Perché andare oltre la cucina tradizionale romana e perché farlo proprio a San Giovanni

Pubblicato il 7 gennaio 2024

Perché andare oltre la cucina tradizionale romana e perché farlo proprio a San Giovanni

Gli indirizzi più interessanti per il pranzo e per la cena in zona Appio Latino

Per quanto personalmente possa apprezzare la cucina tradizionale romana, ultimamente quando decido di andare a cena fuori sono maggiormente attratto dalla rivisitazione, dalla contemporaneità e, soprattutto, dalla fantasia. Quello della “cucina gourmet” è un termine un po’ desueto e forse abusato negli ultimi tempi, molto meglio definire questa tipologia di cucina “fine dining”, che letteralmente significa cenare con eleganza. Partendo dal mio quartiere, e cioè San Giovanni e l’Appio Latino, le realtà di cucina fine dining sono esplose letteralmente negli ultimi anni e hanno trasformato il quartiere in una delle zone della Capitale più interessanti per vivere questo tipo di esperienze gastronomiche. Ma quali sono i ristoranti giusti dove andare a San Giovanni? Ecco i miei preferiti scoperti mano a mano negli ultimi tempi.

Di fronte al mercato dell’Alberone una cena incredibile

Stupore e divertimento, quando trovi l’armonia tra questi due fattori a tavola per me hai vinto, come ha vinto il giovane chef Alessandro Di Crisci, proprietario di Allalberone Cucina con Cantina, di fronte all’omonimo mercato. Alessandro propone una cucina ricca di piatti di sua invenzione, che spazia con grande mano tra mare e terra, senza violentare o distruggere la tradizione e la stagionalità. Ottime le tartare in carta, tutte, golosissimo l’hummus di carote arrosto, ananas e menta, assolutamente imperdibile, invece, il suo risotto al salto al brasato di Barolo, che personalmente ritengo abbia pochi rivali tra le proposte di risotti a Roma.
Allalberone Cucina con Cantina, Via Francesco Valesio, 5 Roma – Tel:+393917127198

A Via Faleria profumi e sapori del Sud

Prima di tutto è stata la passione, quella per la buona cucina e il buon bere, che ha spinto l’imprenditore Salvatore Zambrino ad aprire nell’aprile del 2020, in pieno lockdown, la sua Osteria Faleria, nell’omonima via a due passi da piazza San Giovanni. Da allora ogni singolo piatto del menu viene studiato e proposto nei minimi particolari. A guidare la cucina un giovane chef, Daniele Charsky, che sa esattamente cosa fare. Tra le proposte in menu tante fanno eco a sapori antichi del sud Italia, del mare e della terra. Tra i piatti da ordinare il polpo arrosto con caciocavallo e spuma alla ‘nduja (piatto simbolo del locale) e poi la pappardella ripiena con ragù d’anatra, verdurine, riduzione al vino rosso e Parmigiano Reggiano.
Osteria Faleria, Via Faleria, 47 Roma – Tel:+390670496899

A Piazza Epiro l’osteria contemporanea dove le cose più semplici sono le più buone

Chi pensa che la cucina fine dining sia solo fatta di piatti elaboratissimi e complicatissimi sbaglia. L’esempio perfetto ce lo dà Epiro, piccola osteria contemporanea sull’omonima Piazza nel quartiere vicino a Porta Metronia. A gestirlo ora c’è Matteo Baldi con il bravo Michele De Chirico in cucina. Tra i piatti migliori che puoi goderti qui risalta una fettina panata pazzesca con rucola, cipolla e uvetta, un trionfo di sapori e semplicità che ti fa commuovere. Qualche piatto più elaborato in realtà in carta c’è, ma sono tutti meravigliosamente buoni come la quaglia lardellata, broccoletti e patata fondente. E poi la carta dei vini, con centinaia di etichette tutte da scoprire.
Epiro, Piazza Epiro, 26 Roma – Tel. 0669317603

