Sorge in uno storico palazzo di Via Manzoni, all’ingresso di Piazzale Burchiellati, l’easy restaurant e vermoutheria di Michele Pozzobon, Burici: vintage nell’aspetto e per l’idea di accoglienza, di altri tempi, giovanile e contemporaneo nella proposta, creativa e internazionale.
La location è stata restaurata nel rispetto degli spazi, mantenendo le pareti di mattoni a vista e l’arredo vecchio stile. Nella sala principale troneggia un tavolo sociale, pensato per la condivisione, alla base della filosofia del locale. Oltre alle due sale interne e alla veranda, dispone anche di un piccolo plateatico esterno e di una corte interna, impreziosita da una rigogliosa vegetazione.
Il menu è costituito da piatti perlopiù da condividere, come i “padellini”, focacce farcite e servite a spicchi, o i fritti, tra tutti la salvia in pastella, ma ci sono anche proposte culinarie influenzate dalla cultura araba o indiana e i famosi panini “ghiotti”, che rappresentano l’equilibrio perfetto tra un panino e un piatto di cucina, farciti con la tartare, l’astice, la pancia di maiale laccata…
Anche la drink list è sorprendente. Dietro al bancone, regnano sovrani l’Americano e il Negroni, rivisitati in chiave originalissima, complici le venticinque referenze di vermouth e quasi altrettante di bitter. A ispirare le versioni alternative dei cocktail, la filosofia della “cucina liquida”, basata sull’applicazione delle tecniche di cucina al mondo della mixology.
Burici è aperto 7 giorni su 7, il sabato e la domenica (da ottobre a giungo), anche a pranzo. Si presenta come un posto accogliente e adatto a tutte le fasce d’età, in quando capace di abbracciare le esigenze di una clientela molto vasta. Dalla coppia di fidanzati alla compagnia di amici, dall’aperitivo al dopocena, grazie al menu trasversale e completo.
Il locale ospita spesso serate di degustazione su prenotazione e organizza catering sia per aziende sia per privati, portando così la filosofia Burici nelle case dei trevigiani.
