Cena in piazzetta anche d'autunno, a Lecce è possibile, e noi andiamo qui

Pubblicato il 5 ottobre 2025

Cena in piazzetta anche d'autunno, a Lecce è possibile, e noi andiamo qui

Se “Venezia è un pesce” come scriveva nel 2000 lo scrittore Premio Strega Tiziano Scarpa quando alludeva al reticolato urbano dell’isola, il centro storico di Lecce somiglia alla vela di una barca, con il suo lato più a sud est rigonfio verso l’Adriatico (il mare più vicino, a soli 10 km), oppure – se preferite – una pepita, quasi a ricordare di essere “il gioiello” più bello del barocco pugliese. Il tratto distintivo dell’area racchiusa tra viale De Pietro, via XXV luglio, viale Lo Re, viale Gallipoli e viale Università, sono le sue strade aggrovigliate e le sue piazzette, una miriade di piccoli punti di respiro in cui ristorantini, osterie e bistrot, rendono indimenticabile cenare all’aperto, magari con la vostra prozione di cielo puntellata di lucine.

Quello intimo e raccolto


Affacciata sulla statua di Fanfulla da Lodi, il cavaliere che fu uno dei 13 eroi della Disfida di Barletta, sorge Corte dei Pandolfi, un ristorantino intimo, in cui la cucina è un connubio tra gli ingredienti, locali e tipici mediterranei, e le presentazioni, moderne, colorate ed eleganti. Il servizio è professionale ed attento a indirizzare, a chi ha il piacere di accomodarsi, il piatto più stuzzicante e particolare. A tavola una linea più squisitamente marinara estiva lascia spazio, d’inverno, a un fil-rouge più improntato a piatti di terra, ma sempre con ingredienti di qualità e presentati in modo da stupire chi guarda e chi li assaggia. Si va dall’uovo in camicia su crema di patate, di fonduta di parmigiano e tarallo alla trippa al pomodoro, dal tagliolino “Mimmi” (che prende il nome dallo chef) con parmigiano, zeste di limone e tartare di gambero ai troccoli alla ricciola, dal polpo rosticciato su polenta fredda agli arrosticini di pecora con lo tzaziki. E d’estate, ad aprire pranzi e cene, anche portate a base di cruditè di mare. Insomma un menù sempre in evoluzione e con un unico punto fermo: l’equilibrio dei gusti servito con uno stile pulito e minimalista.
Corte Dei Pandolfi 3, - Lecce. T: 3271503259
Lunedì- domenica 12.00-15.00 /19.00-23.00

Quello mezzo bistrot e mezza osteria mediterranea


A metà strada fra piazza Vittorio Emanuele e piazza Duomo, in una piazzetta che è quasi un’ansa di via Paladini, si trova 00 Doppiozero, un localino che unisce lo stile del bistrot alla francese a quello dell’osteria mediterranea, caratterizzato da un’atmosfera calda e un arredo rustico fatto di elementi di legno in una cornice di calce bianca e volti a stella. Il suo è un menu che, in ogni momento della giornata, è capace di accontentare anche i palati in cerca di piatti più particolari. Si va dai gustosissimi dolci realizzati per la colazione, ai taglieri di salumi a formaggi per spizzicare senza restare a stomaco vuoto mentre si prende da bere, fino al fantastico aperitivo dall’anima salentina. Da provare anche piatti come il baccalà su letto di fave e cicoria, o gli gnocchi zucca e speck (più facili da trovare con l’avvicinarsi dell’autunno) maialino a bassa temperatura al primitivo, che si scioglie in bocca. Dettagli non trascurabili: un’ottima carta dei vini e un servizio rapido e informale.
Via Guglielmo Paladini 2 - Lecce. T: 0832521052
Lunedì-domenica, 08.30-00.30

Quello "colto"


