Voglia di un aperiti-vino? I 9 posti in Salento in cui l'happy hour si beve dal calice!

Pubblicato il 29 ottobre 2018

Voglia di un aperiti-vino? I 9 posti in Salento in cui l'happy hour si beve dal calice!

Se settembre è mese di vendemmia, ottobre è tempo di bere – come se non lo facessimo tutto il resto dell'anno! Vabbè, lasciando perdere le considerazioni personali e tornando a noi: lo so che vi chiedete dove passare il tempo ora che l'autunno sta incalzando, o dove fare un bell'aperitivo, magari la domenica pomeriggio quando – e qui si torna alle considerazioni personali – ti assale un po' la malinconia, quella che strizza gli occhi alle poesie che ci hanno fatto leggere da piccoli (sì ok, sto parlando del Sabato del villaggio). Se vi state chiedendo come scacciare il blue mood autunnale o anche solo dove bere un bel calice di vino, non senza cedere a stuzzichini più o meno articolati – tanto da lunedì iniziamo tutti la dieta, promesso – ecco a voi 9 posti in cui prendersela con comodo, bevendo uno o più calici di vino, bianco, rosé o rosso poco importa, l'importante è che il bicchiere non sia mai vuoto.

Vino, burrata, fichi e prosciutto.



“Ci sono cose che esistono solo nel dialetto” scriveva Vittorio Bodini, noto poeta pugliese. E di certo una simile intuizione non può essere smentita se pensiamo che alcune parole non hanno traduzione, e forse, non ne hanno bisogno. “Crianza” è uno di quei termini che porta in sé significati diversi ma che portano tutti a una stessa matrice: il buon senso. Ecco, se vuoi un buon aperitivo, preparato con “crianza”, lo trovi in Via Principe di Savoia, 64 a Lecce. Presidio dello slow food, Crianza si propone di offrire una varietà di prodotti tutti eccellenti, Polpette ai tre latti, bruschette con le rape, le acciughe e l’uvetta, burrata con fichi e prosciutto e altre portate eredi della tipicità salentina, ma con un twist di ricercatezza e rivisitazione. Staff accogliente e preparato: Crianza rientra senza dubbio tra i preferiti. Menzione speciale per i croissant salati e per la carta dei vini!

Vini internazionali & bruschette.



Tra le stradine del centro storico di Copertino, esiste un posto originale, dalla formula quasi inedita per il territorio: il San Sebastian è una vineria letteraria. Massimo, padrone di casa, si è lasciato ispirare dalla sua passione autentica per quello che, per secoli, è stato considerato il nettare degli dei. Il San Sebastian è un tempio per chi sa bere bene: in altre parole è il classico posto in cui si va per un calice all'ora dell'aperitivo e si finisce col bere un'intera bottiglia! Con una selezione ampia come poche, che spazia dalla Francia all'Argentina, dal Chile alla California, sino ad arrivare alla Nuova Zelanda, la vineria si contraddistingue anche per essere una norcineria. Taglieri e baguette farcite con salumi e verdure di stagione, per esempio, oppure le tanto consigliate bruschette. Si possono provare in molti modi diversi: da quella salentina, quella con pomodoro, mozzarella e rucola a quelle più articolate come quella condita con gorgonzola, capocollo e pomodori secchi. Il San Sebastian è anche meltin pot culturale: musica jazz, swing e presentazioni di libri completano il profilo.

Vino e parmigiana.



I virtuosismi del Barocco intorno e quelli del bien vivre dentro. A due passi dalla cattedrale di Santa Croce, nel capoluogo leccese, si trova il terzo appuntamento con gli aperitivi imperdibile a base di mosto e uva. Viveur significa vivere a pieno, senza rinunciare al piacere e anzi concedendosi il gusto della vita mondana, che è esattamente quello che potete regalarvi al Viveur leccese. Stefano, padrone di casa, apre le porte del suo locale e guida il cliente attraverso un percorso enograstronomico: il vino? Lui consiglia un rosato – per gli intenditori come lui si dice che sia l'anno dei rosati - tra il centinaio di referenze che il Viveur conta, e precisamente il Tenuta Paraida (Cantine Marulli). L'aperitivo è quasi un antipasto, anzi, un apetizer, ché rende più l'idea. Si possono trovare prodotti tipici (obvs), ma riarrangiati in veste molto più easy e finger: largo quindi a burratine pugliesi, capocollo di Martina Franca, lasagnetta – magari non proprio il mattone che si mangia la domenica da nonna – e, udite, udite, la parmigiana. E niente, mi hanno conquistato. Figa la combo Viveur-mostra d'arte.

Vino e (l'unica, intramontabile, incommensurabile) pizza!



Ebbene, la provincia vanta locali e posti che assolutamente non potevano mancare in questa lista. Uno di questi è il Joey, e-s-t-r-e-m-a-m-e-n-t-e eclettico, si adatta a molte e diverse situazioni: dalla cena romantica, al drink al bancone, dalle feste agli eventi privati. Ovviamente tra le situa citate non può mancare l'aperitivo. Il Joey ha il merito di aver ereditato la formula dell'aperitivo meneghino, quindi buffet mega assortito con stuzzicherie, rollè, micropaninetti e pizzeria gourmet. Si possono provare, infatti, tante varietà di pizza da accompagnare, ça va sans dire, da vini regionali (e un paio di cantine del Südtirol). Da Joey si ha solo l'imbarazzo della scelta sulla formula da dare al proprio pomeriggio o alla propria serata, e questo ne fa un posto versatile come pochi, ma non per questo dal carattere meno forte e ben deciso. Joey si trova a Maglie in via San Giuseppe, 21.

