Gita fuori porta in Veneto? 10 idee random e i consigli su dove mangiare

Pubblicato il 19 maggio 2018

Gita fuori porta in Veneto? 10 idee random e i consigli su dove mangiare

Potevo consigliarti sulle gite al lago, al mare, in montagna. Sulle passeggiate, le biciclettate, le cavalcate. Avrei persino potuto suddividere le mie idee per la tua gita fuori porta in Veneto in cartelle e sottocartelle: ambito di interesse, regione, provincia, durata stimata della visita etc etc.

Peccato che l'estate che avanza mi renda terribilmente random. Come salto di palo in frasca con i discorsi, che vanno dalla lista della spesa alle ferie estive, il cibo (voglia di gelato ma anche di lasagna) e il vestiario: sono certa che tu conosca la mise vestitino primaverile con "anfibiazzo", me ne zompo di qua e di là anche con le gite fuori porta in Veneto e ristoranti dove fermarsi a pranzo, oppure a cena.

Contando più sullo spirito farfallino che ci accomuna, che sulla tua comprensione nei miei confronti, ecco 10 idee per una gita fuori porta in Veneto con lauta ricomprensa mangereccia, completamente a caso!

Dopo Villa Varda si fa un salto a Napoli

Villa Varda si trova a Pordenone, ma "random" è la parola chiave, e poi il suo parco ottocentesco vale il trapasso del confine. Considerato uno dei migliori esempi del gusto dell'epoca, il parco di Villa Varda si estende per 18 ettari lungo il corso del Livenza. A dominare il parco sono i tigli che profumano l'area antistante alla Villa e alla Serra, completando l'atmosfera romantica. Passeggiando mano nella mano, potrete ammirare l'aranceria, la cappella gentilizia, la ghiacciaia, il mausoleo e il Canevon (anticamente destinato alle attività agricole).

Dove mangiare? Per non farti mancare niente, prendi un volo virtuale per Napoli e catapultati nella sala di IDon, ristorante-pizzeria di Brugnera che serve pizza e piatti napoletani proprio in Via Villa Varda 4. Verace è dire poco, se consideriamo che la pizza napoletana è quella vera (e c'è anche la pizza fritta) e che puoi ordinare persino il cuoppo, ovvero il cono di fritto protagonista delle vie di Napoli più affollate. Come a Napoli, ma più vicino.

Un saluto ai Contarini e poi un morso al burger gourmet

Da marzo a ottobre, Villa Contarini (Piazzola sul Brenta, PD) è aperta al pubblico dalle 9 alle 19. Un ottimo lasso di tempo per esplorare la villa ereditata dai Contarini a seguito dell'acquisizione da parte dei Carraresi dell'antico castello costruito dalla famiglia dei Dente, attorno all'anno mille. Ed è proprio su questi resti che sorge la villa, amata per il suo ecletticismo da maestosa reggia, facendone uno scenario teatrale unico.

Dopo aver salutato virtualmente i Contarini (che poi lasciarono spazio ai Camerini, per onor del vero), volgi lo sguardo verso la loggia antistante la villa e dirigiti a passo sicuro vero Polati Caffè Vino & Cibo. Con tutte le probabilità è il posto che stavi cercando. Come lo so? Perché da Polati puoi fare colazione, pranzare, prendere l'aperitivo e cenare con la garanzia di una qualità estrema. Basti sapere che il menù cambia ogni mese e mezzo perché segue rigorosamente la stagionalità degli ingredienti. E ci sono degli strepitosi burger gourmet!

La gita al Castello Carrarese fa venire sete

Il castello che domina Este è un tripudio di torri maistre collegate da una poderosa cinta muraria lunga ben un chilometro, ai piedi della propaggine più estrema dei Colli Euganei. L'attuale configurazione del castello risale al 1339, anno in cui venne riedificato dopo le violente guerre tra guelfi e ghibellini. Un luogo dove respirare davvero la storia e godersi la bellezza dei giardini pubblici, popolati da alberi secolari, ma anche dove visitare le collezione del Museo Archeologico Atesino all'interno di Palazzo Mocenigo.

