Dove ti porta a cena a San Giovanni uno di San Giovanni

Pubblicato il 1 settembre 2020

Dove ti porta a cena a San Giovanni uno di San Giovanni

I migliori ristoranti del quartiere più multitasking di Roma, i miei posti preferiti tra storia e tante nuove realtà, raccontati attraverso i loro piatti simbolo

Per molti romani San Giovanni è solo un quartiere da attraversare, il quartiere del traffico per eccellenza a Roma, con le sue arterie stradali, l’imbocco della Tangenziale, lo snodo di via Magna Grecia che porta verso il mare e l’aeroporto, l’Appia Nuova che apre le porte ai Castelli Romani. Per altri invece San Giovanni è un quartiere tutto da scoprire, è il quartiere degli operai e degli impiegati, delle case popolari anni ’20, piccoli capolavori architettonici dello stile barocchetto romano. San Giovanni è un quartiere multitasking, residenziale e commerciale, elegante e popolare a seconda delle vie e delle zone. Ma soprattutto, San Giovanni è un quartiere “da mangiare”, perché sono tantissime le realtà gastronomiche di alto livello e di tutte le tipologie, con le sue osterie e trattorie storiche, i ristoranti etnici, le pizzerie. Ultimamente San Giovanni ha vissuto un vero e proprio boom della ristorazione che neanche la crisi sanitaria del Covid è riuscita a scalfire più di tanto. Sono tantissime, infatti, le nuove aperture interessanti, alcune avvenute proprio durante i mesi del lockdown. Insomma, se non l’hai capito ora lo confesso: San Giovanni è il mio quartiere da sempre, dove vivo ancora tutt’oggi che non posso e non potrò mai abbandonare e quando devo portare un amico o un parente a cena fuori in zona sono questi i posti dove so che farò sempre una gran bella figura.

Per la carbonara

Se qualcuno mi chiede di portarlo a mangiare una carbonara a San Giovanni l’indirizzo è quello di Via Taranto 118, dove da cent’anni a questa parte ha sede l’Osteria Dar Bruttone. La nuova gestione di Giuseppe Fiorentini ha riportato finalmente in questo locale storico del quartiere la vera qualità. Ogni prodotto, ogni piatto qui è frutto di ricerca minuziosa delle eccellenze nei mercati e nei piccoli produttori della zona. La sua carbonara è qualcosa di strabiliante, servita con pasta lunga come piace a me, cremosa alla perfezione, con un guanciale da urlo.
Osteria Dar Bruttone, Via Taranto, 118 Roma - Tel.  0689024870

Per le polpette

Per me Stefania D’Annibale, proprietaria della Trattoria Da Stefania a Via Terni, è ormai una zia acquisita e come tutte le zie coccola oltremodo i suoi nipoti. Andare a pranzo o a cena da lei per me significa stare a casa, rilassarmi, essere coccolato e ascoltato. E poi ci sono i suoi manicaretti che contornano il tutto, come ad esempio le polpette della tradizione (o al sugo o alla cacciatora), servite rigorosamente ancora nel tegame di latta di cottura, una gioia assoluta.
La Trattoria Da Stefania, Via Terni, 29 Roma - Tel. 0670303793

Per l’amatriciana

Quando assaggiai per la prima volta lo scorso anno l’amatriciana di Alessandro Di Crisci, proprietario e chef di AllAlberone Cucina con Cantina, ebbi un vero e proprio sussulto. Di sicuro l’amatriciana più buona dell’anno, servita tra l’altro con il tonnarello, fatto di per sé anomalo per la tradizione, ma che nel caso specifico dona a questo piatto un qualcosa di unico. Poi Alessandro propone un menu che spazia dal tradizionale al contemporaneo dove sono la fantasia e la grande qualità i veri leitmotiv della sua offerta. Una recente scoperta che si è trasformata immediatamente in un luogo del cuore.
AllAlberone Cucina con Cantina, Via Francesco Valesio, 5 Roma - Tel. 3917127198

Per il polpo

Quando in pieno lockdown Salvatore Zambrino inaugurò la sua Osteria Faleria proprio sotto casa pensai al coraggio e alla caparbietà di quest’uomo che aveva puntato tutto in questa nuova avventura e mi ripromisi che una volta libero sarebbe stato quello il primo ristorante dove sarei andato a cena. Detto, fatto. Quella sera mi venne servito un piatto assolutamente straordinario, il polpo arrosto alla spuma di ‘nduja, creato dallo chef Daniele Charsky, da annoverare personalmente tra le cose migliori assaggiate negli ultimi anni. Un gioco di consistenze, dove le spume sembrano spugne e si sapori si aprono e si alternano, come i fiati e gli archi in una sonata di Mozart.
Osteria Faleria, Via Faleria, 47 Roma - Tel. 0670496899

