Fine dining a Roma: i ristoranti per un'esperienza assoluta che ci piacciono tanto

Pubblicato il 16 settembre 2024

Fine dining a Roma: i ristoranti per un'esperienza assoluta che ci piacciono tanto

Inventiva, rielaborazioni, ma anche vera e propria arte nel piatto. La cucina gourmet a Roma propone tante piccole realtà interessanti tutte da provare. Ecco le nostre preferite.

Chi pensa che Roma sia e rimarrà sempre unicamente la città delle trattorie popolari, dell’amatriciana e della carbonara sbaglia, perché la Capitale ormai da anni si conferma essere un centro importantissimo per la cucina di alto livello di portata mondiale. Sempre più imprenditori e chef affermati decidono di aprire i loro ristoranti a Roma, alcuni già sulla cresta dell’onda, altri in procinto di cavalcarla. La cucina fine dining si sta facendo largo, quindi, in un territorio dove tradizione e popolarità continuano a farla da padroni da decenni, trasformando in questi ultimi tempi l’offerta enogastronomica della Città Eterna portandola ai livelli altissimi di molte capitali europee e mondiali. Ma oltre ai mitici ristoranti stellati e gourmet romani ormai ultrafamosi nel panorama mondiale, quello che colpisce di più è la presenza di piccole realtà, spesso nuove e gestite da giovani chef dalle idee chiare e geniali. Ecco quindi alcuni dei ristoranti gourmet di fine dining a Roma famosi e meno famosi che noi amiamo alla follia.

Un viaggio a tavola tra i ricordi di una vita al Quartiere Africano

Non una semplice cena, ma un percorso multisensoriale che attraversa, piatto dopo piatto, bottiglia dopo bottiglia, un’intera vita di ricordi, quella dello chef Stefano Intraligi, patron di Etienne, ristorante nel cuore del Quartiere Africano. Quella di Intraligi è una cucina piena di inventiva e di sorprese, dove le tecniche si alternano nella creazione di piccole opere d’arte nel piatto. Anche le “stoviglie” spesso fanno parte dell’opera, in alcuni casi progettate e stampate in 3D dallo stesso chef. Un percorso degustativo “Autoritratto” il cui nome già indica molto: la strada artistico /professionale di un giovane artista a tutto tondo della cucina, da attraversare portata dopo portata come se fosse la visita di un museo.
Etienne Roma, Via Scirè, 18 Roma – Tel:+393938902073

Eleganza e genuinità a Settebagni

I gioielli della ristorazione romana cominciano a spuntare anche in zone un po' più lontane dal centro, come ad esempio a Settebagni, dove il ristorante del Favilla Hotel di Charme rappresenta una delle realtà più interessanti scoperte durante il nostro ultimo anno in giro per le tavole di Roma. Dell’albergo –bellissimo ed elegante – gestito dalla famiglia Sebastiani, il ristorante rappresenta la punta di diamante. In cucina un giovane e talentuoso chef, Simone Tanda, che riesce a trasformare la tradizione in idee nuove, contemporanee, sempre eleganti e mai sfarzose ed eccessive. Si spazia dal pesce, alla carne, dalla verdura ai pani e alle focacce fatte in casa. Non c’è un piatto che non sia azzeccato, nel rispetto totale della stagionalità e della qualità degli ingredienti. Una volta provato sarà difficile non ritornarci spesso.
Ristorante del Favilla Hotel di Charme, Via Salaria, 1497 Settebagni (RM)  - Tel:+390681152875

All’Appio Latino un ristorante che ti fa divertire con i sapori

I

l primo aggettivo che ci viene in mente assaggiando la cucina di Alessandro Di Crisci, chef e patron di Allalberone Cucina con Cantina– è senza dubbio “divertente”. Perché i piatti di Di Crisci sono un eterno gioco di sapori e accostamenti pazzeschi, frutto di severo studio e di infinite prove. Il tutto viene rifinito da una tecnica sopraffina e dall’utilizzo di materie prime di primissima qualità. Consigliamo di venire a cena o a pranzo in questo locale e ordinare un po’ di tutto da mettere in mezzo perché ogni piatto ha una sua storia e una sua particolarità, nulla qui è banale, neanche una pastasciutta “rivisitata” di cucina romana come la gricia con la crema di cicoria, di una delicatezza pazzesca.
Allalberone Cucina con Cantina, Via Francesco Valesio, 5 Roma – Tel:+393917127198

Brilla una nuova stella a Prati

Quasi un record quello di ottenere la prima Stella Michelin in meno di 7 mesi dall’apertura. Nell’impresa ci è riuscito il giovane talentuoso chef Davide Puleio, patron del ristorante Pulejo a via dei Gracchi a Prati. Stiamo parlando di una delle nuove realtà gourmet più interessanti del panorama nazionale e non solo romano. Il premio, a nostro avviso, è strameritato sia per la qualità incredibile della cucina sia per le idee rivoluzionarie di questo chef, che avrà modo e tempo di diventare immenso. La tradizione qui non si dimentica, si rivive in chiave contemporanea con forti temi etici, ad esempio, il peperone diventa la “carne” del futuro in una tartare che lo vede protagonista assoluto.
Pulejo, Via dei Gracchi, 31 Roma – Tel. 0685956532

A San Giovanni un pesce straordinario

Era ora che nella Capitale arrivasse qualcuno a proporre una cucina di pesce alternativa alla solita del “generone romano”, quella per intenderci fatta di crudi, rombi al forno con le patate e spaghetti gamberi e lime. No, Dogma a Piazza Zama, nel quartiere di San Giovanni, è tutta un’altra cosa. A guidarlo ancora due giovani ragazzi, compagni nella vita e nel lavoro, Alessandra Serramondi e in cucina Gabriele Di Lecce. La particolarità qui è l’utilizzo della brace, che fa un po’ da trait- d’union per tutte le portate. I piatti sono semplici, ma pieni di sapori e autenticità. Un esempio? Lo Sgombro marinato e il cavolfiore al fumo, semplice nella sua composizione, equilibratissimo nell’accostamento, frutto di una tecnica pazzesca (si vedono gli insegnamenti di Lele Usai e di Anthony Genovese). Il rapporto qualità prezzo è altrettanto unico per un ristorante di pesce di tale livello.
Dogma, Piazza Zama, 34 Roma – Tel. 0686679819

Foto di copertina tratta da pagine social di Pulejo

  • TENDENZE FOODIES

scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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