-->
Piazza Del Mercato 3/4, Venezia (VE)
ORARI:aperto 06:00 → 21:00; chiuso domenica.
TELEFONO: SEGUI SU:Croissant farciti, snack salati, piatti del giorno, taglieri
Caffè Illy, buona selezione di vini, aperitivi come Americano e Negroni, cocktail
Nel cuore di Marghera, in piazza Mercato, La Piazza Bistrò si muove con una vitalità che non si limita all'orario. Qui il tempo cambia faccia: la mattina ha il profumo dei caffè Illy e il ritmo frenetico delle colazioni, il pomeriggio rallenta tra centrifughe e fette di torta, la sera si allunga con cocktail ben calibrati e taglieri che spariscono in fretta. In mezzo, il pranzo è una parentesi ordinata tra due spinte di energia. La giornata qui non segue il menù, ma il movimento di chi entra ed esce, di chi si ferma, di chi torna.
Dietro al banco c'è un'organizzazione chirurgica, ma la percezione è quella di un'improvvisazione felice. Cappuccini con latte art che fanno scena ma anche compagnia, brioche dai profili netti, tagliate e farcite come opere di architettura golosa. Vegane, classiche, burrose, integrali. Quelle alla camomilla e limone sembrano uscire da un giardino, le cube roll sono un'esperienza geometrica, le New York roll si fanno desiderare solo nel weekend. E ogni tanto spunta una novità senza preavviso, solo perché era il momento giusto.
Il bistrot non punta su grandi numeri ma su idee lucide. A pranzo il menù cambia ogni settimana, incastrando verdure di stagione, suggestioni regionali e piatti che stanno bene con trenta minuti di pausa e una telefonata in arrivo.
Il dehors è una piazza nella piazza, con i suoi tavoli pieni fin dal primo sole e la sera che si accende tra un brindisi e l'altro. Spritz? Sì, ma anche gin tonic fatti con testa, vini in rotazione continua, cocktail analcolici che non sembrano punizioni. E poi i cicchetti, le polpette, i burritos con la pasta dentro, i risotti improvvisati se serve. Se sei fortunato ti becchi anche una serata a tema con prodotti regionali, magari con sottofondo di libri e parole. La Piazza non fa distinzione tra cibo e cultura.
La proposta vegana è un organismo autonomo. Dalla brioche all'ananas con maracuja al tramezzino con maionese veg, passando per le torte senza glutine, tutto parla di inclusione senza proclami. Le brioche vegane stanno arrivando a prendersi metà del banco. Impasti con frutta, verdura, erbe, leggerezza come regola. Non è una questione etica da esibire ma una scelta tecnica, digeribile, golosa.
L'asporto funziona con la precisione di un delivery metropolitano. I menù viaggiano via WhatsApp, le ordinazioni arrivano in ufficio chiuse in pacchetti che sembrano regali. Il catering segue la stessa linea: richieste particolari, piatti fuori dal consueto, attenzione ai dettagli.
Le materie prime sono scelte con cura ossessiva. Le marmellate sono Agrimontana, le conserve de La Giardiniera di Morgan, il cioccolato è Lindt, il pane è artigianale. Nulla è lasciato al caso. Non c'è la retorica del prodotto che racconta una storia, ma il buon senso di chi sa cosa funziona e perché. La qualità non è un vezzo: è uno strumento.
La sera il locale si fa più intimo. Le luci si abbassano, le sedie si riempiono senza rumore. I taglieri diventano piatti principali, i cocktail cambiano registro, la cucina estrae conigli dai cilindri. Le pizze alla pala fanno squadra con i cicchetti, le serate con degustazione diventano scuse per cambiare ritmo. A volte c'è un libro, a volte una mostra, a volte solo un pretesto per restare.
Non è un bar, non è un ristorante, ma allora cos'è? Bistrò La Piazza è molto di più. È un punto di incontro, un centro nevralgico, un piccolo ecosistema che gira a ritmo proprio nel cuore di Marghera. Quando metti piede nel locale vieni investito subito da un’energia particolare. Il plateatico è sempre pieno, il chiacchiericcio riempie l’aria, e da dentro - di prima mattina - arriva il profumo delle brioche ancora calde. Chi frequenta La Piazza non ci passa per caso: ci viene per scelta, spesso...
LEGGI TUTTO