San Valentino è alle porte: 10 locali per i romanticoni di Roma

Pubblicato il 5 febbraio 2019

San Valentino è alle porte: 10 locali per i romanticoni di Roma

Si contano sulla dita di una mano i giorni che mancano a San Valentino e se tu, a perdutamente innamorato/a, non hai ancora deciso dove portare a cena la tua dolce metà non puoi non leggere le prossime righe.
Nel giorno degli innamorati, nel giorno in cui cioccolatini, cuori, baci e effusioni sono ovunque in primo piano, la cena a lume di candela è imprescindibile.
Un San Valentino senza cena romantica è una Roma senza Francesco Totti, difficile da portare avanti. D’altra parte, la festa degli innamorati dovrebbe essere perenne: ogni tanto è giusto concedersi una pausa dal lavoro e dedicare una serata, una cena, alla dolce metà.
Quando vorrai passare una serata affianco alla tua amata, ricordati di portarla in uno di questi 10 ristoranti.

Romantico in trattoria


Tra edifici Barocchi e strade tranquille c’è Bucavino, una piccola e genuina trattoria a conduzione familiare, intima e molto romantica. Qui lo chef Andrea Palmieri vi coccolerà con piatti semplici preparati con prodotti di prima qualità. Roma è al centro del gusto ma la sua più verace schiettezza è mitigata da note marine che denotano maestria. Il menù è vario e accontenta palati opposti ma complementari, come le coppie più affiatate. Potete trovare la classica e sapida Gricia preparata secondo la più rigida tradizione oppure un più fine spaghetto cacio e pepe con gamberi al lime. In occasioni romantiche è piacevole usare le mani: stuzzicate il palato ad inizio cena con le ormai celebri chips di buccia di patata fritte oppure il baccalà in pastella con maionese al frutto della passione. Anche sull’abbinamento vino non si scherza: Francesca Romana, sorella di Andrea e sommelier diplomata AIS, provvederà ad associare il giusto bicchiere, italiano o francese che sia, ad ogni portata.

L’osteria di mare romantica


Intorno alla giovane piazza Bologna, a via Ravenna, c’è un ristorante di pesce contemporaneo e gourmet: Cannolicchio - Osteria di Mare. Qui, in un’atmosfera minimalista, sobria ed eterea che ricorda paesaggi marini ideali, state certi di conquistare la vostra fiamma.
Lo chef Luca Baldacci vi delizierà con specialità ittiche per nulla scontate. Iniziate a solleticare il palato con qualche crudo di pescato quotidiano italiano: dagli scampi ai gamberoni di Mazara fino alle spigole, i tonni e ovviamente le ostriche in molteplici qualità. Se preferite il cotto, Luca vi stupirà con abbinamenti arditi come nel caso del Calamaro nel Bosco?! dove il nero di seppia viene abbinato ai lamponi, i porcini ed il tartufo bianco. La stessa creatività permane nei primi e nei secondi, leggeri e molto scenografici: stupiranno di sicuro il vostro commensale. Coccola finale con il dolce e la cena romantica gourmet si è conclusa.

Il romanticismo nella periferia iodata



In quel di Fumicino, avvolto da un’atmosfera intima e tranquilla c’è Host, un ristorante di pesce, e verdura, non convenzionale. Qui la coppia Alessandro Capponi - Francesca Mangia, rispettivamente in cucina ed in sala, delizia ciascun ospite con proposte ittiche, vegetariane e vegane molto interessanti. Seduti alla tavola, essenziale, di fronte al vostro amato sarete introdotti in una degustazione divertente e sempre nuova. Il pesce povero e la verdura saranno vestiti per voi di abiti seducenti e ricchi di sfumature intriganti. Il pesce azzurro è laccato con una salsa alla cacciatora di mare e accompagnato da cavolo nero croccante; la patata è rielaborata ed elevata a secondo di livello assieme a mandorle, peperoni e tartufo. Imperdibile è lo spaghetto con bottarga di merluzzo Borealis, caviale e tartufo nero. La gentilezza di Francesca, aggiunta alla sua professionalità, sarà la ciliegina sulla torta di una cena perfetta.

Il romanticismo che sa di storia


Eleganza, fascino di un’epoca ormai passata, storia, famiglia. Queste parole riassumono al meglio Evangelista, il ristorante che da quasi 60 la famiglia Mazzoni gestisce con amore e competenza.
Qui si gusta la tradizione romana, pura e semplice.
Le ricette del passato sono riportate al presente da Adele Mazzoni e la figlia Giulia, amante sopratutto dei dolci. Affondare il cucchiaio nel tiramisù al whiskey di malto e fave di cacao e gustare i veri sapori della cucina giudaico romanesca, vi scalderà il cuore. Vi perderete nelle mura di questo locale che racconta tante storie, tanti sapori e gusti che, rievocati, non fanno che avvicinare gli animi.

