'O Munaciello

Aperto il 19 settembre 2005, giorno in cui si celebra san Gennaro, 'O Munaciello ha portato a Firenze uno scorcio dei Quartieri Spagnoli di Napoli, ma anche il gusto della vera pizza napoletana e dei piatti più rappresentativi della tradizione partenopea. La pizza è quella con il cornicione alto, l’impasto lievitato per 48 ore e cotto solo nel forno a legna con doppia camera, rifatto e personalizzato da Stefano Ferrara con una forma che rimanda al Vesuvio. Fra i "dischi" più apprezzati, ci sono la Maradona, base Margherita con nduja di Spilinga e burrata fresca, e la Bella 'Mbriana, base Margherita con bufala e a crudo rucola pomodorini e scaglie di grana.

Con il ritorno di Lisa Conti, già chef d'O Munaciello dal 2006 al 2011, nei suggestivi ambienti del locale il focus è tornato a concentrarsi anche sulla cucina, dai primi piatti a base di pasta fatta in casa (scialatielli, ravioli e gnocchetti su tutti) alle immancabili montanare, fino ai dolci che sono un passaggio quasi obbligato per i golosi, si preferisca un Babamisù, un crumble di mele o una delizia al limone in versione bignè.

Nato dopo un viaggio di alcuni amici a Napoli, 'folgorati' dall'atmosfera dei vicoli di San Gregorio Armeno, 'O Munaciello è ospitato dalle maestose scuderie quattrocentesche del convento di Santo Spirito. Gli ambienti sono freschi di rinnovo, con nuovo giardino di limoni all'ingresso e l'eliminazione del privè all'interno, che ha dato più profondità alla sala.

'O Munaciello rievoca la parte tradizionale e popolare di Napoli, con tanto di serti d'aglio e peperoncini e statuine della bottega dei maestri Ferrigno. Manca solo il famigerato "munaciello", ma c'è un motivo: essendo uno spiritello, non si può personificare. Insomma, è presente ma non si vede. Ma si sente, come il calore e il gusto della Napoli più calorosa.