Muretti a secco, strade costeggiate da nodosi ulivi avvinghiati in un abbraccio, svincoli accigliati d'entroterra ma che sanno di mare, trulli incastonati tra praterie di un verde quasi irlandese. Nulla vieta si tratti di una di quelle fiabe che ci leggevano le nostre mamme prima di rimboccarci le coperte, eppure non serve sognare né sfogliare le pagine per poter vivere questo spettacolo. Basta mettersi in viaggio e recarsi in Valle d'Itria, in quel territorio di borghi bucolici e pietrosi in cui la luce danza con grazia tra la pietra grigia e bianca dei trulli. Qui, proprio in quei piccoli spazi calcarei, sotto quelle cupole appuntite e antichissime, pulsa l'anima della pugliesità più ospitale, vocata al turismo e alla condivisione. Alberobello è questo, un concentrato di Apulie, con quell'aura che seduce viandanti e comunica con semplicità anche attraverso il buon cibo.


Un'essenzialità e curata genuinità racchiusa nei piatti di 100 Metri Cubi, un trulletto dell'arte culinaria in cui ogni piatto prende vita e racconta la poesia delle nostre radici, senza fronzoli inutili. Il locale di Vincenzo Suriano è diverso dagli altri già presenti nel gioiello della Valle d'Itria, lontano anni luce dallo street food o dal cibo mordi e fuggi; un ristorante a 360 gradi, ma informale, in cui si può godere con tutta calma di antipasti, primi e secondi a base principalmente di carne, ma anche di pesce. Si tratta di un'esperienza enogastronomica che riuscirà a mettervi in contatto con la storia di ogni singolo prodotto del territorio.

Quel trullo dai sapori di famiglia

Quest'angolo delle bontà nel cuore di Alberobello nasce a fine 2018 ed è interamente a conduzione familiare. Vincenzo, andriese di nascita da 15 anni nel settore dell'hospitality e della ristorazione stellata, si innamora del paesino incantevole, ancor di più attraverso lo sguardo di sua moglie, e decide di affittare assieme a lei e i suoi cognati un trullo in pieno centro per poter creare un emporio del gusto che offrisse agli ospiti un tipo di cucina pensata, non frettolosa, né commerciale o inutilmente gourmet.


Sia nella stagione estiva che in quella invernale i clienti potranno godere del dehors esterno immerso nel larghetto che inaugura il passeggio tra i trulli alberobellesi, un luogo che vi servirà di ristoro per il cuore, lo stomaco e la vista tutto l'anno. In sala troverete uno staff poliglotta capace di ascoltare gli ospiti, coccolarli e soprattutto prendersi cura dei loro piccoli, che intanto potranno mangiare e giocare con le stoviglie da Principesse e Supereroi. Insomma, che voi siate in famiglia, tra amici o in coppia, in questo posto vi sentirete sempre a casa, finirete per affezzionarvici, fino a diventare il vostro appuntamento fisso. Chiedete a quella coppia di Dortmund che per ben 11 giorni di vacanza ha deciso di cenare da Vincenzo, prenotare il tavolo più bello e leccarsi le dita dopo aver spolpato lo stinco di maiale con le patate novelle, accompagnato da un'ottima bottiglia di Malvasia nera.

I valori della Valle d'Itria a chilometro 0


Il quid in più di questo tempio del cibo è lo chef Carlo Di Liddo, con quasi 45 anni di esperienza alle spalle nei ristoranti di tutto il mondo, capace di creare antipasti, primi e secondi che trasudano baresità, murgianità e agrodolci sentori d'entroterra. Ogni portata ha i sapori decisi e mai invadenti delle ricette che preparavano le nostre nonne, quelle che avevano bisogno di tempi lunghi, come fave e cicorie, i ragù e le carni alla brace. Da 100 Metri Cubi troverete sempre piatti a base di ingredienti accuratamente selezionati e provenienti da piccole realtà locali, come pastifici artigianali made in Valle d'Itria lontanissimi dalla grande distribuzione. Gli ortaggi e le verdure fresche, materie prime sempre presenti in menù, provengono dai mercati vicini di FasanoPolignano Alberobello. Più chilometro zero di così?!

Guai a chi non fa la scarpetta!


Tra i loro cavalli di battaglia spiccano i grandi classici della cucina pugliese, come la purea di fave e cicorie, le bombette con una salsa chimichurri leggermente piccante, perfetta per smorzare la grassezza della carne. E ancora il polpo arrosto con purea di fave, sponsali fatti alla griglia e poi al forno e cipolla rossa di Acquaviva, baccalà in tempura con farina di semola, cicoria saltata e sempre cipolla rossa, ma stavolta caramellata. La carta è ricca di proposte in versione gluten free, partendo dalle orecchiette di un'azienda che produce esclusivamente pasta senza glutine, per finire ai dolci eccezionali sapientemente creati in una pasticceria di Noci. Vi assicuriamo che un goloso commensale da 100 Metri Cubi finisce sempre il cestino del pane raccogliendo quei succulenti sughetti rimasti sul fondo. Perché qui l'imperativo categorico è solo uno: godervi la scarpetta e far tornare i piatti puliti in cucina. Voi ridete, ma vi garantiamo che c'è poco da scherzare...

100 Metri Cubi - Largo Martellotta 51, Alberobello (BA). T: 0808094245

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