Il romanticismo della Roma bella


Dietro Via Giulia, avvolto dall’edera, incastonato in un palazzo che racconta la bellezza capitolina c’è Per Me di Giulio Terrinoni. La stella michelin del ristorante già dice tanto sull’esperienza che vivrete all’interno. Design minimalista, scuro e d’effetto: la piccola sala di Per Me vi regalerà belle emozioni. Ancora più sorprendente sarà la cucina, prevalentemente di pesce con accenni alla carne e sopratutto al delizioso foie gras.

Il romanticismo sul tetto della città


Sulla vetta dello storico Fungo dell'Eur si nasconde un ristorante che definire romantico è dir poco. In un cerchio perfetto si snoda la sala con tanti tavoli, uno di seguito all’altro che seguono le curve sinuose della struttura. Ogni coperto gode della vista su Roma: le pareti sono infatti percorse nella loro interezza da una lunga vetrata che racconta Roma e le sue luci. D’altra parte il panorama capitolino sarà deviato dalla bontà delle pietanze proposte da Mirko Ceravolo, grande amante del pesce. Piccoli assaggi del mare che incrementano la dose di amore sono la ricciola marinata a finocchietto con puntarelle, alici e pizza bianca e i cappellacci al vino rosso con seppie e mascarpone.

Il romanticismo di tendenza


Finalmente a Roma è arrivato Zuma e il desiderio di trascorrervi una serata a lume di candela è difficile da eliminare. Dopo uno shopping compulsivo per via del Corso è doveroso portare la propria metà sul tetto di Palazzo Fendi e passare con lei una serata dai toni orientali. Luci soffuse, tavoli lucidi dove il legno respira e porcellane da togliere il fiato sono i primi sintomi di una cena con la C maiuscola. Affidatevi alle mani dello chef e optate per il menù degustazione fatto di piccoli assaggi ricchi di sapori. Mi raccomando, non lasciatevi scappare il tortino al cuore caldo finale.

Il romanticismo essenziale


In quel di Piazza Iside, dietro il Colosseo, c’è una chicca per i gourmet più incalliti: Perpetual - ristorazione differente. Cenare in questo ristorante significa volersi bene e volere bene alla persona che si porta con sè. Varcare la soglia è un’esperienza così come sbirciare la cucina dalla vetrata, salire le scale ed accomodarsi al tavolo, tondo e spoglio. L’arredamento, le luci, i colori sono studiati nel dettaglio per assicurare l’esperienza migliore possibile. Poi entra in gioco il cibo manipolato ad arte da Cezar Predescu, rumeno trapiantato in Italia. Affidatevi a lui e optate per un menù degustazione emozionante che fonde assieme la storia di Roma a quella del mondo intero. Di livello è anche il reparto enologico.

Il romanticismo del centro


A pochi passi da Fontana di Trevi, tra decine di ristoranti turistici, c’è un piccolo tesoro della ristorazione capitolina: Le Tamerici. Travi a vista, legno profumato e vissuto, pochi tavoli tondi apparecchiati con eleganza, tanti vini a riempire le pareti della sala: questo è ciò che vi colpirà non appena entrati. E poi c’è la cena, scioccante e in crescendo: un menù non convenzionale dettato dalla pancia e dal momento. Così cucina Giovanni Cappelli, tra gli chef più noti e accreditati della città. I suoi piatti sono netti e decisi: dall’arrosticino di agnello, polpo e foie gras fino al dolce alla carbonara dove una creme brulèe al pepe si accompagna al guanciale croccante e in veste di gelato, cremoso al pecorino e crumble di pepe.

Il romanticismo in campagna


In quel di Monte Prozio Catone, dopo discese e salite, alberi e terreni in via di coltivazione, c’è una deliziosa trattoria che scalda il cuore: Hosteria Amedeo. La gestione familiare di quella che agli inizi era solo una fraschetta conferisce amore alle mura dell’attività. Nella sala interna quando fa freddo, all’esterno con il verde a primeggiare in primavera/estate, state certi di passare una piacevole cena a base di piatti tanto tipici dei Castelli quanto innovativi.
Accanto alle tradizionali fettuccine ai funghi porcini, potrete infatti gustare sfiziosi piatti sopratutto a base di quinto quarto, come il cuore di manzo affumicato con peperoni cruschi e misticanza.
Il fuoco vivo del camino, la tarte tatin di pere e olio d’oliva, i fiori appena raccolti e il buio della notte vi lasceranno senza fiato.

La foto di copertina è della Pagina Facebook del Ristorante Cannolicchio
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  • RISTORANTI ROMANTICI

scritto da:

Francesca Feresin

Ex studentessa del Liceo Classico Virgilio di Roma e futuro medico, mi scopro gourmet all’età di dodici anni dopo una cena illuminante ad una delle tavole più stellate della scena capitolina. Tra atticismi e artifici di filosofi e oratori del passato, trovo posto per pranzi e cene, tradizionali e all’avanguardia, che gusto all’insegna delle sentenze greche e latine di un tempo. Tracce, fili, spie di momenti di vita gustativa sono l’oggetto favorito delle mie giornate.

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