B, un luogo virtuale unico nel settore. Abbiamo creato questa piattaforma per permettere ai nostri clienti abituali di accedervi in totale autonomia a qualsiasi ora, acquistare, rivedere gli ordini, visionare i prezzi riservati a loro con estrame facilità e in modo molto intuitivo. Si tratta di investimenti che vengono fatti appositamente per i clienti, a dimostrazione dell'attenzione che abbiamo nei loro confronti e nei confronti delle loro realtà commerciali. Ecco, potrei dire che i nostri punti di forza sono la dedizione, l'innovazione e la realizzazione di progetti su misura che differenziano la Cosmobrand da qualsiasi altra azienda per l'abbigliamento da lavoro.

Cosmobrand. Via Luigi Gambardella, 20 - Molfetta (BA). Tel: 0803973572
 

  • GLI ADDETTI AI LAVORI
  • MODA
IN QUESTO ARTICOLO
×