Salento terra di distillerie: anche sugli alcolici di qualità ci facciamo notare

Pubblicato il 23 luglio 2023

Salento terra di distillerie: anche sugli alcolici di qualità ci facciamo notare

Tutti i liquori, vermouth, gin e amari prodotti o ideati in provincia di Lecce

C’è stato un periodo considerato buio nel mondo degli spirits in Italia, ovvero quando a causa di una serie di congiunture, a partire dal secondo dopoguerra con i bombardamenti agli impianti, fino agli anni ’80 e ’90 con la progressiva dismissione e chiusura di molte distillerie, questo settore era portato avanti solo dai produttori di grappe e amari.

In Salento la situazione non era diversa: fino ai primissimi anni 2000 non si era ancora diffusa la cultura del bere bene usando superalcolici di qualità. Nelle discoteche spesso si usavano prodotti di incerta provenienza e le distillerie più famose erano già chiuse da tempo nonostante il glorioso passato, come ad esempio la Distilleria De Giorgi, ora recuperata e trasformata in Residenza Artistica Internazionale di Comunità.
Rimanevano in attività le Distillerie Cappello, famose per l’Anice e pochissime altre aziende che producevano l’alcol che le nostre nonne e mamme usavano per fare litri di limoncello e nocino durante l’estate.

Attorno alla metà degli anni 2000 però, è partito dall’Inghilterra un trend che ha iniziato a rivalutare il mondo del gin e le aziende, per distinguersi dalla massa, hanno iniziato a lavorare sul marketing e sul racconto della produzione del gin, che da prodotto rude e secco, ha iniziato ad esaltare le caratteristiche più agrumate. Nel infatti, 2003 l’Hendrick’s Gin si diffonde in Europa con un metodo di produzione diverso dal London Dry e l’utilizzo di due botaniche insolite, il cetriolo e la rosa. Questo successo sdogana anche ad altri produttori la possibilità di utilizzare ingredienti diversi, facendo esplodere la Gin Mania. Nei bar si assiste al ritorno dei cocktail e della ricerca sui prodotti e in tutta Italia, da poche azienda si arriva ad oltre 2000 produttori.

In Salento non siamo da meno: alcuni produttori locali hanno intrapreso la sfida di creare gin, superalcolici e amari di alta qualità utilizzando ingredienti locali e metodi tradizionali di distillazione. Inoltre la collaborazione tra i produttori locali sta contribuendo alla creazione di un network solido e stimolante. Si è tenuta a Ruffano infatti quest’anno la prima edizione del Juniper Gin Fest che ha riunito produttori di Gin che utilizzano almeno una botanica pugliese.


Uno dei primi produttori ad usare botaniche locali è stata la liquoreria Essentiae del Salento, che dal 2007 produce a Torre San Giovanni liquori di alta qualità e Ulìa, il primo gin mediterraneo con le foglie di ulivo e affinato tre anni in legno di ulivo stesso.

Nel 2014 nasce invece a Veglie l’Amaro Salento, ricreato da Realino Mazzotta su ricette antiche del padre e di un frate del convento dei frati minori di San Giuseppe da Copertino, attraverso una selezione di 45 vegetali tra erbe, radici, rizomi, semi, fiori, scorze e cortecce, talmente buono da vincere nel 2020 il World Liqueur Award, il premio come miglior liquore alle erbe al mondo. A questi amari si aggiunge una collezione di Gin, i Duna Gin, di chiara ispirazione mediterranea nella scelta delle botaniche.


A Gallipoli dagli anni ’90 c’è il Laboratorio artigianale di liquori Amaro Margapoti, che produce liquori tutti lavorati per macerazione alcolica di frutti, bacche, spezie o erbe naturali del Salento senza l’uso di conservanti.

A Carmiano invece si trova Tenuta Verola del Comm. Salvatore Spedicato, che, in una masseria del ‘600 circondata da vigneti, dai primi anni 2000 produce soprattutto grappe e acquaviti.

Animus Gin invece è il prodotto di punta di Farmacopea Popolare, che nasce nel 2015 come birrificio ma che decide di ampliare la sua gamma con un gin non filtrato a base di foglie di coca depurate dalla molecola di cocaina, gelsomino, kaffir e incenso.


A Ruffano la Farmacia dei Contenti di Fabio Rizzo, produce oltre ai gin, anche una vasta collezione di cocktail ready to drink con un metodo di macerazione delle botaniche in anfore di terracotta e poi confezionati in bottiglie da 100 ml.

Il Giardino Sotto il Naso è un progetto di Elia Calò che da bartender di professione si è trasformato in produttore e raccoglitore di erbe con le quali produce amari, liquori e vermouth in piccole quantità di altissimo artigianato.

Il Gin Gina e la Vodka Renata sono prodotti, sempre artigianali, molto freschi e adatti alla miscelazione, nati dalle materie prime coltivate nell’azienda agricola di Stefano Adamo, vulcanico agricoltore di Alliste, produttore tra l’altro della nota patata Sieglinde di Galatina.

A Trepuzzi c'è la distilleria di Pedro Ferrerira, salentino d'adozione che produce tre Gin con boniche particolari il Gin Magico, il Tip Toe, il 585,5 e un Rum. Pedro è di origini portoghesi, un poeta della distillazione, a cui piace stupire con distillati riconoscibilissimi.

A Uggiano la Chiesa, nel laboratorio della Farmacia Camboa nasce l’Elisir che viene prodotto da una miscela ad alta gradazione idroalcoolica che permette di utilizzare anche ingredienti poco solubili in acqua, come ad esempio gli oli essenziali.


A Carmiano è nata nel 2022 la Distilleria Greco Caroppo che produce il Gecogin, in due versioni, Levante e Tramontana, due London Dry Gin diversi ma prodotti, distillati e imbottigliati in Salento, con botaniche tipicamente mediterranee.

Sacàra Spirits è una società benefit che produce un London Dry Gin che raccoglie gli aromi del territorio salentino e punta a ripristinare una biodiversità perduta nel tempo.

L’Amaro Oronzo, invece è un amaro botanico mediterraneo con un tocco di acqua di mare che esalta le 14 erbe e gli agrumi utilizzati nel blend.


E infine i liquori, vermouth, bitter e gin, creati dall’Opificio Spirituale  che, partendo dall’esperienza del Caffè Cittadino di Lecce, ha creato una collezione di prodotti dall’allure vintage ma dal tocco sicuramente salentino, grazie all’utilizzo di materie prime del territorio.

La foto di copertina è di Pedro Ferreira, le foto interne sono tratte dalle pagine facebook dei locali citati.

  • BERE BENE

scritto da:

Mariachiara Minoia

Sono nata in Salento sotto il segno del vino ma poi ho scoperto anche la birra e il gin. Ho iniziato a cucinare a 7 anni e da allora non ho più smesso. Tutto questo è diventato un lavoro: sono Consulente di Marketing e Comunicazione Enogastronomica ma sono anche assegnista di ricerca presso l’Università del Salento. Amo scrivere, viaggiare, leggere e camminare ma non contemporaneamente.

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