Quasi meglio degli spaghetti: tutto quello che devi sapere sui noodles e dove mangiarli a Milano

Pubblicato il 18 febbraio 2019

Quasi meglio degli spaghetti: tutto quello che devi sapere sui noodles e dove mangiarli a Milano

I giovani e meno giovani della mia generazione sono cresciuti con l’immagine dei tanti paladini dei manga che mangiavano prelibatezze di ogni tipo: dagli Okonomiyaki di Ranma ai dolci nipponici di Doraemon fino agli imperdibili noodles di Goku. E sono proprio questi ultimi che oggi riscuotono un notevole successo in tutta Italia ed in particolar modo a Milano dove, nell’ultimo decennio, si è assistito ad una vera e propria invasione di ristoranti cinesi e giapponesi che li propongono. Creati in Cina in tempi antichi, sono gli spaghetti più noti in tutto il mondo e sono creati a mano a partire da semplice farina (a volte si aggiungono farine integrali o di grano saraceno a seconda della tradizione), acqua e, a volte, uova.

Gli spaghetti nostrani sono i figliocci di quelli cinesi: nati probabilmente in epoca Medievale, sono l’evoluzione della ricetta cinese giunta a noi tramite la Via della Seta, poi appresa e modificata. A differenza dei noodles gli spaghetti italiani sono infatti realizzati con farina di grano duro e vengono trafilati al bronzo. A rendere speciale la varietà cinese è di certo la versatilità: i noodles sono velocissimi da preparare, si gustano nel brodo (in quel caso si tratta di ramen) o saltati nel wok con verdure, pesce, carne…le ricette sono infinite ma solo alcune sono davvero degne di nota. Devono essere “sugosi” al punto giusto, né secchi, né unti. Ecco un elenco di localini a Milano dove gustare noodles deliziosi.
Lancio una sfida: riuscire a finirli tutti in pochi secondi, proprio come nei manga…Ti assicuro che non è per niente complicato, vista la bontà!

La qualità si vede. E si mangia!

Yaki udon (spaghetti più spessi realizzati con farina di gran tenero, in stile giapponese) con verdure e pollo o Spaghetti di riso con verdura e uova. Fra le specialità del Sushimi si annoverano anche molti piatti caldi oltre al sushi di alta qualità. Due i punti vendita dell’ormai noto marchio nipponico: uno in zona Stazione Centrale/Gioia, intimo, con pochi posti a sedere, vocato al take away & delivery ed un altro Sushimi, il Bistrot, all’interno del Centro Commerciale Carosello di Carugate, un vero e proprio ristorante con una trentina di posti a sedere, dove godere di un momento di pausa dallo shopping gustando ottime specialità della cucina giapponese e cinese. 

Tre per uno… di bontà

Tre è meglio di uno, no? Tre è il numero di Kanji ormai aperti a Milano. Dal Fusion in via Filzi all’Evo in via Broggi, fino al Light, l’ultimo arrivato, nella centralissima San Marco. Una cucina fusion che unisce tutta la tradizione orientale, con un tocco di creatività. Alla base sempre e solo la qualità. E non è solo il cibo a lasciare a bocca aperta ai Kanji ma anche gli ambienti come il Kanji Light così chiamato in onore del tripudio di luci e colori che lo caratterizzano. Ed è proprio ai tre Kanji che si possono ordinare noodles ottimi come i Kaisen Yaki Udon con pesce misto e gamberi; i Kaisen Yaki Soba con farina di grano saraceno saltati con pesce e gamberi o con pollo (il Toryaki Soba) o ancora i Nabeudon, in brodo con verdure o gamberoni in tempura e molti altri. La scelta è davvero vasta e vale la pena di assaggiarli tutti!

