Venezia da local: andiamo a mangiare in alcuni ristoranti non turistici di Cannaregio

Pubblicato il 19 settembre 2024

Venezia da local: andiamo a mangiare in alcuni ristoranti non turistici di Cannaregio

Se devo pensare a quelle parti di Venezia che sono riuscite a rimanere un po’ meno contaminate dall’iperturistificazione degli ultimi anni, non posso non pensare a Cannaregio. È uno dei sestieri più grandi, occupa un bel pezzo di tutto il versante nord della città e nonostante la(s)comoda direttiva di Strada Nova sempre stacolma di gente presenta diversi angolini che rimangono bene o male popolari. E sono proprio le dimensioni e questa attitudine che rendono Cannaregio uno dei sestieri dove è più facile trovare ristoranti che portano esperienze più vere. Esperienze popolari, o anche di alto livello, ma che di certo non incontrano le voglie del turista che si ferma solo in posti lungo le strade principali, con menù ammiccanti con la formula del tutto incluso che di solito sono tutto apparenza e niente sostanza. Io ne ho trovati tanti in questi anni, e non sono pochi quelli che mi sono entrati nel cuore!

Fresco e delicato


Con Aquila non parliamo di un ristorante veneziano in senso stretto, ma si tratta comunque di un locale che di turistico ha davvero poco. Tra la stazione e il Ponte delle Guglie, in quel viavai di chi arriva e chi va da Venezia che è Lista di Spagna, questo squisito ristorante è una mosca bianca di tranquillità e delicatezza, con una cucina che più che veneziana è italiana in senso più ampio e che ritorna ai sapori più semplici e genuini. Il manifesto del ristorante di Marina sono certamente i ravioli fatti in casa, sempre presenti ma con ripieni e sughi sempre diversi di stagione in stagione, secondo ispirazione. 
Aquila. Rio Tera Lista di Spagna 160/A, Cannaregio – Venezia. Tel. 3479992459

Popolare e autentico

Giù! Giù! Fino in fondo alla fondamenta! Se percorri la fondamenta della Misericordia, che poi diventa Ormesini e vai oltre ancora, quando diventa Capuzine, potresti scoprire che anche quella serie infinita di ristoranti e bar posti uno dietro l’altro ha effettivamente fine… e la fine si chiama Osteria al Bacco. Il Bacco è un’osteria alla vecchia maniera, con il menù del giorno a pranzo, piatti tipici veneziani fatti a dovere e porzioni abbondanti. Uno di quei posti da vero local, dove la lingua ufficiale è il veneziano.
Osteria al Bacco. Fondamenta delle Capuzine 3054, Cannaregio – Venezia. Tel. 0415256093

Tipico e istrionico


Antica Adelaide è una dimostrazione del fatto che si può essere belli senza essere pretenziosi. L’osteria, incastrata in una calle tra Ca’ d’Oro e la fine della Misericordia, ha un suggestivo salone principale in stile art nouveau, con la vetrata in fondo, dipinti alle pareti e oggetti d’antiquariato. Oltre a mangiare i bigoli alla busera, con scampi e cozze, tra i migliori a Venezia, puoi gustare una cucina veneziana tradizionalissima che qualche volta si concede un tocco di follia, che si rispecchia anche nella frizzantezza del personale.
Osteria Antica Adelaide. Calle Priuli Racheta 3728, Cannaregio – Venezia. Tel. 041 5232629

Raffinato e serenissimo


Ho sempre provato attrazione per quella zona oltre Campo Santi Apostoli, che si dirige verso Castello in un dedalo di calli e campielli, che creano un’unica zona ibrida. L’Hostaria Bacanera si trova in uno di questi campielli, un angolo tranquillo e intimo tanto all’esterno quanto tra i bellissimi interni dell’osteria che tanto sanno di gloriosa Repubblica Serenissima. Il menù è stagionale, rispettoso del territorio ma che non rinuncia a tocchi di vivacità e originalità. Un perfetta occasione per stupire e lasciarsi stupire. Si può scegliere tra vari menu degustazione, come il "Milano/Venezia" Omaggio a Stendhal Milano, composto da: Mondeghili tradizionali, Risotto allo zafferano, Costoletta di vitello con l’osso e country chips dello chef. Chi preferisce una cena più conviviale può optare per il "Più di un cicchetto", con 8 “cicchetti” dall’antipasto al dolce.
Hostaria Bacanera. Campiello del Cason 4506, Cannaregio – Venezia. Tel. +390412601146

