Cosa vedere assolutamente a Bari Vecchia

Pubblicato il 18 settembre 2018

Cosa vedere assolutamente a Bari Vecchia

E il consiglio per dove mangiare

Per questo articolo non ci occuperemo dei locali di Bari Vecchia o delle bellezze di Bari (di cui abbiamo già parlato in altri articoli), ma ci concentriamo nel fulcro originario del capoluogo pugliese: il suo borgo antico, un dedalo di strade e vicoli in cui si incastano 26 chiese e oltre 100 edicole votive, in cui ormai (finalmente) pullulano i risciò che portano i turisti in tour.
Ecco cosa ti consiglio di vedere assolutamente a Bari Vecchia.

Piazza del Ferrarese


Un tempo qui c'era la porta di accesso alla città, ma fu poi distrutta per motivi di sicurezza pubblica (spesso vi si appostavano delinquenti per derubare i passanti). La piazza deve il suo nome alla casa abitata nel XVII da Stefano Fabri, originario, appunto, di Ferrara. In piazza Ferrarese puoi ammirare anche l'antica pavimentazione risalente al II secolo d.C. con tracce della Via Appia-Traiana.


La Colonna Infame


Si trova nell'ampia Piazza Mercantile, subito dopo quella del Ferrarese. È a questa colonna che i delinquenti e gli insolventi erano legati per essere abbandonati al pubblico ludibrio. Assurdamente quest'opera medievale è lasciata incustodita, alla mercè di chi, nel migliore dei casi, si accomoda sui suoi scalini, o addirittura sul leone in marmo. L'unico atto di clemenza fattole è stato il metterci accanto un orribile cassonetto per limitare lo sporco. Sic!

La casa natìa di Piccinni


In questa stessa area, Piazza Mercantile, sorge la casa in cui nacque il musicista barese Niccolò Piccinni. Purtroppo Bari non ha mai valorizzato realmente l'immobile... anzi, nella pratica ha sempre snobbato quello che è forse l'unico suo figlio degno di nota. Finalmente l'attuale Assessore alle Culture e Turismo sta facendo qualcosa per promuovere Casa Piccinni come Luogo del Cuore del FAI, e per rendere visitabili anche gli altri due piani della casa.

Castello Svevo


La sua imponente mole si staglia immediatamente fuori da Bari Vecchia, ma non potevo non inserirlo in questa lista, visto che quasi costituisce le mura di cinta del borgo antico. Fu fatto (ri)costruire da Federico II, ma poi è stato abitato dagli angioini e dagli Sforza, per poi diventare caserma e carcere.

La Cattedrale di S. Sabino


A due passi dal castello c'è la cattedrale, dedicata a S. Sabino. È uno dei gioielli dell'architettura romanico-pugliese. All'interno ci sono ancora pochi rifacimenti dell'epoca della moda barocca, come il soffitto a cassettoni. È custodito qui il famoso rotolo dell'Exultet, anteriore all'anno 1050.

Fortino di Sant'Antonio 


Lo si trova su Via Venezia, e costituisce parte delle mura della città. Fu (ri)costruito nel XVI secolo per volere di Isabella d'Aragona. Da qui, un tempo, un cannone sparava dei colpi in mare per segnare le ore 12:00. Ti consiglio di accedervi il giorno 17 Gennaio: unico giorno in cui è visitabile la cappella dedicata a S. Antonio Abate.

La Basilica di S. Nicola


Simbolo della città. Nella sua cripta custodisce le reliquie del santo patrono da cui ogni anno viene estratta la manna. Nella basilica c'è anche un interessante reliquario, oltre ad importanti opere d'arte come la Cattedra dell'Abate Elia o il mausoleo della regina di Polonia, Bona Sforza. In quest'area ti consiglio di vedere anche il palazzo e la corte del Catapano.


