Ecco dei posti fighi per una cena romantica in viaggio da Altamura a Monopoli

Pubblicato il 13 agosto 2023

Ecco dei posti fighi per una cena romantica in viaggio da Altamura a Monopoli

Diciamocelo, quest’estate pugliese è fatta di bellezze, ma per lo più di coraggio, quello che bisogna darsi ogni giorno per riuscire a mettere anche solo un piede fuori di casa, sfidando i 40 gradi all’ombra, percepiti 100, perfetti per scolarti al dente come fossi un bel pacchero trafilato al bronzo. Eppure gli anticicloni Cerbero e Caronte nulla possono dinanzi alla voglia di passare una bella cenetta a lume di candela tra i borghi baresi, dall’entroterra alla costa, fino ai panorami bucolici della Valle d’Itria. Così, quando il sole sarà finalmente tramontato lasciando spazio a una magnifica mezza luna, varcherete la soglia della vostra dimora siberiana climatizzata, salutando i pinguini spalmati sul divano, e vi infilerete in auto con la vostra dolce metà o gli amici di una vita, diretti in ristorantini sfiziosi, buoni da impazzire e soprattutto freschissimi. Ecco qui 4 posti ideali per concedervi una serata all’insegna dell’ottimo cibo tra i tavoli chic di un dehors ventilato e dall’atmosfera magica.

Per gustare il pesce frollato e viaggiare oltre i confini


L'estate in Puglia non è solo mare. Sfido chiunque a non innamorarsi anche delle sue terre lontane dalla costa, a non restare affascinati dalla Murgia e le sue dolci colline, a non perdersi nei suoi campi giallo d'arles che in questa stagione hanno i toni caldi di un Van Gogh. Ed è per questo che è d'obbligo fare tappa ad Altamura, dove sorge un posticino al bacio che vi farà sentire i sapori e gli odori della pugliesità più fresca sotto il palato. Parlo di Alterego Comfort Food, un gioiello dell'enogastronomia che mescola sapientemente innovazione e tradizione, in piatti briosi per lo più a base di pesce e con materie prime eccellenti. Da non perdere la battuta di gambero rosso, polvere di olive, salsa al mango e zenzero, sashimi di ricciola, pane ai cereali e datterino giallo semi secco, lo spaghetto o il troccolo aglio, olio e peperoncino con tartare di tonno, così come l'ottima fritturina di gamberi e calamari o i tentacoli di polpo alla piastra con rucola, accompagnati dalla tipica composta gravinese. Immaginatevi. Seduti ai tavolini all'aperto, con il vento altamurano che vi spettina i capelli e anche un po' l'animo, mentre vi godete una cena a lume di candela guardando negli occhi la persona giusta, quella che vi fa battere il cuore quasi quanto il pescato frollato proposto dallo Chef Vincenzo Pepe. Sì, perché qui avrete la possibilità di assaggiare sapori rari, innovativi, che vanno oltre le frontiere del gusto, dovuti proprio alla frollatura del pesce, una tecnica d'invecchiamento culinaria effettuata in vetrinette che potrete trovare nella sala minimal di questo ristorante. Un'autentica esperienza a 360 gradi per i vostri sensi!
Alterego Comfort Food - Via Alberobello, 12 - Altamura (BA). Tel: 0802223800

Fassona piemontese, un calice di vino e del sano jazz


Il nostro tuor a zig zag per le Apuliae prosegue verso sud, nella zona più meridionale della Murgia che dai picchi collinari già è in grado di intravedere la baresità e le sue aperture. Siamo nella bizantina Gioia del Colle, dove chiunque voglia concedersi una cena in un posto figo, perfetto per prendersi del tempo lontani dagli iperattivismi quotidiani, deve assolutamente fare un salto da Panta Rei - Enoteca & Wine Bar. Qui le ore scorrono veloci, ma con coscienza, e vi assicuro che dopo aver assaggiato i taglieri di formaggi e salumi, i prosciutti e i carpacci, uscirete da questo ristopub rigenerati. Per dar nuova linfa alla serata basterà anche solo accomodarvi all'interno o all'esterno di questa enoteca, piena di strumenti musicali e opere d'artisti locali, e scegliere di bere un calice delle oltre 800 etichette di vino presenti. Ecco, già mi sembra di sentire gli scampanellii delle risate che rimbalzeranno tra commensali, con quel sottofondo di musica jazz suonata dal vivo in una delle magiche serate estive targate Panta Rei (ps: tenetevi forte per la prossima in arrivo il 23 agosto!). Ma attenzione, tutta questa gioia potrebbe sfumare e trasformarsi in lotta all'ultimo sangue dinanzi alla proposta inaccettabile del vostro lui o della vostra lei di dividere a metà le succulenti costate di bufalo, di Franciacortina, di Podolica, di tomahawk irlandese, alle Fiorentine, Vaca Rubia Gallega o le costine di Patanegra preparate dallo chef Giuseppe Lattarulo. Perché sarà anche romantico, ma davanti a della carne talmente pregiata non c'è amore, né condivisione che tenga. Io vi ho avvertito!
Panta rei. Via Michele Petrera, 9 - Gioia del Colle (BA). Tel: 3933614208