Per la pizza (fritta)

Altra istituzione del quartiere, la pizzeria Al Grottino di Tony Vespa in via Orvieto mi ha visto e mi vede spesso assiduo frequentatore. Ultimamente Tony ha voluto sperimentare, con grande successo, qualcosa di nuovo, come l’impasto "Né alta né bassa" per la sua pizza, che rimane il miglior compromesso in città per chi non volesse optare per la classica romana o per il “canotto” napoletano. Ultimamente, poi, Tony ha rimesso mano al menu delle pizze inserendo una strepitosa versione personale della pizza fritta, affatto pesante al gusto, digeribilissima, una goduria dei sensi.
Al Grottino, Via Orvieto, 6 Roma - Tel. 067024440

Per la pasta col tonno

No, non ti preoccupare, non si tratta della solita pasta col tonno, ma di una vera e propria opera d’arte nel piatto, creata dalle mani dello chef Emiliano Valenti di Schietto Cucina alla Mano, la nuovissima apertura in via Vercelli. Tagliolini fatti in casa, pomodoro in doppia consistenza (secco e fresco), l’olio Marulli campione del mondo e una tartare di tonno marinata al lime. Al profumo è un’esplosione di freschezza, al primo boccone invece trionfano la forza, la dolcezza e l’armonia, dove il tonno viene esaltato e affatto mai coperto dal pomodoro. Un piatto che crea dipendenza.
Schietto Cucina alla Mano, Via Vercelli, 6 Roma - Tel. 3517600079

Per la carbonara (rivisitata)

Un ristorante con due facce, due personalità, due concepts completamente diversi e opposti, ma che, come il principio dei contrari che si attraggono, formano un unicum di concretezza. Venire a cena da Sacro e Profano in via Siria è quasi un gioco di società, dove gusto e tendenza, tradizione e fantasia, si alternano piacevolmente. Dove la tradizione si evolve persino in un dadaismo divertentissimo, come nel caso del piatto simbolo, la Carbonara di Gasperino.
Sacro e Profano, Via Siria, 16 Roma - Tel. 0655136181

Per i funghi porcini

Trovare ristoranti che servano funghi porcini davvero di buona qualità è molto difficile a Roma, uno di questi si trova a via della Stazione Tuscolana, proprio sotto l’antico acquedotto romano, ed è lo storico ristorante La Villetta. Qui i porcini freschi sono una garanzia assoluta e, quando è stagione, diventa tappa obbligatoria. Fritti, trifolati, alla griglia, con le fettuccine fatte in casa, o sulla pizza cotta a forno a legna.
La Villetta, Via della Stazione Tuscolana, 142 Roma - Tel. 067026750

Per il ramen

Mangiare la vera cucina tradizionale giapponese senza neanche nominare il sushi a Roma è possibile, da Umami a via Veio per esempio. Il locale, che fa parte della “scuderia” di Marco Pucciotti, vede in cucina lo chef siciliano Giuseppe Milana e propone i piatti della tradizionale area del Kanto (Tokyo e Yokohama), tra questi il Ramen della casa, un mix che vede insieme 14 ingredienti, ideale d’estate o d’inverno con il freddo, con pochissimi eguali per qualità in città.
Umami, Via Veio, 45 Roma - Tel. 0653096313

Per il burger

Un’hamburgeria vera con pochi fronzoli, ma tantissima sostanza. Franz Burger a via La Spezia è una sicurezza assoluta. Puoi sceglierti il tipo di carne (Black Angus, cavallo o pollo) e il tipo di pane, tra il classico bun o quello ai cereali. Ci sono panini stagionali e altri fissi in carta, tra questi il mio preferito in assoluto, il Fresco, con zucchine, pomodoro, lime, cheddar e maionese lime e menta.
Franz Burger, Via La Spezia, 127 Roma - Tel. 067011695

Foto di copertina di Valerio Manzella tratta da pagina Facebook di All'Alberone Cucina con Cantina

  • VITA DI QUARTIERE

scritto da:

Lorenzo Coletta

Romano, giornalista, dopo una prima esperienza di giornalismo radiofonico con l'agenzia Econews, ha cominciato ad appassionarsi al grande mondo dell'enogastronomia. Ha contribuito nel 2014 alla redazione della Guida dei Ristoranti di Roma di Puntarella Rossa edita da Newton Compton.

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