Messicano e veneziano


Iguanna non sarà il locale veneziano duro e puro, ma è un indirizzo che ormai fa parte a pieno titolo della vita di quartiere cannareggiotta. In questo ristorante messicano non solo mangi degli onestissimi burrito e tacos a buon prezzo, ma ci bevi anche le ombrette e gli spritz fatti come si deve, o magari anche un bel margarita come aperitivo prima della cena. Il clima è assolutamente conviviale, che ben si addice agli interni coloratissimi che un po’ sono quelli dell’osteria veneziana e un po’ richiamano l’immaginario tex-mex.
Iguanna. Calle dell’Aseo 1885, Cannaregio – Venezia. Tel. 0414763749

Lussuoso e di classe


Eugen, noto a tutti come Gheni, viene dall’Albania ma la sua storia ha note decisamente veneziane. Dopo aver aperto un panificio a Mirano e un bacaro a Venezia si è imbarcato in una nuova sfida, il suo personale Restaurant, che meno di un anno fa ha aperto i battenti in Fondamenta San Giobbe, vicino al Ponte dei Tre Archi. La vista sul Canale di Cannaregio, una deliziosa corte interna e l’ambiente di design sono il teatro ideale per gustare piatti pensati con intelligenza, gusto estetico e soprattutto rispetto per la tradizione veneziana, senza rinunciare al piacere della reinterpretazione. Alla guida della cucina c'è lo chef Massimo Traverso.
E occhio anche a una cantina con una selezione di vini che potrebbe davvero lasciarti a bocca aperta. 
Gheni Restaurant. Fondamenta Savorgnan 535, Cannaregio - Venezia. Tel. +393888315312

Irriverente e intimo

Un’osteria ruspante, il suo ambiente vivace, il ritratto del suo oste che con sagacia introduce e gioca con i suoi clienti. Siamo da Bepi Antico 54, a pochi passi da Campo Santi Apostoli, che oggi è guidata da Loris, figlio dell’”antico” Bepi. Se cerchi un’esperienza veneziana autentica qui non sbagli, con una scelta di piatti fortemente radicata nella laguna e proposta senza fronzoli ma con eleganza. Tra gli antipasti ricordo una granseola speciale davvero, e la luce calda e lo stile un po’ retrò del locale lo rendono adatto anche a una cena di coppia.
Bepi Antico 54 da Loris. Salizada del Pistor 4550, Cannaregio – Venezia. Tel. 0415285031

Semplice e familiare


Un nome che è un programma. Casa Mia a Venezia è una trattoria e pizzeria nascosta in una calle accanto a Campo Santi Apostoli. Senza sfociare mai in esagerazioni, l’anima del posto è semplice e ha il suono allegro della convivialità. È uno di quei non moltissimi posti a Venezia dove mangiare una buona pizza, e il resto dell’offerta propone piatti sia tradizionali veneziani che qualche chicca più italiana in base al periodo. Quando sei lì, chiedi i piatti del giorno e potresti stupirti!
Trattoria Casa Mia. Calle dell’oca 4430, Cannaregio – Venezia. Tel. 0415285590

Classico e rispettato


Vini da Gigio è uno di quei ristoranti che è considerato un punto di riferimento anche dagli stessi ristoratori. Classico, tradizionale al massimo, l’esperienza da Vini da Gigio si focalizza sulla cucina della laguna con l’attenzione al prodotto locale e alla stagionalità. Ma occhio anche alle chicche come la carbonara di pesce, e soprattutto alla cantina che, come suggerisce il nome stesso del locale, è una delle più rinomate in città!
Vini da Gigio. Calle Stua 3628/A, Cannaregio – Venezia. Tel. 0415285140

Versatile ed equilibrato

Potresti conoscere i Promessi Sposi anche come osteria dove si beve al banco, ma in realtà il cuore della sua proposta sta nei pasti. In un ambiente tipico da osteria veneziana, con una sala di discrete dimensioni e un’inaspettata corte interna, la cucina dei Promessi parte dal tradizionale per spaziare anche verso qualche soluzione più estrosa. Il bello dell’osteria sta nella sua versatilità, perché si mostra sì tipica ma anche svecchiata, senza mai eccedere né da una parte né dall’altra. Per questo quindi adatta sia a cene tra amici, con la famiglia o anche a due.
Osteria ai Promessi Sposi. Calle de l’Oca 4367, Cannaregio – Venezia. Tel. 0412412747

Foto dalle pagine social dei locali.
Foto di copertina di Bacanera.

  • VITA DI QUARTIERE

scritto da:

Damiano Fantuz

Amo la musica alternativa e trovo che negli anni Ottanta tutto fosse più bello. E amo Venezia e le sue osterie. Forse quello che mi piacerebbe di più sarebbe frequentare quelle stesse osterie, ma negli anni Ottanta

IN QUESTO ARTICOLO
×