Matricaria è il liquore nato durante il primo lockdown, ed è una vera chicca.

Pubblicato il 11 gennaio 2022

Matricaria è il liquore nato durante il primo lockdown, ed è una vera chicca.

Dalle menti di Luigi Sisto e Gregorio Sgarra è nato un liquore che parla di territorio e futuro

Matricaria è il nome latino della camomilla. Questo fiore e i suoi aromi ha sedotto Luigi Sisto, volto e anima dell'Antico Commercio di Corato, e l'amico di tante avventure Gregorio Sgarra, sommelier e creatore del format Il Viandante Bar Itinerante. Dopo aver lavorato gomito a gomito per qualche anno, divertendosi con la mixology e la selezione di vini per la cantina del locale coratino, hanno deciso di guardare oltre e gettarsi nella produzione di liquori e distillati sartoriali, che parlassero di territorio e futuro. 


Luigi Sisto, com'è nata l'idea del Matricaria?
In principio era un cocktail, che abbiamo ancora in carta. Nel tempo si è evoluto, con qualche aggiustamento alla lista di ingredienti, tra cui oggi si legge la presenza del nostro liquore di camomilla. L'idea di preparare il Matricaria per i nostri cocktail e poi per imbottigliarlo ci è venuta durante l'ultimo lockdown. Dopo sette mesi di chiusura volevamo creare una cosa nostra. Per noi è stato uno stimolo ad andare avanti. 

Quali sono gli ingredienti?
Camomilla fresca, citronella e scorza di limone

Come avete lavorato con Gregorio Sgarra per creare la ricetta perfetta?
Abbiamo smembrato il drink e l'abbiamo messo in bottiglia. Naturalmente abbiamo fatto qualche tentativo - anzi, più di qualche! - con i ragazzi del liquorificio Spiriti Divini.


Qual è stato il feedback dei clienti?
Positivissimo! C'è chi dice che ricordi l'infuso di camomilla... Poi il design della bottiglia colpisce subito: infatti, molte persone, anche solo guardandola esposta sul bancone, sono spinti a provarla. In più, grazie al passaparola, questo liquore è diventato un must da tenere in casa e offrire agli amici, dopo cena. Questa è la terza produzione che facciamo e abbiamo notato che le quantità richieste sono in continuo aumento.

A cosa state lavorando ora?
Io e Greg ci siamo avventurati nella raccolta del prugnolo per creare Trigno, un liquore che restituisse tutti i sentori di questo frutto attraverso un'infusione. Ci siamo fatti 400 chilometri in un giorno solo per poter raccogliere i frutti migliori, che abbiamo subito portato in liquorificio. 

Il futuro della mixology: cosa si servirà al bancone?
Ciò che i mixologist sapranno consigliare! Quando un cliente arriva da noi, magari ha già un'idea di ciò che vuol bere, ma che mal si sposa con quello che ha ordinato. Allora noi lo aiutiamo a correggere il tiro con i giusti consigli. Certo, i gusti più richiesti sono ancora l'amaro e l'acido. Ma la saggezza di chi sta dietro al bancone e in sala sarà la tendenza più importante in futuro.

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scritto da:

Stefania Leo

Giornalista e appassionata di cibo, amo vedere e raccontare tutte le storie che si intrecciano in un piatto. Cucino, leggo e non mi fermo davanti a nessun ingrediente sconosciuto: è solo il punto di partenza per un nuovo viaggio gastronomico.

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