Alla scoperta della periferia milanese - edizione Lambrate e Ortica: 5 locali che non hanno nulla da invidiare a quelli del centro

Pubblicato il 18 marzo 2019

Alla scoperta della periferia milanese - edizione Lambrate e Ortica: 5 locali che non hanno nulla da invidiare a quelli del centro

Diciamo la verità, a Milano i locali migliori non sono mica in centro. Certo, con qualche eccezione del caso. Ma le zone della movida dura e pura sono sparse per la città. Oggi facciamo un giro tra Lambrate e l’Ortica, vietato dire che siamo in periferia però, titolo a parte, perché sennò si arrabbiano! Zona dalla vocazione vagamente hipster, tira fuori il meglio di sé durante la Design Week - e sì ci siamo quasi, quest’anno il Salone del Mobile va in scena dal 9 al 14 aprile, con tanto di eventi e party del Fuorisalone 2019 - tra Lambrate e l’Ortica ci sono locali che tornano buoni per ogni momento della giornata. Ecco in quali vale la pena fermarsi. E chissenefrega se non siamo in centro!

Per la pinta artigianale

Iniziamo il giro da Impronta Birraia, più Ortica che Lambrate, dove la birra, te lo dico subito, è una cosa serissima. Sono 24 le spine artigianali. Aperitivo generoso, con buffet, se ti resta fame la cucina propone anche specialità in stile Steak House: costine e stinco di maiale con patate, pollo allo spiedo e burger artigianali. Un plus da non sottovalutare è la facilità di mollare l’auto in uno degli ampi parcheggi attorno al locale, di giorno occupati dagli impiegati degli uffici, tutti liberi by night.

Per l’all you can pizza

La pizza di Farinascere lievita per 72 ore, seguendo la ricetta segreta messa a punto da Simone, uno dei due soci, insieme a Nicholas. L’impasto è leggero e la pizza si digerisce con facilità. Non c’è il forno a legna, ma non storcere il naso perché quello elettrico è il migliore in circolazione, tanto da essere stato esposto a EXPO 2015. Materie prime super selezionate, sono proposte anche pizze realizzate con farine speciali, come quella con Nero di Seppia e Limoncello. Il giorno migliore per prenotare? Sicuramente il mercoledì, quando c’è l’all you can pizza: un’occasione per assaggiare tutte le pizze (o quasi) nella carta, servite a rotazione.

Per il brunch della domenica

Se non prenoti è molto probabile tu debba aspettare che si liberi un tavolo. Alla Santeria, via Paladini, vicino al confine ideale con Città Studi, mi fermo con piacere per il brunch della domenica. D’estate è ancora più piacevole perché ti puoi accomodare anche nei tavoli en plein air, proprio di fronte al negozietto di vinili. Atmosfera hipster, il brunch della domenica, ma viene servito anche al sabato, dalle 12.30 alle 16.00, si declina in sette proposte più quella mini per i più piccoli. Il Paladini 18 è preparato con pane tostato, salsiccia, metà patata americana con creme fraiche, bacon, cavolo coleslaw, pannocchia al forno con paprika e formaggio e uovo al tegamino.

Per quattro salti in Balera

La cosa che più mi piace della Balera dell’Ortica è che ci puoi trovare giovani e meno giovani, c’è chi balla e chi mangia. Cucina casereccia, come in trattoria, poi si entra in pista. Calendario eventi molto fitto con la bella stagione, perfetta anche per bere qualcosa o per una sfida alla bocciofila. Durante l’anno largo ai corsi di ballo: liscio, lindy hop, boogie woogie o balli di gruppo. Atmosfera unica, sarà per la musica o per la gente: una serata alla Balera dell’Ortica è sempre una buona idea.

Per una birra al Birrificio

Niente, per chiudere non ho resistito e se parliamo di Lambrate è impossibile non menzionare il Birrificio, sia il tradizionale di via Adelchi che la versione allargata in via Golgi. Inutile che ti elenchi le birre artigianali che si spillano, io attendo con fiducia di assaggiare di nuovo la Drago Verde: amara al punto giusto, perfetta per la primavera!

Foto di copertina dalla pagina Facebook della Balera dell'Ortica Milano

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  • VITA DI QUARTIERE

scritto da:

Fabrizio Arnhold

Il trucco per un buon aperitivo o una cena perfetta? Scegliere il posto giusto. Vi racconterò i miei locali preferiti, ma sempre con spirito critico, senza mai dimenticare che a Milano c’è tutto quello di cui si ha bisogno. Basta saper scegliere.

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