Per i ristoranti è un nuovo inizio: le storie che hanno fatto la differenza per la riapertura

Pubblicato il 29 maggio 2020

Per i ristoranti è un nuovo inizio: le storie che hanno fatto la differenza per la riapertura

Il bisogno aguzza l'ingegno. O, per meglio dire, quando gli imprenditori sono costretti ad affrontare una crisi come quella della pandemia in atto, si accelerano i processi creativi e le nuove idee pullulano anche più di prima.

È uno dei modi per leggere questa pandemia, senza soffermarsi troppo sugli infiniti disagi che ha generato e vedendo invece le opportunità. Alcuni tra gli imprenditori del comparto Ho.Re.Ca, tra i più colpiti dalle restrizioni del lock down, hanno dato vita a nuove storie, per loro e per i loro locali.

L'unione fa la forza

Avevamo anticipato che unire le forze sarebbe stata una delle necessità inderogabili del post covid-19. Sembra che le storie più interessanti partano proprio da qui.


Dal 22 maggio la Locanda Romanelli sposta la sua sede dal centro storico di Castellana Grotte alla Masseria Procida di Turi, sempre in provincia di Bari. La motivazione iniziale di questa scelta è che gli spazi interni della locanda non sono sufficientemente ampi per poterne consentire l’uso con le nuove regole di distanziamento. Eppure, non si tratta di un trasloco, da questa unione è nato un nuovo concetto di ristorazione: l'agribistrot. Nella masseria Procida c'è un orto biologico e si coltiva anche il grano: da questi prodotti lo chef Gaetano Servidio è partito per proporre una nuova cucina iper-locale e molto curata. Inoltre, nella partnership c'è l'intento di fornire la sicurezza al cliente rispetto alle norme e la spensieratezza di passare alcune ore all'aria aperta, riscoprendo il proprio territorio.
Masseria Procida:Strada Provinciale 32 Km 8 – Turi. T: 339 147 6567
Locanda Romanelli: Via Sant'Onofrio, 21 -  Castellana Grotte. T:  080 496 2043


Opportunità nuove anche per la Marina di San Cataldo, la spiaggia di Lecce che negli ultimi anni è stata un po' abbandonata e che, con tutta probabilità, questa estate tornerà a essere popolata. Una cordata di tre imprenditori proprietari di altrettanti locali in città (Alibi, Corto Maltese e Locale) hanno premuto sull’acceleratore per concretizzare un sogno nel cassetto che avevano da tempo: acquistare uno stabilimento balneare, ristrutturarlo e farne un locale nuovo. Con lo spazio esterno che non manca sarà semplice rispettare le regole di distanziamento sociale, e in più stanno pensando a delle cene con spettacolo musicale, e a un cinema drive-in: entrambi modi di proporre eventi in linea con le nuove normative.
Alibi creative club: Via degli Ammirati, Piazza Vittorio Emanuele II, 15 – Lecce. T: 08321693655
Corto Maltese: Via Giuseppe Giusti, 13 - Lecce. T:  327 878 2454
Locale: Via Giuseppe Giusti, 2 – Lecce. T: 391 751 1432


Anche a Venezia Mestre c'è una storia da raccontare: l'Osteria Plip è un celebre ristorante e pizzeria all'interno degli ampi spazi dell'ex centrale del latte; Duri ai Banchi è la più famosa e ben fornita birroteca della città, che però avrebbe rischiato di non poter riaprire con le norme sul distanziamento perché non ha sufficiente spazio. Si sono messi insieme e la birroteca dal 15 giugno al 30 settembre vivrà all’interno degli spazi dell’Osteria Plip; nel progetto nessuna ibridazione tra i due locali ma un sodalizio, che probabilmente finirà per migliorare la proposta di entrambi: le amicizie funzionano così.
Osteria Plip: Via S. Donà, 195b – Mestre. T: 347 994 4257
Duri ai Banchi:  Via Castellana, 24/E – Mestre. T: 331 200 3023

Le nuove giungle urbane

Un'altra opportunità da sfruttare, sempre cercando di vedere solo il lato positivo delle cose come Pollyanna, è che probabilmente questa estate faremo tutti meno viaggi e ci concentreremo sul goderci i weekend nelle nostre città o nelle immediate vicinanze.