Vino in vico.



Per riuscire a trovare ambienti e situazioni preziose, bisogna avere la giusta pazienza, non fermarsi al primo che ci si trova davanti, ma camminare e avere il coraggio di scoprire. Le strade principali di una città non sempre sono sinonimo di qualità: i vichi, le stradine e gli angoli più nascosti quasi sempre! Se vi trovate in piazzetta Santa Chiara, cuore pulsante della movida nel weekend e non solo, proseguite per il Vico Dietro lo Spedale dei Pellegrini e una volta arrivati lì, indugiate e fermatevi a godervi un aperitivo con la A maiuscola. Tabisca è il locale che vi stiamo consigliando, dall'ambiente sobrio, ma ricercato, ben ristrutturato. Arredato in legno di abete, Tabisca impiega l'ulivo per i taglieri di salumi e formaggi; la carne, invece, è servita su taglieri di sale dell’Himalaya, sui quali la cottura continua e acquisisce salinità. Quanto al protagonista della nostra lista, il vino, Tabisca si affida a una selezione tra etichette locali, nazionali ed estere, scelte accuratamente dal gestore Fabio.

Vino e bombette.



È vero, siamo in pieno autunno. Ma, personalmente, il mare mi manca da morire. Se non siete tra quei favoriti che vivono sotto il cielo di una città di mare, vuol dire che spesso sentite anche voi il bisogno di raggiugere una località marina, anche solo per bere un calice. La città bella vanta molti posti carini, ma uno in particolare ha il merito di servire degli ottimi aperitivi, specie per chi ama la carne. Alle spalle di Corso Roma, l'arteria principale di Gallipoli, si trova L'Antica Ucceria, aperto sia a pranzo che a cena. Capitale indiscussa per gli amanti delle bombette, qui se ne trovano di tutti i tipi – perché a noi l'aperitivo non basta -; new entry per il locale, il panino con capocollo: pane caldo e fumante, farcito con capocollo nazionale freschissimo, formaggio e verdure grigliate. Quanto al nettare con cui accompagnare queste prelibatezze, in cantina, la preferenza va a vini eccellenti delle nostre terre, come il Varvaglione e il San Pancrazio.

Vino a pochi passi dal Duomo.



OK, qui ci sono stata una domenica pomeriggio – che come vi dicevo è il mio momento prediletto per affogare la malinconia nel vin – e mi è piaciuto tantissimo. Mastro è un'enomaltoteca, questo significa che l'attenzione per la qualità dei vini e delle birre è fondamentale, oltre che una caratteristica del locale. A pochi passi da Piazza Duomo, Mastro è una location d'eccezione: molto urban ma con elementi che strizzano l'occhio alla salentinità. Il locale è arredato con molto gusto, le pareti sono in pietra lecce e le luci soffuse scendono giù dal soffitto accompagnate da un gusto molto minimal e poco ridondante. Taglieri, crostoni, bruschette, frittura di pesce e molto altro per accompagnare uno dei 400 vini presenti nella cantina.

Dove il vino è di “casa”.



E siamo giunti a una location che merita di diritto la menzione nella nostra wine list: Cantine Menhir. Uno scrigno di antica saggezza e di ricette sapienti ricavato in una struttura che custodisce il segreto del Sud. A Minervino di Lecce, una bellissima e suggestiva località, è possibile provare uno dei vini prodotti dalla casa Menhir: tra questi Primitivo, Negroamaro, Susumaniello, Aleatico, Fiano, Malvasia, Verdeca. Tutto questo è possibile grazie all'esperienza dei gestori e alle competenze dell'enologo Vincenzo Laera. Ne vengono fuori vini sicuramente diversi tra loro, ma che conservano un'unica cifra comune: quella mediterranea che ne permette una grande esportazione all'estero dove i prodotti sono apprezzati e molto ricercati. Origano è il nome che Cantine Menhir ha deciso di dare al suo concept di ospitalità, originale e autentico, dove è possibile provare materie prime genuine che riescono puntualmente a stupire grazie ad abbinamenti e profumi gourmet. In loco è ovviamente presente uno store dove è possibile acquistare e portare a casa il sapore del vino Menhir.

Vino stregato.



Dalla formula sicuramente molto originale e apprezzatissima – ci ho lasciato il cuore -: la Cantina delle Streghe è uno di quei posti in cui vai per tornarci. Aperitivi super: mega taglieri di salumi e formaggi, capocollo, burratine e mozzarelle, hamburger, baguette e molto altro. Tutto questo in una location davvero godibile: l'ambiente è mooolto figo e accattivante. La Cantina è in pieno centro e offre davvero una scelta del vino impeccabile: una vera chicca per i viveurs.

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scritto da:

Federica Miggiano

Ho iniziato prima a scrivere poi a parlare e camminare. Mi piace l’inchiostro, ma non ho tatuaggi. Da bambina volevo fare la ballerina, poi sono finita a studiare Filosofia. Nel tempo libero mi chiedo cosa voglio fare da grande. Amo il cinema, la fotografia, la musica live e i carboidrati.

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