Non è ristorante, non è libreria, sa soltanto quello che non è, si direbbe. E invece Gusto Liberrima sa benissimo quale sia la propria identità, e cioè quella di contenitore di esperienze e sapori. Situato nella “corte” su cui affaccia una delle librerie più note e fornite di Lecce, Gustoliberrima propone sedute di winetasting guidati da sommelier (anche in lingua inglese) come pure di oil tasting, ma è soprattutto un bistrot che con i suoi tavolini permette di cenare sotto le stelle accanto alla bellissima e imponente chiesa barocca di Sant’Irene. Il servizio serba molta cura ai bisogni più particolari dei clienti, come l’attenzione ad allergie e intolleranze, ed è attento a consigliare sempre i migliori abbinamenti fra pietanze e calici. La cucina è quella tradizionale pugliese e salentina, salvo piccole incursioni (come salmone o hamburger), ma le portate hanno una presentazione quasi gourmet, tutt’altro che rustica. Meritano senz’altro il polpo scottato al timo e al tabasco, con crema di sedano rapa, cipolla in agrodolce, pesto di basilico e mandorle e il filetto di maialino nero cotto a bassa temperatura, oltre agli spumoni che, oltre ad essere fatti in proprio, sono vegani e senza glutine.
Corte dei Cicala 12 - Lecce. T: 0832242626
Lunedì-domenica 08.30-00

Quello delle pucce gourmet


La puccia, pane (e panino) tipico del Salento e bandiera dello street food povero, che si evolve e diventa gourmet: da Taula è possibile, anzi, è certo. Si tratta di un piccolo locale con 70 coperti tra dentro e fuori, ubicato a una manciata di metri da piazza Duomo, in una delle piazzette che nascono quasi per “gemmazione” da via Giuseppe Palmieri, la via che dall’enorme cattedrale barocca conduce a porta Napoli. Da Taula Christian, chef e pasticcere di formazione alberghiera, e Sandra ex titolare di un pastificio, realizzano un menù in continuo cambiamento, con un unico punto fermo: combinare insieme sapori armoniosi, che richiamino le tradizioni pugliesi e salentine. Alcuni esempi? la San Foca con tartare di tonno, burrata, olio, limone, e la Patù, con uova strapazzate, guancialino di Norcia, scamorza affumicata, cipolla caramellata e infuso al tartufo. Non mancano piatti freschi come l’antipasto Otranto, a base di carpaccio di polpo, frutta esotica e burrata. Vasta è anche la proposta gluten free. Non solo panini ma anche pasta fresca, di cui Sandra, da emiliana doc, non poteva fare a meno: i tagliolini con funghi porcini e Parmigiano Reggiano o varianti a base di pesce, come i Sant’Isidoro al pesce spada con limone. I dolci invece sono “giurisdizione” del salentino Christian: fra questi annoveriamo dessert, classici o originali, tutti senza glutine, come il tiramisù e la cheesecake al mango.
Via Giuseppe Palmieri 1/a - Lecce. T: 08321690684
Martedì-, domenica 12.00-15.00/19.00-23.00, lunedì chiuso

Quello psichedelico


Esternamente un locale eccentrico con inserti vegetali e richiami alla componente ptant based dei pestati, internamente quasi un quadro di De Chirico. Parliamo di Status Vision Club, affacciato su piazzetta Castromediano, in un crocevia di edifici barocchi, come le chiese di Santa Croce e del Gesù del Buon Consiglio, o Palazzo Carafa, che è alle sue spalle. Da Status la proposta gastronomica comprende pietanze semplici presentate in una veste moderna, che trovano la loro esaltazione come “parte food” dell’aperitivo: taglieri con salumi e formaggi accompagnati da salsine stuzzicanti, tanto locali quanto italiani, pucce salentine, boule di legumi e verdure, crostoni gustosi, i mini-panini con varie farciture. Il vero punto forte, però, sono i cocktail, tanto da farne un vanto da evidenziare sulla veste grafica del menu: una carta d’identità fittizia con un logo della Repubblica Italiana dove però figura la scritta “repubblica dei drink”. Dal Kripton, in cui troviamo Vodka infusa alla sbirulina e assenzio, fino all’Eden, in cui il Whisky giapponese e Whisky torbato incontrano lime, miso e miele, passando per il cocktail omonimo del locale in cui il Whisky – sempre lui – si mischia allo shrub di pomodorini e foglie d’ulivo, tutto è pronto a rapirvi i sensi e a darvi suggestioni quasi “surrealiste”.
Via Giacomo Matteotti 5 - Lecce. T: 3751093009
Lunedì-domenica 17.00-03.00