Hai presenta quando, dopo tanta abnegazione nei confronti della gita culturale, ti si secca la gola? Significa che è arrivato il momento di rinfrancarsi con cena e aperitivo, magari all'Enoteca Extradry, proprio nel cuore della fascinosa Este. Ben 500 etichette provenienti da tutto il mondo, cicchetti gourmet con salmone upstream, acciughe del Cantabrico, caviale e prosciutto di Montagnana. Ma anche distillati di gran classe, per chiudere la gita nel modo più cool.

Un inchino al Palladio e una tappa in gusteria

La Villa di Maser (TV), cioè Villa Barbaro, è un Patrimonio dell'Umanità Unesco, nato dal genio architettonico di Andrea Palladio. Il cortile d'entrata dà il benvenuto agli ospiti con un'esplosione di rose, glicini e begonie aprendo la strada alle sei sale interne alla villa, affrescate da Paolo Veronese. E se non è abbastanza, ti aspetta una passeggiata tra i vigneti che si conclude con la collezione di carrozze (che però è momentaneamente chiusa).

Quando si dice: "casa e bottega"! Per pranzare, bere un vino, ma soprattutto per avere un assaggio delle prelibatezze locali non è nececessario uscire dalla villa, perché Dé Gusto si trova proprio nell'ala est di Villa Barbaro. Cucina del territorio e buon bere si incontrano all'interno di uno scenario storico e artistico davvero unico in cui vale la pena di addentrarsi, fosse anche solo per un calice di vino.

Tutti al museo e poi su in Cima

Perché ti consiglio di partire alla volta di Possagno (TV)? Perché è la patria del più importante scultore neoclassico: Antonio Canova. La sua grande eredità artistica è rimasta proprio dove lo scultore ha preso i natali e si può ammirare al Museo Canova, capace di illustrare in maniera esaustiva l'arte e la vita del Canova. Il museo di riferimento imprescindibile per tutti qui musei del mondo che custodiscono gelosamente alcune delle sue opere più significative.

Alla fine, ci è venuta fame. Fame di carne cotta alla brace nel camino e di una sfilata di piatti nostrani come la sopressa con polenta e funghi, le lumache, la pasta e fagioli, le tagliatelle con i finferli. Ma anche di qualcosa di diverso, chessò, di un risotto al prosecco seguito dalla tagliata di tonno. E per finire un caffè, purché sia a chilometro zero perché proviene dalla Torrefazione Baratto di Valdobbiadene. Tutto questo, più una bella vista sulle colline, è Trattoria alla Cima.

Dopo le pene d'amore , facciamoci una pizza

Foto di Marco de Felicis

Oh Romeo, perché sei tu Romeo! Nessuna pena d'amore ti sembrerà abbastanza grande da competere con la tragica storia di Romeo e Giulietta. Struggiti ancora, durante una bella giornata di sole, visitando i castelli di Romeo e Giulietta, a Montecchio Maggiore. Il castello di Romeo è aperto da marzo ad ottobre solamente il sabato e la domenica, mentre il Castello della Bella Guardia (di Giulietta) è visitabile tutti i giorni dalle 10, fino alla chiusura del ristorante.

Esiste qualcosa di meglio di una pizza per riprendersi dalle fatiche dei drammi sentimentali? Pare proprio di no. Proprio a Montecchio Maggiore c'è una pizzeria semplice e un po' spartana, famosa per la sua pizza sottile, croccantina e abbondantemente condita. È la Pizzeria Alla Vecchia Trave, il posto giusto per una cena easy quando si ha voglia di stare in compagnia e si cerca di scacciare il momento de rientro a suon di chiacchiere, cibo e boccali di birra.

Dal buio delle Grotte di Oliero al Milleluci

Nella Valle del Brenta, le sorgenti dell'Oliero sono le più grandi sorgenti valchiusane d'Europa. Non tutte le grotte sono aperte al pubblico, ma è possibile visitarne 4, due di queste scaturisce il fiume Oliero, mentre le altre sono ormai asciutte. Le grotte sono racchiuse in un parco fatto di torrenti d'acqua cristallina, pareti rocciose a strapiombo e sentieri boschivi costellati di veri e propri colossi arborei.