Varietà e gusto

Un ambiente elegante ma anche informale, dove gustare dell’ottimo pesce in compagnia della persona amata o anche in famiglia e fra amici: ecco il Taiyo di via Adige che stupisce non solo per la qualità del suo sushi ma anche  per i piatti caldi come gli Yaki Udon con Gamberi e verdure o quelli con Branzino e zucchine, difficili da assaggiare altrove e davvero degni di nota oltre ai Nabe Yaki Udon, in brodo, bolliti in pentola di terra cotta con uovo, funghi, gamberi, alghe e tofu. Da provare anche l’Happo Udon, disponibile anche nella versione con Soba, sempre in umido, con gamberi, aucchine e uova. Il locale ha attualmente due punti vendita a Milano: uno in via Adige ed il Taiyo di viale Monza.  

Nell’incanto del giardino zen

Esiste poi un locale di cucina giapponese a Milano davvero unico: il Miyama. Situato a due passi dallo Stadio di San Siro, è letteralmente immerso in una zona molto verde fra il Parco di Trenno ed il Parco Nord. La sua anima green non solo la si vede ma la si vive grazie ai suoi ambienti che ti riportano dritto dritto in Estremo Oriente fra baobab e bonsai, cascate d’acqua. Al suo interno sembra quasi di essere accarezzati dalla brezza marina. Oltre ad un sushi di alta qualità, il Miyama propone tanti piatti caldi e varietà di noodles e soba di grano saraceno come quelli con i gamberi, con manzo e verdura o con mix di pesce e verdure o ancora noodles di farina di grano in tante varietà. Da assaggiare anche gli Udon di tempura (in brodo con gamberi in tempura, funghi, spinaci, alghe wakame e uovo marinato alla soia) o nella versione di pollo con pollo grigliato, spinaci, alghe e uovo marinato alla soia.

Il primo a Milano, a due passi da Centrale

Il Nima, a due passi da Stazione Centrale, è il primo aperto a Milano della nota firma di sushi già presente a Firenze, Giussano e Nova Milanese. Con i suoi 130 coperti è una vera e propria certezza, anche quando si è in tanti o quando si decide di mangiare fuori all’ultimo e ci si chiede “dove troverò posto?” (anche se è sempre molto pieno e  si consiglia di prenotare). Noto anche come uramakeria (presenta ben 44 varietà diverse di uramaki nel menu), stupisce anche per i piatti caldi con ricette innovative e davvero speciali come la Soba al thè verde con Hondashi, zucchine, carote, cavolo asiatico, surimi, olio di sesamo, gamberi, alga nori e salsa di soia.

Come tradizione vuole

Via Padova, Casati e Lomazzo...i veri intenditori di cucina cinese avranno già capito di cosa stiamo parlando. È Wang Jiao, uno dei ristoranti cinesi più in voga del momento (a giudicare dalle lunghe file e dal fatto che è praticamente impossibile prenotare per il giorno stesso) ed è presente sia in via Casati, che in via Padova che nella culla della cultura cinese a Milano: a China Town in Sarpi. Propongono una cucina cinese fedele alla tradizione ma allo stesso tempo rivisitata secondo un gusto più contemporaneo e qui si possono trovare piatti che altrove a Milano è difficile assaggiare.
Qui si possono gustare sia tagliatelle di riso fresche, sia spaghetti di riso e soia saltati. Io vado letteralmente pazza per le tagliatelle fresche ma anche le altre versioni sono degne di nota. L’ultima volta che ho provato le tagliatelle sono rimasta per qualche minuto in totale silenzio, ad occhi chiusi, come in contemplazione: morbide e “sugose”, dal gusto perfetto. Da provare assolutamente quelle con il maiale (qui presentato non in pancetta ma piuttosto con scaglie finissime di maiale arrosto) ma anche quelli di manzo o, per stare più leggeri, di verdure, anch’essi molto gustosi.

E tu, quali noodles consiglieresti a Milano?  

Foto di copertina da pagina Facebook di Kanji
Foto: dalle pagine Facebook dei locali

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  • RISTORANTI E CIBI ETNICI

scritto da:

Irene De Luca

Agenda, taccuino, registratore e macchina fotografica. Attenta alle nuove tendenze ma pur sempre “old school inside", vago alla ricerca di ispirazioni, di colori, di profumi nuovi per raccontare una Milano che poi tanto grigia non è.

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