Quello d'ispirazione ispanica (e un po'sartoriale)


Dal 2022 ha preso il posto di una delle più rinomate botteghe di tessuti di Lecce, Costa Filati, ubicata al piano strada di Palazzo Costa e forse è un po’questa voglia di raccogliere l’eredità, il ricordo, di una realtà urbana così importante che Fabio Trullo, Antonio Giordano e Antonio Mariano hanno deciso di chiamare la loro creatura Trama e di disseminare gli spazi interni, di stile asciutto e un po’retrò, con complementi d’arredo come gomitoli e rocchetti colorati, ditali, puntaspilli, grandi aghi forbicione, sebbene al suo interno non ci si occupi più di filati bensì di cucina. Dal punto di vista gastronomico, il locale è un piccolo angolo di Spagna nel centro storico salentino: su tutte le portate spicca la paella, proposta in 4 diverse ricette, dalla tradizionale alla valenciana alla Fideuà, passando per quella de mariscos e la vegetariana. Materie prime di altissima qualità sono la base per piatti di ispirazione ispanica e internazionale, come il tagliere misto di salumi iberici, il mitico prosciutto Patanegra, la tataki di presa di bellota in sesamo e purea di fave, o la bistecca Tomahawk. Da bere, birra salentina creata appositamente da Officine Birrai. La cantina di Trama offre anche moltissimi vini nazionali ed esteri, che di particolare hanno il fatto di provenire da piccole aziende a conduzione famigliare.
Vico Storella 1, 73100, Lecce. T: 3899550745
Lunedì-sabato 19.30-00.00, domenica 12.00-15.00/19.30-23.00

Quello ricercato


Situato in piazza Vittorio Emanuele (aka “piazzetta Santa Chiara”), punto cruciale per la movida leccese perché snodo del passeggio giovanile che inonda il centro storico il venerdì e il sabato sera, Mad Kitchen & Spirit è lì da ormai 23 anni per ricordarci che qualche volta un locale che nasce come puro cocktail bar può avere la "pazza idea" di non essere per tutta la vita una cosa sola e cambiare pelle, fino ad includere una cucina contemporanea e creativa. Ad oggi, infatti, la sua è un menu food & beverage a tutto tondo, che propone sia piatti nuovi sia ricette mediterranee (non solo salentine) reinterpretate utilizzando ingredienti del territorio. Ne sono esempi degni di nota la frisa viene proposta in modalità scomposta, con pomodorino “scattarisciato” saltato in padella con un fondente di pomodoro e abbinato a una burratina; le carni di ottima qualità, siano esse grigliate o cotte a bassa temperatura, e tra i primi, una leccornia da provare assolutamente: il raviolo aperto con salsa di parmigiana di melanzane e mozzarella, con spuma di burrata e pesto di basilico. A corredo di ciò, da Mad si assaggiano birre artigianali, vini del Salento, buonissimi cocktail o bevande analcoliche, per venire incontro ai gusti e alle esigenze di tutti gli avventori. È un locale che ha segnato mode e tendenze e la versatilità della sua offerta è un ottimo richiamo per una pausa pranzo di gusto, un aperitivo gourmet, un’ottima cena o un drink after dinner.
Via Ludovico Maremonti 2 - Lecce. T: 3299634489
Lunedì-domenica, 10.00-02.30

Quello "leggendario"


C’era una volta, tanto tempo fa, in un regno lontano lontano…tutte le fiabe riportano questo incipit, ma c’è un luogo che fantastico non è pur essendo sì molto radicata nel tempo: è La Torre di Merlino, luogo “leggendario” del gusto, che più di 30 anni fa rappresentava un’avanguardia del gusto e delle presentazioni più ricercate. Un’istituzione della città, il cui portone simil medievale fa capolino sulla via del passeggio serale per eccellenza, via d'Aragona, poi via dei Perroni (la c.d. "via dei pub"), La Torre di Merlino continua a proporre una cucina del territorio in versione gourmet, non solo salentina, ma che spazia con maestria e unicità. Si segnalano in particolare la guancia di vitello brasata, un burro al palato, e la tartare di baccalà, polvere di olive leccine e crema di patate. Il servizio è altamente professionale, all’altezza della fama del locale, e la proposta gastronomica è contenuta, a garanzia di freschezza e di tempistiche ridotte per il cliente.
Via Giambattista del Tufo 10 - Lecce. T: 0832242091
Lunedì 19.00-23.00, martedì-domenica 12.00-15.00/19.00-23.00
 