In un giardino pensile, col mare in tasca e la Puglia in bocca 


C'è poi chi vive tutto l'anno con la memoria pregna di specchi d'acqua crtistallini dalle mille tonalità di verde e azzurro, da far invidia a Pantone, con le narici piene dell'odore pungente di sale nelle insenature scogliose, con lo sguardo perso in finestre e portoncini turchesi in stile saraceno. C'è chi non riesce a rinunciare a questi acquerelli di vita e passa tutto l'inverno a immaginarsi a Manopoli, a cena, seduto al tavolino in legno dai colori accesi, mentre lo chef del ristorante impreziosisce con un goccio d'olio l'insalata di mare su crema di burrata, fragole e limone. E questo sogno così nitido si fa realtà tra le pareti di Filo d'Olio, il ristorante nel centro storico della città marinara, in cui i rigoli dell'oro di Puglia diventano radici, creazione, convivialità. Di questo posto vi innamorerete perdutamente e non riuscirete a scegliere se accomodarvi all'esterno, tra le luci del vicolo antico, o magari all'interno, tra le volte in pietra, con nicchiette piene di bauli e ninnoli che vi riporteranno con la mente in viaggio. Per non parlare del frammento di sala allestito con tavoli sospesi quasi fossero altalene, così come del giardino pensile suggestivo che vi farà sentire la brezza del mare e la luce astrale sulla pelle, pur avendo il soffitto e non il cielo stellato sulla testa. Ma l'incantesimo si compirà quando assaggerete i loro piatti in salsa pugliese, ma magistralmente rivisitati. Vi leccherete i baffi con la tempura di baccalà e riduzione al limone, i fiori di zucchina ripieni di ricotta e menta, la tartare di tonno pinna gialla con battuto di capperi, stracciatella e cialda di pane, e con gli scrigni ripieni di scampi ai frutti di mare. Il tutto accompagnato da un buon calice di rosato salentino. Per chi, invece, avesse voglia di una cena sfiziosa, da provare i crostoni di mare o terra, magari assieme a un bel drink a base di erbe locali, e, dulcis in fundo, la Croccante, targata Filo d'Olio, una deliziosa alternativa al solito lievitato. Si tratta di una base rettangolare con impasto a 72 ore di maturazione, farcita all'interno con ingredienti a chilometro 0 e poi chiusa. Tra le mie preferite la "Monopoli", ripiena di tartare di tonno, stracciatella, capperi, pomodorino e mandorle tostate, e la "Polignano", con salmone affumicato, stracciatella e zucchine alla poverella. Shhhh, sì la smetto, perché mi sembra di sentire già il brontolio del vostro stomaco...
Filo d’Olio. Via Mulini, 42/46 - Monopoli (BA). Tel: 0804117226

Trulli, bombette e amore fino all'ultimo morso


Poi la strada torna a farsi calda di sentieri interni, ma stavolta sa di umori vivaci, non nostalgicamente murgiani, sa di Valle d'Itria. In tre parole non un luogo, ma un concetto, uno stile di vita, uno stato d'animo capace di attirare turisti da ogni angolo del globo terrestre, tutti accomunati dalla voglia di scorgere anche solo in lontananza un trullo. D'altronde, come si fa a resistere al fascino di quelle capanne in pietra a secco, di quelle cupolette dai mattoncini incastonati climaticamente e ingegneristicamente perfette?! E allora per quanto ormai possa sembrare una meta scontata, non si può pensare di lasciar sfumare l'estate senza essersi concessi una serata culinaria tra i trulli di Alberobello, patrimonio dell'Unesco dal 1996. Ma non una cena qualsiasi eh, badate bene, perché in questo borgo da fiaba bisogna fare lo slaloom tra i locali prettamente turistici e dall'appeal commerciale. Ciò di cui parlo io è lontano anni luce da quel tipo di ristorazione. La faccio breve. Siamo da 100 Metri Cubi, in pieno centro, dove potrete cenare come Dio e madre Puglia comanda, e il vostro stomaco non saprà davvero come ringraziarvi per quei sapori autentici, genuini e finalmente senza inutili sovrapposizioni di gusto. Si tratta di un ristorantino dalla volumetria interna di soli 100 metri cubi, proprio lo spazio del trullo in cui vi è una piccola sala, le vetrine per l'esposizione delle etichette di vini locali e la cucina in cui lo chef Carlo Di Liddo crea piatti d'amore per il palato. La magia si avverte, però, all'esterno, immersi in Largo Martellotta, il cuore pulsante di Alberobello, dove tra una bombetta con salsa chimichurri piccante, e una cucchiaiata di purea di fave e cicorie, vi sentirete coccolati fino all'ultimo morso. Tra i cavalli di battaglia il polpo arrosto con purea di fave, sponsali fatti alla griglia e poi al forno, e l'immancabile cipolla rossa di Acquaviva, e ancora il baccalà in tempura con farina di semola, cicoria saltata o il tonno in crosta di mandorle con salsa maionese homemade alla soia. Imperdibile il primo di tipici fricelli Senatore Cappelli con capocollo croccante, funghi, datterino e stracciatella affumicata. Ecco, ci risiamo, siete già lì...!
100 Metri Cubi - Largo Martellotta 51, Alberobello (BA). Tel: 0808094245

Le foto interne sono tratte dalle pagine social dei locali citati, la foto di copertina è di 2night, shooting di Gaga Jovanovic per 100Metricubi

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  • RISTORANTI ROMANTICI

scritto da:

Giuliana Vendola

Murgiana classe ’94. Laureata in Scienze Filosofiche, bioetica, etica ed antropologia, scrivo per Il Quotidiano Italiano. Presto sempre attenzione ai miei luoghi, ai loro odori e sapori, al loro irrompente domandare. Quando ero bambina mia madre mi propose un corso di nuoto, io le mostrai le mie sgangherate poesie. Lei capì che ci avrebbe pensato la scrittura ad aumentare la mia capacità polmonare.

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