Per raggiungere il Ristorante Milleluci dovrai metterti al volante e viaggiare per una mezz'oretta, ma per fare visita alla cucina di Elvis Pilanti, il "cuoco di montagna" del Ristorante Milleluci, ne vale la pena. Lo spirito primario della sua cucina sono i prodotti del territorio, quello dei boschi che circondano Rubbio. Il ristorante offre anche una vista mozzafiato sulla pianura e su Bassano del Grappa, regalandoti il dulcis in fundo di una gita da ricordare.

Prima un tuffo in laguna, poi un esperimento in cucina

Hai mai sentito parlare di San Lazzaro degli Armeni? È un'isola a ridosso del Lido di Venezia che conserva la struttura originaria del vecchio convento posto proprio al centro dell'isola. La sua storia si intreccia con quella degli armeni nel 1700, quando l'isola viene loro donata dal Senato della Repubblica. In quest'isola, estranea ai classici circuiti turistici veneziani, si possono ancora ammirare il chiostro porticato del convento e la chiesa d'impianto gotico del XIV secolo.

Per aggiungere alla gita un tocco raffinato ed estroso, in pieno stile local veneziano, raggiungi il Lido di Venezia e prenota un tavolo a La Tavernetta da Ottavio. Non aspettarti la solita fritturina di pesce perché qui Riccardo e Adriana, un toscano e una veneziana, hanno dato vita ad un esperimento audace e riuscitissimo: esaltare entrambe le tradizioni culinarie, combinandole con gusto e passione.

Una passeggiata al parco e un salto in brasserie

Ci stancheremo mai di passeggiare nel Parco di Villa Pisani (Stra, VE)? Credo proprio di no, perché è stato premiato come parco più bello d'Italia nel 2018 e perché occupa un'intera ansa del Naviglio del Brenta estendendosi lungo un perimetro di 1500 metri. Ma il vero motivo per cui non riusciamo a dirgli mai di no è il labirinto dell'architetto padovano Girolamo de' Roberti, da percorre come come fece Teseo, con un gomitolo rosso a portata di mano.

Dopo aver ritrovato l'ingresso del parco, attraversa la strada e raggiungi altri estimatori della birra che, come te, hanno scelto la Brasserie Houblon per esplorare il mondo delle brune, le rosse e le bionde, alla spina o in lattina. Ad accompagnare la scoperta luppolata ci pensano bruschette, panini, piadine, club sandwich, ma anche insalatone, sfiziosi fritti e pizza. Potreste anche essere fortunati e incappare in una serata di musica live.

Immergiti in un'oasi di pace fuori e dentro la tavola

Una meraviglia della natura veneta, il Lago di Santa Croce è il più grande della provincia di Belluno e il secondo del Veneto. Oltre a una sosta in spiaggia, lungo le sue sponde, visita l'Oasi di Sbarai, uno dei principali siti naturalistici della provincia che si estende per oltre 30 ettari nel comune di Farra d'Alpago. Troverai molte specie di uccelli che come il Tuffetto, la Cannaiola, il Pendolino, l'Airone Cenerino e la Cicogna Bianca.

Per continuare con il mood votato al relax, fai una capatina AL Borgo, un ristorante dal sapore rustico dove fare una full immersion nei sapori e nei profumi dei prodotti locali come i formaggi e i prosciutti stagionati. Punto forte del locale vista lago, le grigliate di carne e una cantina davvero molto fornita.

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Immagine di Be-am25 da Flickr, CC

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scritto da:

Martina Tallon

Amo mangiare ma sono sempre a dieta, non riesco mai a stare ferma anche se alla guida sono un pericolo, adoro andare per locali però sono un po' tirchia. Le contraddizioni sono il mio pane quotidiano: mai prendersi troppo sul serio.

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