A Roma c'è la giungla tropicale di Qvinto, il nuovo progetto del locale immerso nel Parco di Tor di Quinto per uno spazio esterno nuovo, molto verde e molto speciale, in cui sono stati costruiti i jungle cube, dei cubi di legno che non solo saranno molto scenici ma che faciliteranno le regole del distanziamento. Nella giungla di Qvinto si sorseggiano cocktail, si mangiano cibi internazionali e pizze creative  lo si può fare a tutte le ore del giorno.
Via Fornaci di Tor di Quinto, 10 – Roma. T:  06 333 2961

Il delivery con l’anima

Difficile guadagnare con il delivery, eppure c’è chi ci è riuscito, come spesso accade la ricetta è stata quella di andare un passo avanti agli altri.


A Roma un gruppo di ristoratori ha dato vita a R.O.M.A. (Ristoratori Ostinati Maestri Artigiani) si tratta di singole attività che non avrebbero avuto, da sole, i mezzi per dar vita ad un delivery ben pensato e di successo. Per questo si sono uniti: c’è chi si occupa del packaging, chi organizza le consegne perché aveva già un gruppo di riders alle dipendenze, chi ci mette la creatività in cucina e nella comunicazione. Ne è nato un progetto di delivery e take away con una multiforme proposta: dal kit per il pranzo in ufficio a quello per divertirsi ai fornelli riproducendo i piatti più buoni dei ristoranti preferiti.
Info: facebook.com/RomaOstinati/


Venezia è una città logisticamente complessa, nessuna piattaforma di delivery ha mai veramente attecchito: i costi per gli spostamenti (solo a piedi o in barca) sarebbero altissimi. Ma durante il lock down sono nati i Cocai Express, una rete di ragazzi volontari che si sono offerti di far le consegne gratuitamente per i ristoranti della città. Un’iniziativa di solidarietà che ha dato respiro a una città che si sarebbe ulteriormente chiusa in sé stessa dopo le restrizioni, e che oggi diventa una realtà imprenditoriale. Il 23 maggio è stata lanciata l’app ufficiale: ora anche Venezia ha il suo delivery.
Info: facebook.com/CocaiExpress/


“Fatturato mensile più che raddoppiato e l’intenzione di aprire un terzo punto vendita a settembre.” Inizia così l’articolo che il sole 24 ore ha dedicato a Il Mannarino di Milano, la macelleria con cucina  che durante il recente lock down ha proposto un servizio a domicilio creato in pochi giorni e con sole risorse interne: i camerieri si sono convertiti in riders e grazie ad un sapiente uso dell’influencer marketing e a una buona comunicazione complessiva non solo il fatturato è aumentato ma il delivery è diventato una delle costole fondamentali della società, tanto che i proprietari pensano di ampliarlo a tutta Italia.
Piazza de Angeli, Via Luigi Sacco, 1 – Milano. T: 02 3655 7995

Ovviamente la riapertura non è stata come ce lo immaginavamo, e tenere il morale alto non è sempre facile, ma nel pessimismo collettivo è rigenerante vedere come le cose continuino incessantemente ad accadere, a cambiare, e a crescere.


La foto di copertina è di Alex Blăjan e si trova su Unsplash
Le foto interne sono tratte dalle pagine facebook dei locali citati
Le foto della Marina di San Cataldo e del parco delle Cascine sono di Wikipedia

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scritto da:

Rossella Neri

Filologa, ma sto tentando di smettere con una terapia d'urto a base di ristoranti. Per passione cucino, scrivo ricette, (in)seguo gli chef e cerco ristoranti capaci di tenere testa alla mia indole ipercritica da signorina Rottermeier.

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