Dietro Piazza Lodi il locale all-day-long dalla cucina strepitosa

Dalla colazione al pranzo, dalla merenda all’aperitivo ma anche a cena. Venire a mangiare da Gastromario a via Voghera è sempre un’esperienza incredibile a qualunque orario della giornata. Famoso la mattina per i suoi lievitati a colazione, per le sue proposte da banco per il pranzo, ma io lo apprezzo soprattutto per la sua proposta di cucina, dove spiccano dei piatti tanto interessanti quanto gustosi. Per gli amanti del quinto quarto come me è assolutamente obbligatorio ordinare il Timballo di Coratella, ma anche i piatti di mare hanno tanto da raccontare, come i paccheri al sugo di cicale di mare.
Gastromario, Via Voghera, 10 Roma – Tel. 0679782584

Alle spalle di Re di Roma il bistrot (o gastropub?) che ci piace tanto

Con un collega giornalista pochi giorni fa discutevamo su quali fossero, se ce ne fossero, di ristoranti di Roma dove oltre alla carta dei vini venisse data pari importanza a quella delle birre artigianali. Tra i pochi nomi che sono venuti fuori, Barred è stato il primo ad essere citato. In effetti in questo bel locale a via Cesena, mix tra bistrot e gastropub, i piatti vengono cambiati continuamente in menu in base all’abbinamento della proposta di birre artigianali. Interessante il menu che spazia tra piatti vegetariani e carne e che cambiano in continuazione ogni giorno.
Barred, Via Cesena, 30 Roma – Tel. 0697273382

La vera Selvaggina a due passi da Furio Camillo

Un concept vincente da subito, quello di proporre materie prime prese solo “allo stado brado”, che siano vegetali ed animali. Il menu di Brado a viale Amelia è sempre stato uno dei miei preferiti da esplorare, provare e riprovare a Roma e ho sempre trovato al suo interno piatti interessantissimi. Ad ogni modo qui si serve la migliore selvaggina (vera) della città, proposta in chiave moderna e mai stravolta nel suo essere. I taglieri di salumi di selvaggina sono il modo migliore per cominciare una cena spettacolare, da continuare con la loro quaglia o il maialino brado alla brace della casa.
Brado, Viale Amelia, 42 Roma – Tel. 3755140851

Il pesce – alla brace – a piazza Zama come non si è mai mangiato a San Giovanni

Altra recente apertura avvenuta in piena pandemia a due passi da Piazza Zama, Dogma è il piccolo regno di Alessandro e Simona (lui in cucina, lei in sala). La proposta è prepotentemente quella di mare, dove il pesce viene rifinito alla brace (ogni piatto) e proposto in chiave contemporanea sempre nel rispetto assoluto della materia prima. Piatti semplici, ma mai banali come la Paranza alla diavola e verdura di stagione e il Rombo Zucchine in salsa Foyot. Per i dolci il mio consiglio è di scegliere tra quelli di origine transalpina, come l’ottima Paris-Brest della casa.
Dogma, Piazza Zama, 34 Roma – Tel. 0686679819

Un ristorante, due concept a Via Siria

Due ristoranti in uno in tutto e per tutto, a partire dagli arredi delle sale e dai menu. Sacro e Profano a via Siria è un locale unico nel suo genere a Roma. Un doppio concept, il primo, il Sacro dedicato tutto alla tradizione italiana e ai suoi piatti simbolo, il secondo, il Profano, invece tutto incentrato sulla rielaborazione della tradizione in chiave moderna e fantasiosa. Inutile dire che da Nicola e Francesco (i proprietari) sia divertentissimo venire a mangiare, oltre che con grande soddisfazione, vista l’alta qualità della cucina e dei piatti proposti. I menu cambiano spesso in base alla stagione, ma alcuni piatti sono diventati icona del locale, come la Carbonara di Gasperino (una carbonara “al contrario”, tutta da assaggiare).
Sacro & Profano, Via Siria, 16 Roma – Tel. 0655136181

Foto di copertina tratta da pagina Facebook diBrado

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scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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