Quello appena aperto


Può un locale nella Lecce storica rappresentare al contempo una storia di sinergie, di scelta di radicamento e un progetto innovativo? Forse si.
Filiera è la prima caffetteria che serve solo “caffè speciality” di buon mattino e che la sera diventa vineria. Chiara Batocchi, bolognese di nascita e leccese per un pezzo di vita, e Gabriel Girard, suo compagno e francese di origine, hanno scelto la capitale del barocco pugliese come loro punto di ripartenza, ma anche come ritorno alle origini (di lei) e come avvio di un progetto di collaborazione con realtà di coltivazione italiane, meglio se meridionali, come il marchio “Santa Domenica”. A colazione si parte con croissant, pain au chocolat, pain suisse, cinnamon bun, ma anche pane con formaggio e uovo, special del giorno, torte dolci o salate (tra i 3 e i 7€). A cappuccino, espresso, flat white e batch brew, si uniscono kombucha, limonata fatta in casa, tè e tisane.
Non meno importante lo spazio dell’enoteca, con vini naturali scelti da Gabriel Girard, che è anche sommelier e ha gestito un wine bar a Londra. Grande scelta di etichette del Salento, ma anche una buona predilezione per la Francia. Filiera è aperto da luglio 2025 e per ora conta un centinaio di etichette, con proposte sia in bottiglia che alla mescita, da accompagnare una lista di piccoli piatti: olive marinate oppure peperoncini ripieni di tonno e capperi, uova con salsa tonnata e acciughe, oppure pate en croute con senape, verdure del giorno, tonno in olio, cipolla caramellata e acciughe. Molti ingredienti vengono da realtà locali e, di tanto in tanto, qualcuno anche da produttori internazionali (tra i 5 e i 9€).
Corte dei Genovesi 7 - Lecce. T: 3664942704
Mecoledì-domenica, 08.30-14.30/ 19.00-23.00

Quello birraiolo


L’ambiente accogliente e informale, l’affaccio sul mitologico Convitto Palmieri (la Biblioteca Bernardini) e il punto strategico su una delle strade più battute della movida giovanile leccese, via Cairoli: i Birrattieri, insomma, ne ha molte di carte dalla sua per attrarre clienti habituè, turisti e curiosi in cerca di una serata in centro davanti a una buona birra.
A livello birrario, il locale offre una vasta selezione di etichette artigianali italiane ed estere, ma anche il menù food non è da meno: pinse e panini gustosissimi (come quello con pane di sesamo, burrata, polpo e insalata) e ottimi supplì – quello alla carbonara è davvero una goduria –, taglieri di salumi. Ampia anche la scelta del menu vegano, e come non citare lo spumone con crema di pistacchio. Il tutto servito e – cosa non scontata – “spiegato” da personale sempre con il sorriso, ideale per una cena rilassante con gli amici o per un mordi e fuggi mentre si visita la città. 
Via Benedetto Cairoli 7a - Lecce. T: 3398255054
Lunedì 12.00-18.30, martedì-giovedì 12.00-00.30, venerdì 12.00-01.30, sabato 12.00-02.00, domenica 12.00-01.00.

La foto interna di Corte dei Panolfi è di 2night, shooting di Mario Luceri, lo stesso vale per la foto di copertina. Le altre foto sono tratte dalle pagine social dei locali citati.

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scritto da:

Maria Teresa Giannini

Giornalista professionista dal 2017, pugliese di nascita e cittadina del mondo per scelta, ha studi classici e una laurea in Relazioni Internazionali alle spalle. Appassionata di arte e storia, ha tre feticci: la pizza, il crudo di pesce e il Bloody Mary.

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