Complesso archeologico di Santa Scolastica


Passeggiando per tutta la muraglia, superando il Fortino e anche la Basilica, si giunge al complesso di Santa Scolastica. Annesso alla chiesa (recentemente restaurata) c'è il monastero e il parco archeologico dell'area di San Pietro, il punto preciso in cui nacque Bari 4000 anni fa.
Ti consiglio di affacciarti oltre l'arco posto dalla parte opposta della facciata della chiesa, perché ci sono gli affascinanti resti dell'antica Chiesa di Santa Maria del Buonconsiglio. 

...e per mangiare


Il tour turistico per Bari Vecchia mette fame non solo per le tante cose da guardare e il tanto camminare, ma soprattutto perché tutto il giro è costantemente accompagnato da un profumino che apre lo stomaco e mette allegria, felicità, sapore di cose buone. C'è la signora che cuoce le sgagliozze, il panificio che sforna la focaccia, il profumo del ragù che invade le strade, e tutti i locali che preparano le loro bontà. Tra i migliori locali in cui è possibile pranzare o cenare a Bari Vecchia consiglio La Locanda di Federico (Piazza Mercantile, 63), uno dei locali storici di Bari (il primo ad aver aperto nel borgo antico ben 18 anni fa) dove mangiare un'ottima cucina pugliese, tra speciailtà sia di terra che di mare. Chiedete qui i ricci di mare, o le cozze, la braciola di cavallo, il ragù, le orecchiette alle cime di rape con l'acciuga, e rimarrete piacevolmente sorpresi. Accompagna tutto con un calice di vino, perché qui troverai grande competenza in materia enologica, al punto che alla gestione è venuto naturale dar vita ad una nuova attività sorella per meglio parlare e offrire vino.
Chi ama i sapori esotici e la cucina mediterranea allora tappa d'obbligo è la Gyrosteria Yannis (Via Re Manfredi, 22). Situata nel cuore della città vecchia, la Gyrosteria Yannis si può definire "un autentico angolino di Grecia". In realtà, la Gyrosteria Yannis è molto più che un bel posto dove assaggiare le squisite specialità della cucina dell'Ellade; si tratta di un punto di riferimento per chi, in coppia o in gruppo, preferisce variare e andare oltre la pizza o il panino. l locale è dipinto di bianco e azzurro come i tipici ristorantini greci, dispone di circa quaranta coperti per la clientela e si distingue per la cortesia del personale e l'atmosfera calorosa e familiare in cui ci si ritrova, più che come semplici clienti, in compagnia di vecchi amici. Dando una occhiata al menù ottimi il vino o la birra, con l'esclusiva Mythos. Per quanto riguarda il cibo provare pita, piatti unici, paste salate, salse e contorni tipici e dolci tradizionali.

...e per bere


Questa attività sorge a fianco alla Locanda di Federico, e si occupa in primis di vino, ma ovviamente anche di ristorazione. InAlto Vineria (Piazza Mercantile, 62) è un mondo in cui fare un aperitivo prima di pranzo o dopo cena, ma anche in cui trascorrere piacevolmente la serata. Qui tutto parla della passione per il divin nettare: dai tappi di sughero ai calici in bella mostra, fino alle tantissime bottiglie esposte. L'ampia carta vini è in continua evoluzione, e si può accompagnare un bicchiere con il piacere dello street food applicato alla gastronomia pugliese. Largo quindi a terrine di sott'olii come pomodori secchi, lampascioni, cime di rape, melanzane, carciofini e funghi, ma anche frise assortite, tapas reinventate in chiave barese, e panini farciti con braciola di cavallo al sugo, o il classico mortadella e provolone, o con filetto lardellato, pesto di rucola, caciotta e pomodori secchi.

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In copertina Palazzo del Sedile (foto di Francesco De Leo

  • TURISMO
  • ANDARE PER BORGHI

scritto da:

Mirko Galletta

La tastiera del pc per scrivere e quella del pianoforte per suonare, vagonate di documentari sull'arte assieme a libri letti, da leggere o rileggere, lo stereo canta i Doors, e io che stacco per farmi una birra e scoprire il nuovo locale appena aperto.

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